La stagione estiva ha riproposto l’annoso problema degli incendi boschivi. I velivoli di Leonardo – dal bimotore C27J «Spartan», alla vasta gamma di elicotteri – hanno dimostrato la loro validità anche sotto forma di avanzatissime piattaforme antincendio
La stagione degli incendi in Italia, iniziata formalmente lo scorso 15 giugno con la campagna estiva anti-incendi boschivi, prosegue incessantemente in diverse regioni italiane con focolai che non accennano a diminuire: dalla Sardegna alla Sicilia, passando per Calabria e Puglia. Al 18 agosto le richieste d’intervento registrate su scala nazionale sono state 450 e gli incendi, naturali o dolosi, rischiano di seguire i numeri del 2019 che, solo in Italia, erano più che triplicati rispetto al 2018 (fonte: European Forest Fire Information System – EFFIS).
L’Europa è purtroppo allineata a tale trend ed infatti, a giugno 2020, sempre secondo le stime EFFIS, erano già andati in fiamme 147.949 ettari in tutta l’Unione.
Diversi attori e aziende supportano in tutto il mondo le istituzioni impegnate a garantire la tutela del patrimonio ambientale proteggendo al tempo stesso comunità e risorse potenziali bersagli di disastri naturali: una di queste è Leonardo, azienda industriale leader in Italia e tra le più importanti aziende al mondo nel campi dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza con un’ampia gamma di proposte e soluzioni di prodotti, servizi e tecnologie nella lotta agli incendi boschivi e per la protezione dell’ambiente sia in termini di capacità di prevenzione che nell’affrontare e gestire le situazioni di emergenza.
Tra le soluzioni d’eccellenza spiccano i performanti C-27J Spartan, in configurazione «firefighting», e le tecnologie all’avanguardia degli elicotteri.
L’ala fissa che spegne incendi nel mondo, ovvero dal servizio militare a quello civile
Già performante, maneggevole ed affidabile, concepito in origine come velivolo militare da trasporto tattico e multi-missione, adatto alle condizioni ambientali più difficili ed agli scenari tattici più sfidanti il C-27J è oggi impiegato con successo da 15 operatori, in tutti gli angoli del globo.
I continui sviluppi hanno rivelato lo Spartan essere anche una eccellente piattaforma antincendio di nuova concezione: la caratteristica innovativa di tutte le soluzioni antincendio basate sul C-27J di Leonardo è quella di permettere una rapida riconfigurazione del velivolo a valle della missione di contrasto al fuoco, una multifunzionalità che può tornare utile a compiti operativi diversi, con netto vantaggio di rapidità di conversione ed efficacia operativa rispetto ai velivoli antincendio «tradizionali» e mono missione.
Una prima versione «FireFighting» su base C-27J – denominata «Guardian» e sviluppata in cooperazione con Caylym – prevede lo sgancio sull’area colpita dalle fiamme di contenitori «biodegradabili» di sostanza ritardante.
Diverse Forze Aeree, come quelle del Perù e della Romania, hanno adottato questa soluzione, attirando l’interesse di numerosi altri operatori dello Spartan in relazione alle caratteristiche di massima flessibilità e di rapporto costo-efficacia: la Romanian Air Force, ad esempio, è potuta così intervenire con successo con i suoi C-27J nella campagna contro gli incendi che hanno colpito la Grecia nel 2018 mentre la FAP peruviana ha recentemente acquisito la piena capacità operativa ed è pronta ad intervenire in caso di emergenza nella propria area.
La versione del C-27J «antincendio», equipaggiato con la nuova configurazione del sistema roll-on/roll-off Fire Attack System (FAS) realizzato dall’azienda leader mondiale del settore DART/Simplex Aerospace, rappresenta una soluzione tecnologica estremamente efficace e versatile per la missione basata su un «pallet-missione» che può caricare a bordo un serbatoio rigido con incrementata capacità rispetto alla soluzione precedente.
Nell’ambito poi del Consorzio Europeo SCODEV, Leonardo sta studiando e sperimentando una ulteriore innovativa soluzione che prevede la possibilità di riempire o reintegrare il serbatoio anti-incendio volando su un breve tratto di mare o di lago oppure sul corso di un fiume, quindi senza obbligo di rientro alla base per il rifornimento d’acqua: tale soluzione prevede un sistema aspirante per caricare l’acqua in modo sicuro mentre il velivolo è in volo ad una quota di circa 30 metri.
Elicotteri all’avanguardia per missioni di antincendio
Sono 600 e più gli elicotteri impiegati ovunque nel mondo per l’antincendio (120 sono costruiti da Leonardo) e impiegati da svariati operatori distribuiti in diverse nazioni nel mondo e questo perché l’ala rotante interviene offrendo modernità, capacità di missione, prestazioni e ridotti costi operativi rispetto a quelli operati con ala fissa grazie alle peculiarità dei suoi prodotti.
Attualmente nel mondo, con una concentrazione geografica prevalentemente suddivisa tra Europa (60%), Asia (20%) e America Latina (10%), sono operativi modelli di elicotteri in classi di peso tra le 3 e le 9 tonnellate. Nello specifico, nelle configurazioni per l’antincendio, troviamo il monomotore AW119, il bimotore leggero AW109 Trekker e la famiglia di elicotteri di nuova generazione AW169, AW139 e AW189. Inoltre, l’elicottero a pilotaggio remoto della classe dei 200 kg AWHero, impiegato anche nel monitoraggio ambientale e nella valutazione dei danni.
Tecnologie all’avanguardia, alta flessibilità e versatilità multiruolo rendono queste macchine adatte per affrontare gli scenari più impegnativi.
Inoltre le grandi capacità di carico dei vari modelli, comprese tra i 1.250 kg e i 2.800 kg, utili per trasportare più acqua e equipaggiamenti, sono uno dei tratti distintivi, così come le ampie cabine che permettono di trasportare da un minimo di 6 a un massimo di 19 passeggeri.
Gli elicotteri Leonardo, realizzati in conformità ai più recenti standard di sicurezza, dispongono di avionica di volo e di missione all’avanguardia, di avanzati sistemi anticollisione e di prossimità del suolo o degli ostacoli, che li abilitano al volo ognitempo; a questi si aggiungono, infine, i sistemi di visione sintetica, infrarossa e di visione avanzata che permettono di operare al buio e in presenza di fumo, spesso ostativo durante specifiche missioni d’antincendio.
[ Tony Colomba ]