La Capitale festeggia i 110 anni della Harley-Davidson
Colomba
Il raduno più grande d’Europa è in corso nella città romana dove si contano circa 110mila moto sparse per tutta la città. I punti di ritrovo sono al Foro Italico e al moderno porto di Ostia
110 anni…. Tanti auguri cara Harley-Davidson. Per omaggiare questo grande evento circa 110mila, e il numero non è un caso, motociclisti hanno invaso la città di Roma provenienti da tutte le parti d’Europa, per un week-end di sfilate e divertimento.
Le scelte delle due mete di ristoro sono state omaggiate non solo con le splendide Harley messe in parata, ma anche da stand dal fascino statunitense. Vendita di optional e parti speciali delle moto, musica dal vivo, birra e tanto rumore (soprattutto il rombo, anzi il sound, dei motori). Non sono mancate ovviamente le sfilate per le strade dove tutti in fila hanno riempito non solo i due punti cardine dell’evento ma tutta la città. Molte le piazze piene che hanno omaggiato la nostra splendida Capitale.
Il piatto forte è stata la parata del sabato mattina dove quasi tutti i motociclisti hanno effettuato un cordone di moto per le vie di Roma. Visto l’enorme afflusso, le moto sono state divise in blocchi da 500 unità per rendere più scorrevole possibile l’evento che comunque ha bloccato la capitale.
Alcuni di loro hanno proseguito per la Città del Vaticano e sono stati ricevuti da Papa Francesco che è stato omaggiato con un giacchetto dedicato.
Dopo la parata tutti sono tornati nei punti di ristoro, dove gli occhi erano puntati soprattutto sui modelli special che rendono questa categoria ancora più affascinante, moto con personalizzazioni molto particolari in puro stile americano.
Ottima l’organizzazione che ha reso il tutto molto semplice ed affascinante. Il clima di festa e divertimento ha coinvolto tutti i romani che hanno partecipato numerosi all’evento anche senza possedere una H-D.
La passione per le moto ha coinvolto il lungomare di Ostia,e unito tutti i romani, e non solo, in una giornata di bel tempo e clima estivo.
