Celebrati a Muggiano i 30 anni dall’impresa della nave che solcò l’Oceano Atlantico da costa a costa in un tempo record, ancora imbattuto
Ancora mantiene l’ambitissimo record di essere la nave più veloce del mondo visto che, dopo 30 anni, nessuna concorrente inglese o americana è riuscita a coprire la traversata da New York, fino al faro di Bishop Rock (isole Scilly), in Inghilterra, in meno di 58 ore, 34 minuti e 50 secondi alla media di 98,300 km/h e con punte di velocità intorno ai 125 km/h.
Protagonista della storica impresa la nave Destriero celebrata il 3 agosto nel cantiere di Muggiano (La Spezia) a cui hanno preso parte il Presidente di Fincantieri Gen. Claudio Graziano, il prof. Ivan Drogo Inglese, Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, il Gen. Carlo Magrassi, Presidente della Fondazione Fincantieri.
Ospiti di riguardo i componenti dell’equipaggio dell’epoca: Cesare Fiorio, Nello Andreoli, Aldo Benedetti, Franco De Mei, Silvano Federici, Mario Gando, Michael Hurle, Davide Maccario, Giacomo Petriccione, Cesare Quondamatteo e Sergio Simeone oltre a Franco Liistro, Capo comunicazione del Destriero Challenge, Mauro Parodi (Capo commessa), Luigi Mor e Moreno Molinari, rispettivamente Direttore e vice-Direttore del cantiere di Muggiano. Inoltre è stata ricordata anche la figura di Corrado Antonini, che all’epoca ricopriva il ruolo di Amministratore Delegato di Fincantieri.
I protagonisti dell’incredibile impresa hanno ricevuto un riconoscimento ufficiale della partecipazione all’impresa. Per i tre membri dell’equipaggio Giuseppe Carbonaro, Odoardo Mancini e Massimo Robino, non più in vita, sono stati i familiari a ritirare l’attestato.
Il Destriero
Fu il Principe Karim Aga Khan a commissionare il Destriero che affidò i lavori per la sua realizzazione a Fincantieri su progetto dell’americano Donald Lee Blount e design di Pininfarina. L’imbarcazione, interamente in alluminio e lunga quasi 70 metri, era equipaggiata con 3 turbine a gas General Electric che trasferivano la potenza agli idrogetti della svedese KaMeWa.
Oggi il Destriero è ancora proprietà del Principe Karim Aga Khan e si trova in un cantiere a Brema in Germania.
Le dichiarazioni
Il Gen. Claudio Graziano, Presidente di Fincantieri: “Un pilastro fondamentale alla base delle strategie di Fincantieri è il senso di appartenenza ad un gruppo, ad una azienda e ai suoi valori, un sentimento che diviene interiorizzato per l’assolvimento di una missione condivisa e che genera affezione verso la realtà lavorativa dove si opera: tutto ciò si acquisisce e si tramanda nel tempo anche grazie a imprese umane e tecnologiche come quella del Destriero, che ha scritto una pagina storica della marineria italiana e non solo”.
Il Gen. Carlo Magrassi, Presidente della Fondazione Fincantieri: “Il trentennale di un grande successo sui mari è la migliore rappresentazione degli obiettivi della Fondazione Fincantieri, che si propone di sostenere la cultura d’impresa saldando la concreta esperienza industriale con la memoria storica. Siamo dunque particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla celebrazione del Destriero, capace di compiere un record che è entrato a pieno titolo nell’immaginario collettivo”.
Ivan Drogo Inglese, Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano: “Chi ha avuto l’opportunità di partecipare alla cerimonia ha compreso che la vera impresa, dopo quella originaria, non è stata quella di organizzare l’evento bensì di accendere un focus sul Destriero. Perché il Destriero è un concentrato di elementi identitari e di valori del nostro Paese e del nostro patrimonio. Per questo motivo ci siamo mossi per chiedere lo status di bene culturale per questa imbarcazione”.
[ Redazione Motori360 ]