L’Aeronautica Militare firma un accordo tecnico con Arabia Saudita per addestrare i piloti di elicottero. Si apre la strada per formare in Italia i piloti provenienti dai Paesi dell’area del Golfo
Presso il Palazzo dell’Aeronautica Militare, è stato firmato mercoledì 23 marzo un Accordo Tecnico tra il Governo italiano e quello saudita, per permettere l’accesso di piloti della Royal Saudi Air Force ai corsi di pilotaggio su «ala rotante» offerti dalla nostra forza armata.
Si tratta del primo di una serie di accordi che apriranno ai Paesi dell’area del Golfo Persico la possibilità di accedere al percorso addestrativo dell’Aeronautica Militare. Un percorso già riconosciuto in ambito internazionale per la sua validità in termini di efficacia, tecnologia all’avanguardia e professionalità del personale impiegato.
L’offerta addestrativa dell’Aeronautica Militare non si limita al settore ala rotante: grande interesse ha suscitato anche l’addestramento su velivoli ad ala fissa, in particolare dopo l’ingresso in linea del velivolo Aermacchi M-346, impiegato per le ultime fasi di addestramento dei piloti delle linee aerotattiche.
L’Accordo firmato ieri si collega idealmente e storicamente agli albori della Royal Saudi Air Force. Nel 1935, infatti, Re Sa’ud affidò alla Regia Aeronautica italiana l’addestramento dei piloti della Forza Aerea del neonato Regno Saudita, che proseguì con un periodo di mentoring da parte dei più esperti piloti italiani a beneficio dei loro colleghi sauditi. A testimonianza di questo antico connubio, un velivolo Caproni da addestramento, allora impiegato per tale esigenza, apre l’esposizione presso il Museo dell’Aeronautica di Riyad.
[ Alessandro Ferri ]