Un must fra i tanti eventi off-road negli Stati Uniti e un’occasione per il brand Jeep di presentare i suoi modelli in speciali versioni realizzate per l’occasione
L’occasione, è l’annuale raduno di appassionati del Marchio che si ritrovano alla fine di aprile nella cittadina di Moab, nello Utah, a due passi dal Grand Canyon, dall’Arches Park e da tante altre straordinarie bellezze naturali che solo il wild West sa offrire, ma soprattutto da quel magnifico off-road trail naturale che si snoda nel famoso Canyonland.
Quest’anno il brand Jeep ha portato a Moab 7 concept o pezzi unici, se preferite, realizzati in sinergia tra il Capo Designer Jeep Mark Allen e il responsabile di SRT, Motorsport e Mopar Mark Trostle, naturalmente con la supervisione del CEO Mopar Pietro Gorlier. Sono modelli derivati da quelli di serie presenti nel loro listino, ma personalizzati con gli accessori del catalogo Mopar e con parti meccaniche Jeep Performance Parts, nello specifico: 3 Wrangler, 1 Cherokee, 1 Grand Cherokee, 1 Renegade e un Chief molto speciale.
1] Jeep Chief, troppo bello per essere vero, un giocattolo per adulti
Il telaio è quello della Wrangler Unlimited JK sul quale è stata fissata una carrozzeria specificatamente realizzata che richiama nell’aspetto la Cherokee Chief degli anni ’70.
Unica licenza artistica da parte del designer, la presenza di 4 porte come era sul Cherokee Wagoneer di quegli anni anziché 2 com’era sulla versione Chief. Ma è una variazione che esteticamente neanche si nota, vista anche l’assenza della cornice del vetro, è una esigenza per accedere più agevolmente ai sedili posteriori. Il colore Ocean Blue con tetto bianco e interni in pelle bianca con disegni a fiori conferiscono al Chief un’aria californiana o hawaiana. Un ulteriore tocco nautico è dato dalle doghe in legno a rifinitura del pianale posteriore e del padiglione interno.
Il suo aspetto intrigante è dovuto anche ai paraurti e la griglia anteriore cromati per un aspetto retrò che non guasta mai, ai passaruota allargati per contenere gli pneumatici Mud-Terrain 37×12.50 montati su cerchi in alluminio da 17” e dal body lift Performance Parts da 2” e ammortizzatori Fox. Necessariamente aggiornata la meccanica, la stessa dell’attuale Wrangler Unlimited. Archiviato il V8 da 5.9 degli anni ’70, sotto il cofano troviamo un più sobrio V6 Pentastar da 3,6 litri e 284 cv abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti.
2] Jeep Staff Car
Evidente la stretta parentela con la versione militare J8 che a sua volta ricorda esteticamente la Willys MB SAS (Special Air Service) usata in nord Africa durante la seconda guerra mondiale, salvo nelle dimensioni e il passo naturalmente, infatti telaio e meccanica sono quelle della Wrangler Unlimited JK. L’aspetto militare vintage viene conferito dalla verniciatura Sandstorm e dagli pneumatici Firestone NDT (Non Directional Tread) montati su cerchi verniciati in lamiera da 16”. Il comfort di marcia è assicurato dalla telaistica e sospensioni Wrangler con ammortizzatori Fox e body lift da 2”. Anche sulla Staff Car troviamo il motore V6 Pentastar da 3,6 litri e 284 cv. Gli interni e le rifiniture sono essenziali, nel tipico spirito militare, con effetto monocromatico color sabbia anche per il rivestimento dei sedili e del telo di copertura.
3] Jeep Wrangler Africa
È un’altra interpretazione della Wrangler, il colore della carrozzeria è simile a quello della Staff Car, in questo caso però le rifiniture sono meno spartane, ci sono anche le porte e il tetto per un migliore comfort dei passeggeri. Anche in questa versione la meccanica è quella della Wrangler Unlimited JK con il body lift da 2” e semiassi Dana 44 forniti da Jeep Performance Parts. Gli pneumatici sono i più tradizionali BFGoodrich Mud Terrain nella misura 35×12.50 montati su cerchi in lamiera da 17” verniciati. La vocazione fuoristradistica si ritrova nel paraurti anteriore Mopar con 2 coppie di fari supplementari, nel quale è stato montato un verricello Warn. In questa versione Sahara il motore è un 2.8 CRD (Common Rail Diesel) da 200 cv con cambio automatico a 5 rapporti.
4] Jeep Wrangler Red Rock Responder
È un vero mezzo per il soccorso, una officina mobile dotato di parti di ricambio e attrezzatura varia. Pur conservando le 4 porte della Wrangler Unlimited JK, nella parte posteriore ha un cassone tipo pick-up dotato di un capiente cassetto sotto il pianale e di altri box laterali. Visto l’uso gravoso al quale è destinato, Jeep Performance Parts lo ha dotato di un body lift da 4”, semiassi Dana 60 e pneumatici 37×12.50 su cerci in lega da 17” con beadlock. Il motore è il V6 Pentastar 3,6 litri da 280 cv con cambio automatico.
5] Jeep Cherokee Overlander
Sebbene abbia alcuni particolari come il cofano motore con prese d’aria ed i gruppi ottici della versione SRT, è equipaggiato con un più tranquillo V6 EcoDiesel da 3 litri e 240 cv. Come nella versione Overland di serie, le sospensioni sono ad aria Quadra-Lift® che consentono di alzare il corpo vettura di 2.5” portando l’altezza minima da terra a 27,5 cm. Sui cerchi in lega da 18” sono montati pneumatici All-Terrain LT 285/65R. La sua livrea Sage Green è marcata da diversi particolari nero opaco, come il cofano motore, la mascherina anteriore e i codolini passaruota. Il piacevole aspetto cromatico si evidenzia anche con il vetro gialle dei gruppi ottici anteriori e dal colore orange della cornice del verricello e dagli anelli di traino integrati nel paraurti. Sul tetto è stata montata una tenda da campeggio con il guscio verniciato nello stesso colore della carrozzeria e sopra il parabrezza è stata fissata una barra Led a tutta larghezza per una migliore visione notturna.
6] Jeep Cherokee Canyon Trail
Deriva dalla versione Trailhawk della quale mantiene la stessa meccanica. Mopar ha voluto però dotarla di specifici accessori volti a migliorare le sue caratteristiche fuoristradistiche. Tra questi, il kit sospensioni che ha consentito di aumentare l’altezza da terra di 1,5”, una piastra inferiore a protezione della meccanica anteriore, della coppa dell’olio e del serbatoio carburante. Il color sabbia della carrozzeria è spezzato dal cofano motore nero opaco sul quale è stata applicata una decals con il famoso Moab off-road trail Hell’s Revenge.
Gli interni sono in Pelle Katzkin e nella parte posteriore sono stati inseriti gli accessori del Jeep Cargo Management System per consentire una migliore sistemazione dei bagagli.
7] Jeep Renegade Desert Hawk
Completa la serie di questi concept realizzati per l’Easter Jeep Safari di Moab. L’aspetto è simile alla Canyon Trail con il colore sabbia della carrozzeria sulla quale risalta il cofano motore nero con la decals di un altro famoso off-road trail di Moab, il «Fins and Things». Anche sulla Desert Hawk, Mopar ha installato le piastre inferiori a protezione della parte inferiore del corpo vettura e della meccanica che è quella di serie.
[ Paolo Pauletta ]