Come ormai a tutti noto, la Legge di Bilancio recentemente approvata, prevede, dal 1° marzo 2019 fino al 31 dicembre 2021 l’applicazione di un «Malus» per gli acquirenti di nuove autovetture con emissioni di CO2 superiori a 160 g/km, che parte da 1.100 euro fino ad arrivare a 2.500 euro.
La misura è a nostro avviso errata, platealmente iniqua ma soprattutto poco lungimirante in quanto:
- penalizza vetture che rispettano la più recente e severa normativa europea in tema di emissioni (inquina di più una Euro6 3 litri benzina da 200 cv oppure una Euro3 benzina da due litri e 150 cv di 10 anni di vita?)
- distorce e mercato sottraendo competitività a modelli di alta gamma con sicuro impatto sulle politiche commerciali delle Case che dovranno probabilmente bilanciare il balzello con campagne commerciali ad hoc, applicando supersconti che può darsi si trasformino – come già successo per il demagogico, inutile e vessatorio superbollo Monti – in un minor introito sulle casse dello stato e, noi speriamo di no, in un impatto negativo sull’occupazione legata alle vetture di alta gamma;
- siamo convinti sarebbe stato meglio destinare fondi all’incentivazione per la rottamazione di auto più inquinanti;
- non siamo convinti, viste analoghe esperienze in tema di durata dei balzelli, che la misura cessi effettivamente alla scadenza dichiarata perché di solito in Italia queste misure tendono a trasformarsi subdolamente da temporanee in eterne: vedi le accise sui carburanti!
E proprio a tale riguardo Daniele Maver, Presidente e Amministratore Delegato di Jaguar Land Rover Italia, ha dichiarato che “In questo modo si penalizzano le vetture di ultima generazione, frutto di studi tecnologici all’avanguardia sostenuti da tutte le Case Automobilistiche con un impegno economico e di risorse umane specializzate considerevole e che, quindi, in termini di impatto ambientale sono molto più virtuose di quelle con oltre 15 anni di età che però continueranno a circolare sulle nostre strade. Il settore delle auto, per la rilevante importanza ed impatto che riveste nell’economia del nostro Paese, dovrebbe essere caratterizzato da informazioni chiare e da certezze e non da demonizzazioni. È necessario informare correttamente i consumatori e guidarli all’acquisto senza creare una possibile confusione che il Decreto appena approvato potrebbe ingenerare se non opportunamente documentato e spiegato”.
Fortunatamente i listini Jaguar Land Rover contengono molti modelli non soggetti a Malus (dalle berline Jaguar XE e XF ai SUV E-Pace e F-Pace e poi, da Range Rover Evoque a Range Rover Velar, senza dimenticare Range Rover e Range Rover Sport ibride) grazie ad un livello di emissioni CO2 minore o uguale a 160 g/km.
A queste, già da qualche mese si è aggiunta la «I-Pace», vettura con cui il brand del giaguaro è arrivato per primo a inserire in listino un veicolo premium 100% full electric.
Qui di seguito riproduciamo le tabelle fornite ai media dalla stessa Jaguar Land Rover, in cui vengono dettagliatamente evidenziati i modelli non soggetti al «Malus»:
In particolare i dati di ciascun modello della gamma Jaguar:
Jaguar XE
Jaguar XF
Jaguar XF SB
Jaguar F-PACE
Jaguar E-PACE
Jaguar I-PACE
In particolare i dati di ciascun modello della gamma Land Rover:
Land Rover EVOQUE
Land Rover New EVOQUE
Land Rover DISCOVERY SPORT
Land Rover RR VELAR
RANGE ROVER SPORT
RANGE ROVER