I mesi non estivi sono quelli in cui è necessario prendersi cura della nostra imbarcazione per renderla efficiente e sicura durante la prossima stagione. Ecco alcuni consigli utili per eseguire il rimessaggio invernale del vostro fuoribordo
Costantemente esposto ad un ambiente ostile come quello marino, il fuoribordo deve essere annualmente controllato e trattato per prevenire i processi di corrosione che alla lunga potrebbero rilevarsi estremamente dannosi. Il salmastro riesce ad arrivare anche nei punti più interni del propulsore e solo una pulizia accorta e un accurato ingrassaggio delle parti meccaniche potrà allungarne di molto la vita.
Il servizio fa riferimento ad un Suzuki DF 15, bicilindrico parallelo di 300 cc con 2 valvole per cilindro e 15 cv di potenza massima, fuoribordo molto diffuso in Italia, adatto ad essere impiegato soprattutto su piccole lance o gommoni di appoggio.
Prima di iniziare il lavoro (che può essere effettuato senza problemi da tutti), qualche consiglio: organizzate con ordine il vostro piano di lavoro, in modo da trovare subito i ferri che vi occorrono, illuminate bene la zona (non c’è cosa peggiore che lavorare al buio) e utilizzate un buon paio di guanti protettivi.
Il Carburatore
Per pulirlo correttamente sarà necessario rimuoverlo dalla sua sede e smontare i vari pezzi che lo compongono (tubo benzina, leveraggio carburatore, vaschetta, pompa di accelerazione e galleggiante), oltre naturalmente l’utilizzo di prodotti specifici piuttosto aggressivi, contenenti alcool, in grado di sciogliere i suddetti depositi.
Particolare attenzione dovremo dedicare allo spillo, che garantisce il corretto afflusso di benzina all’interno della vaschetta; se questa parte risultasse ostruita, il motore potrebbe manifestare dei fastidiosi singhiozzi durante la marcia.
Il Piede Poppiero
Qui dovremo prestare una attenzione ancora maggiore in quanto il piede è l’unica parte del fuoribordo che rimane costantemente immersa in acqua durante la navigazione, quindi quella più soggetta agli attacchi della salsedine. Per una efficiente operazione di manutenzione del piede sarà necessario svincolare quest’ultimo dal motore stesso. Una volta allentata l‘asta di comando della marcia e svitate le viti che bloccano il gambale, avremo dunque il piede libero.
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La prima, importante operazione, è la completa revisione della pompa dell’acqua: sarà necessario pulirla e cambiare le guarnizioni di gomma ormai indurite dal salmastro e sostituire la girante in caso questa si presentasse con evidenti segni di usura (come nella foto). Le parti da ingrassare saranno il cuscinetto e il millerighe dell’albero di trasmissione e l’albero dell’elica (una volta rimossa quest’ultima sarà buona norma verificare anche lo stato di tenuta del paraolio), questo naturalmente dopo aver rimosso il grasso dell’anno precedente con una pezza. È importante ricoprire di grasso anche tutte le viti, in quanto se queste dovessero malauguratamente spezzarsi, l’operazione per rimuoverle dalla loro sede sarà notevolmente agevolata. Infine non dimenticate di controllare la presa a mare, che spesso può ostruirsi con alghe o altre impurità e gli anodi sacrificali.
Filtri, Oli e…
Gli ultimi accorgimenti per preparare il motore all’inverno saranno i più semplici e veloci, questo perché i componenti da cambiare e/o verificare si trovano in zone del fuoribordo di più facile accesso per la manutenzione. Indispensabile sarà dare un’occhiata alle candele: nel nostro caso (come potete vedere in foto) presentavano la testa di color caffélatte, segno evidente di combustione ottimale.
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Prima di rimontarle è bene spruzzarle con un riattivante elettrico. Il termostato deve essere smontato e pulito da eventuali depositi calcarei (un trucco è quello di lasciarlo una notte a bagno nell’aceto), bisogna infine controllare la sua corretta apertura mediante immersione in acqua calda (60°C circa). I filtri dell’olio e della benzina devono essere sostituiti ogni anno. Noi consigliamo di dotare il vostro fuoribordo di un secondo filtro della benzina da applicare vicino alla tanica direttamente sul tubo di mandata, questo per evitare spiacevoli inconvenienti causati da eventuali impurità presenti nel carburante. Il cambio degli oli invece non andrà mai fatto prima dell’inverno bensì all’avvicinarsi dell’estate successiva, questo per evitare che gli sbalzi di temperatura ed umidità possano modificare le caratteristiche chimiche dell’olio stesso. Naturalmente non bisogna dimenticarsi di sostituire tutte le guarnizioni dei tappi di scarico, sia quelle del motore che quelle del piede, questo per evitare spiacevoli perdite. Infine, per completare il nostro rimessaggio, non rimane che effettuare uno sciacquo completo al circuito di raffreddamento del fuoribordo, operazione necessaria per eliminare ogni traccia di sale all’interno del motore. Sarà necessario collegare una pompa alla presa del piede (presente su tutti i fuoribordo), tappare con del nastro isolante la presa a mare e far girare per circa 10 minuti il motore al minimo.
Lorenzo Gentile