Il debutto il prossimo 13 gennaio al North American International Auto Show di Detroit
Il marchio nipponico nel diffondere le prime foto del concept della sua nuova coupé, dimostra di aver messo nel mirino i marchi che presidiano il segmento D con i loro modelli premium.
Le foto di questa coupé sportiva rivelano dimensioni importanti ma equilibrate e soprattutto slanciate. L’anteriore a nostro avviso svela, anche in assenza del logo della Casa, le sue origini giapponesi vuoi per la calandra trapezoidale, vuoi per i fari a mandorla il cui effetto è accentuato sia dall’andamento all’insù e sia dall’elemento circolare laterale, sormontato da un «sopracciglio» inclinato verso il bordo superiore della calandra che dà a questa parte anteriore una grinta da samurai all’attacco. La griglia della calandra e le due sottostanti aperture, il gioco delle linee laterali oblique di tutti questi elementi, parallele nell’inclinazione le une alle altre, ci ricordano una moderna ed aerodinamica rivisitazione di antiche pagode.
Ugualmente impressionanti sono tanto la fiancata quanto la coda: la prima è caratterizzata, prima di tutto, dal mix di linee morbide e tese che alleggeriscono superfici comunque estese. Ulteriore alleggerimento viene dai grandi cerchi da 21” che riempiono totalmente gli ampi passaruota; dai cerchi, si passa al rapporto fra fiancata e vetrature che i designers hanno voluto mantenere ridotte e molto inclinate dando ulteriore aggressività all’insieme. Un altro elemento caratteristico risiede nelle fessure di areazione a forma di branchia poste nella sezione inferiore del parafango anteriore ed ereditate dal concept della berlina sportiva Q50 Eau Rouge.
Concludiamo con la parte posteriore caratterizzata da un cofano dalla soglia d’ingresso piuttosto alta, che incorpora lo spoiler posteriore, parte di due gruppi ottici importanti (molto slanciati come gli anteriori) mentre gli scarichi cromati trapezoidali, che dalle foto sembrano essere doppi, sono ospitati all’interno di due aperture simmetriche agli stessi scarichi.
Dall’unica foto degli interni si ha la conferma – a distanza ed «in scala» – di materiali di qualità (pelle lavorata a mano e carbonio, come sottolineato dal comunicato ufficiale) ed esecuzioni attente: “La raffinata qualità dell’abitacolo traduce la meticolosa attenzione di Infiniti per i dettagli, resa ancor più evidente dalle impeccabili finiture in pelle lavorata a mano e dai minuziosi dettagli in fibra di carbonio. I designers di Infiniti hanno utilizzato diverse qualità di pellame per i sedili per offrire il perfetto equilibrio tra comfort e sostegno, come compete ad una coupé sportiva di lusso”.
BMW, Mercedes ed Audi sono avvertite…
Giovanni Notaro