Un omaggio alla famosa prova di endurance in un padiglione che la kermesse ginevrina dedica per la prima volta allo sport dell’automobile
Un salone denso di novità ma reso ancora più speciale da una particolare e prima volta: l’esposizione di venti bolidi – tra i più significativi fra quelli che hanno corso a Le Mans – raggruppati in uno specifico padiglione di 1.800 mq dedicato esclusivamente a loro. Sono auto che hanno fatto la storia dell’automobile e che in questa occasione hanno lasciato il Museo dell’Automobile della Sarthe, situato all’interno del circuito di Le Mans, destinazione, appunto, Ginevra. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione instauratasi fra la macchina organizzativa della manifestazione svizzera, il francese Automobile Club de l’Ouest e la Rolex in qualità di sponsor.
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Chi avrà la fortuna di essere in questi giorni nella città svizzera, potrà ammirare alcune delle auto vincitrici della 24 ore (tranne diversa specifica) che, per pronto riferimento del lettore, abbiamo raggruppato nel seguente prospetto (nella galleria qui sopra la sequenza dei vari modelli):
Auto |
Equipaggio |
Anno di partecipazione |
Chenard & Walcker Sport |
Lagache-Léonard |
1923 |
Bentley Speed Six |
Barnato-Birkin |
1929 |
Alfa Romeo 8C 2300 |
Nuvolari-Sommer |
1933 |
Bugatti Typ 57 |
Wimille-Benoist |
1937 |
Ferrari 166 MM |
Chinetti-Mitchell Thompson |
1949 |
Jaguar D Type |
Hamilton-Rolt |
1° assoluto dal 1955 al 1957; 2° nel 1954 |
Ferrari 250 Testa Rossa |
Olivier Gendebien, Phil Hill, Mike Hawthorn |
1958 |
Ford GT40 MkII |
Amon-McLaren |
1966 |
Porsche 917K |
Attwood-Herrmann |
1970 |
Matra 670B |
Larrousse-Pescarolo |
1974 |
Alpine Renault A442B Turbo |
Jaussaud-Pironi |
1978 |
Rondeau M379B Ford |
Jaussaud-Rondeau |
1980 |
Sauber Mercedes C9 |
Dickens-Mass-Reuter |
1989 |
Mazda 787B |
Gachot-Herbert-Weidler |
1991 |
Jaguar XJR9 |
Boesel-Ferté-Jones |
1991 (2° posto) |
Peugeot 905 |
Blundell-Dalmas-Warwick |
1992 |
Porsche GT1 |
Aïello-McNish-Ortelli |
1998 |
Audi R8 |
Biela-Kristensen-Pirro |
2000 |
Peugeot 908 |
Brabham-Gené-Wurz |
2009 |
Audi R18 E-Tron Quattro |
Faessler-Lotterer-Tréluyer // Duval-Kristensen-McNish |
Prima ibrida ad aggiudicarsi la vittoria nel 2012 e nel 2013 |
Va inoltre sottolineato alcune delle suddette auto, hanno vinto più volte e/o comunque si sono piazzate nelle primissime posizioni della classica francese:
Auto |
Principali caratteristiche tecniche |
Risultati a Le Mans |
Bentley Speed Six |
Motore: 6 cilindri in linea da 6,5 litri, potenza variabile fra 180 e 200 cv; 4 valvole per cilindro, doppia accensione |
Vittoria assoluta nel 1929 e nel 1930 |
Alfa Romeo 8C |
Motore: 8 cilindri in linea da 2,3 litri; potenza 225 cv a 5.200 giri/min.; cambio manuale a 4 rapporti; 230 km/h; peso 1.250 kg |
vinse consecutivamente dal 1931 al 1934 |
Jaguar D-type |
Motore: 6 cilindri in linea prima da 3,4 e poi da 3,8 litri, equipaggiato da una batteria di tre carburatori doppio corpo orizzontali dell’italiana Weber; potenza 285 cv a 5.750 giri/min. cambio manuale a 4 rapporti; 270 km/h, scatto 0-96 km/h in circa 7”; peso 800 kg |
Dopo il 2° posto assoluto nel 1954, vinse dal 1955 al 1957 |
Ford GT40 |
Inizialmente con motore V8 da 4,2 litri e 350 cv; 860 kg (rapporto peso potenza 406 cv/tonnellata); completamente riprogettata nel 1965, ricevette un V8 da 7 litri |
Vinse consecutivamente dal 1966 al 1969. Nel 1966 le GT40 occuparono i primi 3 gradini del podio; rispondendo così alla analoga sconfitta subita alla 24 ore di Daytona del 1966 ad opera di 3 Ferrari P3/4, P4 e 412 P |
Porsche 917 K; la versione Kurzheck (codacorta) fu realizzata su 20 dei 25 esemplari prodotti in totale |
Motore: V12 da 4,5 litri da 580 cv; 800 kg – rapporto peso/potenza 725 cv/ton.; cambio manuale a 5 marce; 340 km/h; era lunga, larga ed alta 4,14, 1,98 e 0,92 metri |
Vinse nel 1970 e 1971 |
Mazda 787B |
Propulsore composto da quattro rotori in linea; cilindrata unitaria 654 cc; cilindrata totale 2.516 cc; potenza max e coppia 700 cv e 608 Nm; 830 kg; era lunga, larga ed alta 4,78, 1,99 e 1,00 metri |
Citata, anche se con una sola vittoria, in quanto fu la prima vettura con motore rotativo Wankel ad aggiudicarsi una 24 ore di Le Mans (1991) |
Peugeot 905 |
Motore: V10 da 3,5 litri e 650 cv a 12.500 giri/minuto; 755 kg; era lunga, larga ed alta 4,80, 1,96 e 1,04 metri; monoscocca in fibra di carbonio; sospensioni di tipo push-rod, con barre anti-rollio regolabili |
Vinse consecutivamente nel 1992 e 1993 |
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Da notare che la 82° edizione della 24 ore di Le Mans, che si correrà il 14 e 15 giugno prossimi, presenterà un nuovo logo e sarà caratterizzata da un nuovo regolamento maggiormente legato al rendimento energetico. A tale edizione parteciperà anche la Porsche.
Giovanni Notaro