Il team Porsche entra a gamba tesa nella famosa competizione di endurance piazzando sulla griglia di partenza, ai primi tre posti, l’innovativa 919 Hybrid da quasi 1.000 cavalli. Oltre a ottenere la 17ª pole position – la precedente risale al 1997 – la Porsche non monopolizzava la prima fila della griglia di partenza della 24 Ore di Le Mans dal lontano 1988.
In questa 83ª edizione della 24 Ore di Le Mans, alla guida della Porsche 919 Hybrid N.18 (colore nero) si alterneranno Romain Dumas (Francia), Neel Jani (Svizzera) e Marc Lieb (Germania); la N.17 (colore rosso) sarà condotta da Bernhard, Brendon Hartley (Nuova Zelanda) e Mark Webber (Australia) mentre i compagni di squadra di Tandy sulla N. 19 (colore bianco) sono Earl Bamber (Nuova Zelanda) e il pilota di Formula 1 Nico Hülkenberg (Germania).
Le tre Porsche 919 Hybrid, le più innovative delle 56 vetture presenti in gara, sono dotate di tecnologie all’avanguardia che saranno disponibili nei modelli Porsche di serie. La combinazione di motore turbo V4 da due litri a benzina con due sistemi di recupero dell’energia (energia frenante ed energia di scarico) produce un sistema di alimentazione di circa 1.000 cavalli.
Wolfgang Hatz, membro del Consiglio di Direzione Ricerca e Sviluppo di Porsche AG: “Ovviamente, ottenere il primo, secondo e terzo posto è un risultato di qualificazione perfetto. Tuttavia, oggi abbiamo lavorato molto per la gara e abbiamo raggiunto buoni risultati su tratti lunghi con pneumatici usati. Ho detto a tutti di non guardare gli altri concorrenti, ma di concentrarsi sull’ottenere il massimo dal nostro pacchetto. Tecnici, ingegneri e piloti: l’intero team ha lavorato congiuntamente nella stessa direzione facendo un ottimo lavoro. Il risultato è un vera soddisfazione e mi rende orgoglioso della squadra. Non vedo l’ora che arrivi il momento della gara”.
Alexander Hitzinger, Direttore Tecnico LMP1: “Sono al settimo cielo e desidero complimentarmi col team di sviluppo di questa vettura da corsa. Il risultato delle qualificazioni è una ricompensa per i tre anni di durissimo lavoro. Ora dobbiamo dimostrare che abbiamo costruito una vettura non solo veloce, ma anche affidabile. Sarebbe un errore da parte nostra pensare che la differenza nei tempi sul giro in gara possa essere la stessa della qualificazione. Non possiamo sottovalutare gli avversari”.
Andreas Seidl, Direttore del Team: “Questo grande risultato nelle qualificazioni è una prima tappa importante del nostro successo. Ma guardando alla gara, è ancora più importante il fatto che oggi sia stata una giornata di preparazione molto produttiva. La pista era costantemente asciutta e abbiamo svolto il nostro programma gomme come previsto, inoltre nelle vetture erano impiegati anche componenti da gara. La squadra e i piloti hanno fatto un grande lavoro”.