Battuto il record sul giro del «Green Hell» in 6 minuti e 45,9 secondi. Con 1.340 cavalli a disposizione e una coppia di 1.480 Nm, la NIO EP9, la vettura elettrica più veloce al mondo, ha raggiunto i 313 km/h con una progressione da 0 a 100 in 2,7 secondi, da 0 a 200 in 7,1 e da 0 a 300 in 15,9 spodestando la Lamborghini Huracán Performante, nella categoria street-legal vehicles, e la Pagani Zonda R, nella categoria non-series vehicles
Fin dagli anni ’60 sull’anello del Nürburgring si sono avvicendate vetture che a vario titolo ambivano ad entrare nella lista dei «Fast Lap Time», ovvero impiegare il minor tempo per percorrere i 20,8 km dell’iconico e storico circuito tedesco.
Di queste liste ce ne sono almeno 2, una per le auto di serie, omologate per la circolazione su strada, l’altra per i concept o prototipi abilitati a girare solo in pista.
La NIO EP9 è al 1° posto in ambedue, con il tempo di 6’45”09’’’ e migliora di oltre 6 secondi la ex detentrice del titolo Lamborghini Huracán Performante nella categoria street-legal vehicles e di quasi 2 secondi la Pagani Zonda R nella categoria non-series vehicles e se vogliamo essere pignoli detiene anche lo scettro come vettura elettrica più veloce del mondo con una velocità massima di 313 km/h.
Sul «Green Hell» per battere i record
Tanto per informazione di chi legge, di liste «Fast Lap Time» ce ne sono ancora 2, quelle per le vetture da competizione, suddivise in ruote coperte e ruote scoperte.
La NIO EP9 è riuscita a battere anche la Ferrari di Formula 1 312T che il 2 agosto del 1975 pilotata da Niki Lauda fermò il cronometro a 6’58”06’’’. Mentre resta ancora da battere il tempo di 6’11”13’’’ della Porsche 956 pilotata da Stefan Bellof il 28 maggio 1983, ma si sa che i Record sono fatti per essere battuti.
Viste le prestazioni si potrebbe pensare che la NIO EP9 sia un pezzo unico realizzato solo per battere questo Record, invece, di questa hypercar sono stati realizzati 6 esemplari e sono stati messi in vendita a 1,2 milioni di dollari, perciò a tutti gli effetti è un’auto di serie, seppure in tiratura limitata.
Una start-up globale
Più che un’azienda, la cinese NIO è una start-up globale impegnata nello sviluppare veicoli elettrici, dalle utilitarie alle vetture di prestigio e ad alte prestazioni. Nel mondo la NIO può contare su oltre 1.000 tra designer ed esperti di ricerca e sviluppo nel settore dell’automotive e dell’high tech. Nonché 2.000 dipendenti nelle sue sedi di San Jose (California), Shanghai, Monaco di Baviera, Londra e altre 8 location nel mondo.
Pur essendo stata fondata in Cina solo nel 2014, i suoi successi in campo della mobilità elettrica sono evidenti, ma anche in quello della guida autonoma dove prevede di produrre la prima vettura già nel 2020. In tal senso, lo scorso 13 marzo, la NIO ha presentato al SXSW (South by Southwest-show) di Austin nel Texas, la Eve.
Si tratta di un concept a guida autonoma in configurazione monovolume, ma con un elevato grado di comfort e tecnologia, che seppure con le necessarie modifiche per la produzione in serie, a breve potremo vedere sulle strade.
A caccia di Record
Per quel che riguarda la NIO EP9, va ricordato che già prima della sua presentazione alla Saatchi Gallery di Londra il 21 novembre 2016, aveva «girato» sul Nürburgring un paio di settimane prima, il 14 ottobre, ma sulla famosa Nordschleife il cronometro si era fermato dopo 7’05”12’’’, niente record.
Il 23 febbraio, tanto per provare i progressi sulla guida autonoma, va in Texas e sul Circuit Of The America (COTA) di Austin, percorre senza pilota le 3,4 miglia della pista in 2’40”33’’’con una velocità di punta di 257,5 km/h. È record. Tanto per confermare le sue qualità di vettura elettrica ad alte prestazioni, nella stessa giornata ci riprova con il pilota. Il tempo è 2’11”30’’’ con una velocità massima di 273,6. Un altro record per quella pista.
Come un aereo per volare… a bassa quota
La NIO EP9 si avvale di un telaio in fibra di carbonio e progettato per resistere fino a forze di 3G, sul quale sono fissate le parti della carrozzeria, anch’esse in fibra di carbonio realizzate in Inghilterra nella cittadina di Huntingdon, poco a nord di Cambridge, dalla Forward Composites, azienda specializzata nella produzione di materiali compositi per l’aeronautica.
La NIO EP9 è lunga 4.888 mm, larga 2.230 mm e alta 1.150 mm, con un peso totale di 1.735 kg, ciò significa un rapporto peso/potenza di 1,3 kg/cv.
La velocità massima di 313 km/h si raggiunge grazie ai 4 motori elettrici che erogano una potenza totale equivalente a 1.340 cavalli con una coppia di 1.480 Nm, valori che consentono di passare da 0 a 100 in 2,7 secondi, da 0 a 200 in 7,1 e da 0 a 300 km/h in 15,9 secondi.
I pack batterie sono 2 e pesano 635 kg, ma a differenza della Tesla che le ha sul pianale, sulla NIO EP9 sono fissate sui fianchi, sotto le portiere. Una scelta pratica, in quanto questa soluzione consente di intercambiare più agevolmente le batterie scariche con altre cariche in soli 8 minuti, anziché dover aspettare 45 minuti per ricaricarle con una presa rapida.
Infine l’autonomia, quella dichiarata, è di 450 km ma c’è da dire che per percorrere i poco più 20 km del Nürburgring a quella velocità…, ha consumato circa l’80% della ricarica.
[ Paolo Pauletta ]