Quest’anno in Corea, Maserati ha segnato un record nel mercato locale, consegnando la millesima vettura. Mr. Hak Kyu Lee ha avuto l’onore di ricevere la Maserati numero 1.000, una Quattroporte nella versione da 350 cavalli, che gli è stata consegnata con un party celebrativo nella pregiata cornice dello Showroom Gangnam di Seoul. A consegnare la vettura è stato il CEO di FMK Corp in persona, Mr. Kwangcheol Kim, che ha anche premiato Mr. Lee con un regalo speciale e una targhetta incisa con il suo nome e un ringraziamento.
È stata la Ghibli a trascinare verso il record le vendite nel segmento delle berline di lusso, confermandosi come la vettura più richiesta della gamma. Lo stile italiano e le prestazioni esaltanti, declinati sia in versione benzina che diesel, hanno conquistato il mercato locale. Anche gli altri modelli hanno contribuito al successo: l’ammiraglia Quattroporte è un caposaldo e i modelli GranTurismo e GranCabrio incarnano gli ideali di lusso e sportività tipici del marchio italiano.
Ad alimentare questi risultati eccezionali è stato anche il desiderio di Maserati di diffondere la propria filosofia a un pubblico ancora più ampio. Il piano di espandere la rete di concessionari in Corea con l’apertura simultanea di nuovi showroom e nuove officine in quattro regioni chiave si è rivelata una mossa vincente: i nuovi punti vendita e assistenza di Gwangju, Daegu, Daejeon e Seocho (Seoul) si aggiungono a quelli ormai consolidati di Gangnam (Seoul), Busan e Bundang, portando il totale a sette.
Una ulteriore spinta alle vendite di fine anno potrebbe venire dall’ammiraglia di lusso Quattroporte, recentemente introdotta ed equipaggiata con il nuovo motore da 350 cavalli.
FMK Corporation, importatore ufficiale per Maserati in Corea, conferma che “sosterrà la crescita sul territorio con l’introduzione di modelli che esaltino le prestazioni e il design italiano e con strategie di mercato che conquistino i clienti attraverso quello «spirito intraprendente e inarrestabile» che contraddistingue da sempre il DNA Maserati”.