L’auto elettrica è una realtà sempre meno illusoria grazie all’innovazione che sta risolvendo molti dei problemi che ne hanno limitato l’utilizzo. Rimane però una certa diffidenza verso la mobilità 100% elettrica, in parte dovuta a oggettive difficoltà su cui occorre ancora lavorare (soprattutto in Italia) e in parte dovuta ad informazioni errate e preconcetti. Vediamo di sfatare 5 miti ancora molto radicati
L’auto elettrica sta vivendo una fase nuova, caratterizzata da una crescita lenta ma costante e dalla presa di coscienza che la mobilità elettrica rappresenti il futuro. Merito soprattutto dell’introduzione di nuove tecnologie che ha reso i veicoli a batteria sempre più efficienti, confortevoli ed economici anche in relazione ai costi di gestione sempre più alti dei veicoli a motore termico.
Tuttavia, nell’immaginario collettivo permangono ancora una serie di luoghi comuni e di miti che è bene sfatare.
Esaminiamo 5 miti che sono legati alle auto elettriche da ormai troppo tempo e che oggi suonano in larga parte come diventati anacronistici.
1) Sono troppo costose
A parità di modello e di allestimento, l’auto elettrica costa più delle altre, su questo non c’è dubbio.
Ma il costo reale di un’auto va calcolato sul TCO, il Total Cost of Ownership che include anche i costi di gestione.
I costi per l’alimentazione, ad esempio, possono essere fino a venti volte inferiori per un’auto elettrica. Inoltre, l’assicurazione è solitamente di importo inferiore e, in alcune regioni, si può essere esentati parzialmente o totalmente dal pagamento del bollo.
Anche la manutenzione di un’auto elettrica (almeno quella ordinaria) è decisamente meno costosa dei modelli a combustibile dal momento che il motore elettrico è quasi privo di manutenzione, la trasmissione è molto semplice (in genere si tratta di cambi CVT) e il recupero di energia riduce di molto l’usura dei freni.
Il vero costo legato alle auto elettriche riguarda le batterie
Infatti, dopo qualche anno, queste possono subire una riduzione della capacità di ricarica e, a seconda dell’uso, può essere necessario sostituirle.
Per questo molti produttori, come ad esempio la Renault ZOE, propongono una soluzione di noleggio delle batterie, piuttosto che l’acquisto.
In questo modo, si potrà disporre sempre di una batteria in perfetto stato di funzionamento.
2) Inquinano più delle auto tradizionali per la produzione dell’energia elettrica
Molti si chiedono: “a cosa serve un veicolo elettrico se poi le centrali elettriche vanno a petrolio?“.
La risposta è piuttosto articolata, primo perché non considera tutti i vantaggi dei veicoli elettrici (che non sono unicamente legati al rispetto dell’ambiente) e secondo perché non considera tutta la complessità legata all’inquinamento.
L’inquinamento prodotto da un’auto a motore termico non è limitato alla sola combustione ma riguarda tutta una serie di aspetti: la produzione dell’auto, la raffinazione del petrolio, il trasporto del carburante fino alle pompe, la manutenzione, lo smaltimento degli olii e del veicolo rottamato, ecc.
Allo stesso modo le auto elettriche inquinano già a partire dall’estrazione del litio per le batterie e fino al loro smaltimento, passando per la produzione dell’auto, la generazione dell’energia elettrica e la manutenzione/smaltimento del mezzo.
Si tratta di un calcolo complesso (denominato bilancio energetico) ed i risultati sono spesso discordanti.
Ma la maggior parte degli studiosi concordano nel ritenere che il bilancio energetico dell’auto elettrica sia nettamente migliore di quello delle auto tradizionali.
Per esempio, l’Accademia della Mobilità fondata dal Touring Club svizzero ritiene che “un motore a combustione interna ha un rendimento globale di appena il 20% e una produzione di rifiuti energetici dell’80%, mentre per un motore elettrico le proporzioni sono esattamente opposte“.
3) Hanno poca autonomia
Un’auto elettrica moderna può avvicinarsi ai 200 km di autonomia (è il caso della Kia Soul EV) e se si è disposti a pagare per un’auto di lusso, si superano anche i 400 km (è il caso, ad esempio, della Tesla Model S).
In media, un’auto a combustibile percorre 600 km con un pieno, la differenza c’è ma non è abissale come si potrebbe credere.
Ma la vera domanda è: “quando l’autonomia di un’auto elettrica non è sufficiente“?
Di certo, le auto tradizionali sono favorite nei lunghi viaggi, grazie anche alla velocità di rifornimento che l’auto elettrica non può raggiungere (per ora, ma si veda il successivo punto 4).
In media gli italiani percorrono 30 km al giorno e nella maggior parte compiono percorsi urbani.
La soluzione ideale è quella di disporre in famiglia di un’auto tradizionale per i lunghi viaggi e per le situazioni di emergenza e di un’auto elettrica per l’uso quotidiano.
4) Serve una notte per ricaricarle
L’affermazione precedente era (forse) vera agli albori dell’auto elettrica, ma oggi la tecnologia è migliorata e se si dispone dei giusti strumenti si può ottenere una ricarica completa in 2 o 3 ore.
Esistono anche soluzioni più veloci: le stazioni Supercharger di Tesla, ad esempio, consentono di ricaricare l’auto (fino a ottenere 270 km di autonomia) in 30 minuti, e basta un’ora per una ricarica del 100%.
Altre auto, tra cui anche le Tesla, sono dotate di un sistema di sostituzione rapida delle batterie per procedere in pochi minuti al cosiddetto «battery swapping»: in pratica si toglie una batteria scarica e se ne inserisce una carica al 100%.
Siamo ancora lontani dai pochi minuti necessari a fare un pieno, tuttavia, ma in futuro le differenze potrebbero ulteriormente assottigliarsi.
C’è già un’azienda israeliana chiamata StoreDot che ha promesso che entro il 2017 riuscirà a produrre un’auto elettrica che si ricarica in 3 minuti.
Attendiamo i risultati.
5) Non sono performanti
Questo è assolutamente falso, anzi, i motori elettrici hanno un rendimento migliore di quelli termici.
Il problema, semmai, è legato ai costi necessari ad ottenere le prestazioni desiderate ed al peso delle batterie, ma – come già detto – esistono delle auto elettriche capaci di prestazioni e autonomia elevate.
Esistono anche competizioni destinate ai veicoli elettrici (prototipi e di serie), la più famosa delle quali è la Formula E, gara per monoposto elettriche prototipo.
Tra le auto più performanti in commercio si possono citare la Rimac Concept One, la Detroit Electric SP:01 e la Tesla Roadster Sport.
[ Andrea Tartaglia ]