Ad inaugurare la kermesse londinese sarà la monovolume Tata Aria, ultima creazione di casa che vanta già un premiato rilevante: unico crossover 7 posti made in India.
Se Tata Motors si è sempre identificato con delle utilitarie, vetture economiche ma di qualità, ecco la rivincita sull’erba rasata di fresco. L’attesa Aria farà ricredere gli scettici ancora una volta: l’ingresso sarà, come il resto dei vip, a Wimbledon nei sobborghi di Londra, e con la stessa non-chalance, Tata mostrerà quanto la qualità di un marchio vada ben oltre il prezzo in concessionaria.
Dai prodotti low cost a co-sponsor di Wimbledon. La ricercatezza del suo Know how è tanto flessibile quanto geniale. Dai treni alle industrie siderurgiche, al thè, agli hotel, al settore automotive. Tata sembra essere davvero fonte inesauribile di idee, atta ad un mercato prolifico in grado di soddisfare la clientela e di infastidire i competitor. Diverse linee di attacco per economie differenti, per paesi distanti tra loro, come quelli europei.
Ecco allora che, dalle vetture più chiacchierate per il loro low profile,Tata Motors diventa co-sponsor di uno dei tornei più antichi al mondo, più esclusivi, di una realtà che fino a qualche secolo fa aveva dell’inimmaginabile.
Wimbledon guadagna la sua importanza, il suo charme a colpi di racchetta, il gruppo Tata ottiene il suo potere a colpi di genialità. Dove investire. Dove no. Scelte guidate non si sa da che cosa ma che hanno funzionato. Quest’ anno si ritrovano insieme in un evento in cui stelle del tennis e non, calcheranno di nuovo quei campi d’erba dall’ ultima settimana di Giugno.
Joint- venture con marchi italiani, acquisti londinesi, e ingressi in pompa magna. Con biglietti da visita poco lussuosi e molto promettenti, con automobili che sfioravano dal basso i 10.000 euro, un colosso del settore come Tata Motors riesce a farsi spazio facilmente, tagliando la strada a chi è in crisi e chi nell’ automotive tende ad aver fatto il passo più lungo della gamba.
“Da colonizzati a colonizzatori” scrivevano i giornali anni fa, quando la Tata Motors decise di affacciarsi al panorama europeo a suon di esclusività: acquistarono il marchio Jaguar, Land Rover, sottraendo agli inglesi i gioielli della regina da sotto il naso. Fatto sta che il mercato inglese è per gli indiani d’Europa molto più che un obiettivo. Sottolineare la centralità del proprio mercato su un mondo che davvero centrale non è, può venir spiegato dalla rivalsa, forse, o da un rancore che viene messo da parte dopo secoli, raggiungendo gli ex-colonizzatori a testa alta.
Tata ARIA, crossover 7 posti dalle dimensioni generose di prossima introduzione in
Europa, sarà CoSponsor del prestigioso Torneo di Wimbledon.
Presentato nella sua versione definitiva al recente Salone dell’Automobile di Ginevra, Tata
ARIA è già commercializzato in India. Per il nostro mercato nazionale, l’importazione in
Italia è prevista per l’inizio del 2012.