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I flaps, come e quando usarli

Spesso scarsamente considerati, i flaps non solo sono utili ma possono risolvere situazioni critiche

I flaps o più correttamente correttori di assetto, sono piccoli alettoni solitamente realizzati in acciaio inossidabile, posti sullo spigolo di poppa della carena (uno per ciascun lato). Vengono azionati tramite pistoni elettro/idraulici, i cui comandi si trovano direttamente sulla consolle di guida, quindi a portata di mano del pilota.

La loro attivazione (si può agire anche su di un singolo alettone) andrà a variare l’inclinazione dell’asse longitudinale e di quella verticale dell’imbarcazione rispetto alla superficie dell’acqua. 

Quando devono essere usati

Detto così sembra tutto estremamente semplice, ma spesso molti diportisti ancora non conoscono bene qual’è il loro reale scopo, né focalizzano circostanza e momento nei quali i flaps devono essere utilizzati. Per sgombrare il campo da interpretazioni velleitarie, chiariamo subito che questo accessorio non sarà mai in grado di risolvere gli eventuali difetti di progettazione di, ad esempio, una carena sbagliata (errata distribuzione dei pesi a bordo e scarsa o eccessiva potenza applicata), anzi in taluni casi un loro utilizzo non farà altro che accentuare difetti di navigazione.

Quando fare allora ricorso ai correttori di assetto? In tutti quei casi di mare agitato (onda lunga, mare di prua e onde di fianco) che metteranno in crisi l’assetto della nostra imbarcazione, oppure per correggere eventuali errate disposizioni dei pesi a bordo. Infatti specialmente su piccole imbarcazioni veloci, sia l’equipaggio che tutte le cose che siamo soliti spostare a bordo, se non ben assicurate, possono influenzare negativamente il corretto assetto di navigazione. 

Ritrovare l’assetto

Per riportare la barca al suo ideale assetto di navigazione si potrà intervenire poco alla volta con brevi correzioni sui flaps.

L’importante è non farsi mai prendere la mano, l’utilizzo dei correttori di assetto deve essere per quanto possibile di breve durata, in quanto la resistenza che questi esercitano in acqua, deviando il flusso e costringendo la barca ad abbassare la prua, costituisce un freno notevole che fa aumentare considerevolmente i consumi di carburante. 

L’intruder, il flap delle grandi navi

Negli ultimi anni le novità tecniche in fatto di navigazione hanno decisamente fatto passi da gigante. La società Intermarine S.p.A., specializzata nella costruzione di traghetti, navi veloci e imbarcazioni per la Difesa, ha sviluppato gli Intruder, apparati per il controllo della stabilità in navigazione appositamente concepiti per le grandi imbarcazioni. Rispetto ai comuni flaps gli intruder sono costituiti da una lama di metallo che corre parallela lungo lo specchio di poppa fino ad abbracciare la linea di carena.  La presenza della lama genera una spinta idrodinamica a favore della planata, ma l’intruder può anche essere utilizzato come il classico correttore di assetto, intervenendo su pistoni idraulici e quindi smorzando rollio e beccheggio durante la navigazione dei traghetti veloci.

[ Lorenzo Gentile ]

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