Dal 5 all’8 aprile torna la biennale di Amsterdam dedicata al traffico, alla mobilità e alle infrastrutture. Oltre 800 espositori da 42 diversi paesi del mondo. Un appuntamento imperdibile
Da oltre quarant’anni Intertraffic è il punto di riferimento universale per gli addetti ai lavori della mobilità. Col tempo è diventata molto più che una fiera specializzata, assumendo quell’inconfondibile, solida e strutturata fisionomia per cui è conosciuta e apprezzata nel mondo. Un vero e proprio sistema complesso che, per quattro intensi e interminabili giorni accoglie operatori, tecnici e visitatori ruotanti attorno a un mondo che, per sua natura, è in costante evoluzione. Segnaletica, guard-rail, semafori e via elencando: la prima edizione di Intertraffic si svolse nell’ormai lontano 1972, assumendo fin dall’inizio cadenza biennale e concentrandosi immediatamente verso tutto ciò che costituisce la dimensione stradale.
Questo core business sul traffico veicolare, gradualmente, si è ampliato anno dopo anno, mentre andava crescendo sia il numero degli espositori che delle nazioni partecipanti ma, soprattutto, il volume dei visitatori. Le aree tematiche di Intertraffic comprendono oggi anche la mobilità pubblica, declinata attraverso la gestione delle infrastrutture di rete fissa come le reti tranviarie e ferroviarie urbane, e quei vastissimi campi, in continua e inarrestabile espansione, della mobilità elettrica e della telematica del traffico. Nota convenzionalmente sotto l’acronimo internazionale ITS, Intelligent Transport System.
La rapida convergenza di operatori e realtà istituzionali verso il modello condiviso della Smart City, ha favorito nei tempi più recenti una progressiva importanza di Intertraffic anche nel settore ITS. Al punto tale da insidiare direttamente, negli appuntamenti ufficiali che scandiscono l’eterna competizione tra convegni, mostre e congressi più o meno mondiali, gli eventi organizzati da Ertico. Su tutti, il Congresso Mondiale ITS, che si svolge ogni tre anni in Europa (l’ultima volta è stata lo scorso ottobre a Bordeaux, in Francia), e la versione europea «Its Europe», la cui prossima edizione si terrà a Glasgow, a giugno.
Intertraffic è quindi diventato un appuntamento immancabile per tutti gli operatori della mobilità: aziende e professionisti, enti di ricerca e imprese pubbliche, e naturalmente istituzioni. Visitarla seriamente in una sola giornata questa immensa piattaforma di incontro, aperta dal 5 all’8 aprile al Centro fieristico RAI di Amsterdam, è praticamente impossibile.
Aziende e professionisti del traffico si preparano a raggiungere Intertraffic da tutto il mondo. L’edizione 2016 presenterà circa 800 espositori provenienti da 42 paesi, e un complesso e articolato programma di eventi collaterali (conferenze, workshop, visite guidate, sessioni tecniche, ecc.).
«La Regina dei Congressi del Traffico», come viene talvolta definita dai suoi sempre più numerosi estimatori, occuperà più di 56.000 metri quadrati di spazio espositivo e accoglierà oltre 27.000 visitatori specializzati in rappresentanza di 128 nazionalità.
Una delle tante ragioni per cui si viene a Intertraffic, oltre al networking di alto livello, sta proprio nella possibilità di conoscere e valutare le frontiere più avanzate di innovazione: sia nelle soluzioni di mobilità (sostenibile) che nei prodotti e servizi nel campo delle infrastrutture, nel Traffic Management, nella sicurezza stradale e nella gestione dei sistemi di parcheggio.
L’ampio programma di convegnistica collaterale si basa sulla condivisione della conoscenza, più che sulla didattica avanzata e sulla definizione di normative e regole tecniche nel breve e medio periodo (appannaggio, invece, della congressistica Ertico, in una felice logica di complementarità). Chi viene a Intertraffic vuole conoscere la qualità delle cose concrete che, oggi, il mercato mette a disposizione degli utilizzatori, e le offerte più in linea con le specifiche esigenze degli stessi. La matrice originaria della fiera internazionale prevale, sempre, sulla fin troppo facile tendenza a organizzare dibattiti, congressi e tavole rotonde. Tendenza in cui il nostro paese, purtroppo, è maestro.
Intertraffic si svolge nei Paesi Bassi, e beneficia di un’impostazione europea sviluppata fin da quando l’Unione Europea era un concetto astratto: a Intertraffic c’è spazio per tutti quelli che hanno qualcosa da dire o da proporre. Purché decidano la grandezza dello stand che vorranno riservare. Il vasto programma, formulato in stretta collaborazione con le associazioni di categoria e gli espositori, offre un’ampia e stimolante gamma per l’intero settore del traffico e dei trasporti, con laboratori interattivi, presentazioni, tavole rotonde e piazzole sul piano espositivo.
L’area espositiva interna coperta e l’area esterna mantengono una particolare attenzione verso l’innovazione, come dimostrano varie presentazioni presso gli stand, nel Smart Mobility Center, nell’INNOVATIONLAB® e attraverso attività che si svolgono nella zona esterna.
[ Alessandro Ferri ]
Intertraffic (5-8 aprile 2016) – www.intertraffic.com
Centro Fieristico RAI di Amsterdam