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Jaguar F-Type AWD coupé

Sarà presentata tra pochi giorni al Salone di Los Angeles la versione a 4 ruote motrici della sportiva di  Solihull che diventa una pericolosa avversaria per Porsche

È di questi giorni l’annuncio della partnership tecnologica tra Jaguar e The Bloodhound Project al fine di realizzare il Bloodhound Supersonic car, veicolo spinto da un motore jet che sarà pilotato da Andy Green nel tentativo di battere il record del Mondo di velocità, già da lui detenuto fin dal 1997 con 763,035 mph (1.228 km/h).

Per l’occasione Jaguar ha presentato in Sud Africa la nuova F-Type AWD coupé che sarà presentata ufficialmente al prossimo Salone di Los Angeles. La meccanica è la stessa della 2 ruote motrici, cioè il V8 da 5 litri Supercharged da 550 cavalli con una coppia di 680 Nm. Uguali anche le prestazioni con lo 0-60 miglia (96 km/h) percorso in 3,9 secondi.

Sulla superficie piana dell’Hakskeen Pan desert, la stessa che verrà utilizzata dal Bloodhound Supersonic car, la nuova F-Type AWD ha toccato i 299 km/h nel momento in cui incrociava il jet Aero L-39 Albatros che a bassa quota viaggiava a 804 km/h.

Questo tipo di aereo biposto prodotto nella Repubblica Ceca viene usato abitualmente fin dagli anni ’70 per l’addestramento delle forze aeree del Patto di Varsavia. La presenza di questo tipo di velivolo era puramente scenografico per l’evento, in quanto non c’è nessuna analogia tra il motore dell’Aero L-39 Albatros e il Bloodhound Supersonic car. Il primo è spinto da un turbofan Ivchenko AI-25TL che sviluppa una spinta di 16,9 kN, mentre il veicolo progettato per battere il record di velocità è spinto da un Eurojet EJ200 che ha una spinta di 60 kN circa 35.000 cavalli, lo stesso in dotazione al caccia Eurofighter Typhoon che però ne ha due…

Alla fine di questo test, il Direttore di Jaguar Vehicle Line, Ian Hoban, ha detto: “Il nostro obiettivo era quello di mantenere nella F-Type a trazione integrale lo stesso carattere offerto dalla trazione posteriore, un punto molto importante per le Jaguar sportive. Il risultato è una vettura controllabile, sfruttabile e velocissima in tutte le condizioni meteorologiche e stradali”.  

Paolo Pauletta

 

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