I due concept della Casa coreana al Salone di Ginevra raccontano il futuro prossimo della produzione Hyundai
La Passo Corto è il risultato della collaborazione tra il Centro di design Hyundai Europe di Rüsselsheim in Germania e l’Istituto Europeo di Design (IED) di Torino.
Molti concept sono stati disegnati negli ultimi anni in questa prestigiosa scuola di design torinese, tra le ultime la Gloria, berlina sportiva con meccanica Alfa Romeo presentata a Ginevra lo scorso anno.
Per lo sviluppo della Passo Corto, all’opera un team di studenti provenienti da India, Cina, Turchia e naturalmente Italia, che sono stati coordinati da Luca Borgogno Lead Designer alla Pininfarina e docente allo IED. Si tratta di una vettura sportiva con motore centrale dalle linee molto audaci, lunga 4.100 mm, alta 116 mm e con un passo di 2.450 mm, in pratica le stesse dimensioni dell’Alfa Romeo 4C. La realizzazione di questo concept è stata affidata alla CECOMP, storica azienda torinese specializzata nella produzione di prototipi e concept per le più importanti Case automobilistiche mondiali, ma anche vetture blindate e veicoli elettrici.
Il motore che Hyundai potrebbe scegliere è quello della Veloster R-Spec, il 4 cilindri turbo da 1,6 litri e 210 cv, oppure con il 2 litri turbo da 274 cv della Genesis. Qualsiasi sia la scelta, la Casa coreana dovrà tener presente che il concept GT4 Stinger presentato dalla cugina Kia al Salone di Detroit, ha un 2 litri turbo da 315 cv.
Intrado per delineare lo stile futuro della Casa coreana
L’altro concept nello stand Hyundai sarà la Intrado nato dalla matita di Thomas Bürkle, Capo design allo Hyundai Motor Europe Technical Centre di Rüsselsheim, e primo concept sviluppato sotto la direzione di Peter Schreyer, nominato l’anno scorso Presidente e Capo designer allo Hyundai Design Center, dopo essere stato Capo designer alla Kia, sua la Kia GT vista al Salone di Francoforte nel 2011.
Sebbene sia un concept, la linea della Intrado vuole indicare quale sarà lo stile futuro del Marchio coreano che punta soprattutto su vetture che pesino e inquinino meno.
Per ridurre il peso, la Intrado è costruita con innovativi pannelli di lamierati più leggeri prodotti in Korea, ma non per questo meno resistenti agli urti, inoltre molti particolari della carrozzeria e degli interni sono realizzati in carbonio.
Per quanto riguarda il motore, Hyundai segue la strada dell’idrogeno già intrapresa lo scorso anno con la ix35 FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle) della quale erano stati venduti 15 esemplari in Danimarca.
Per questo sistema di alimentazione ad emissioni Zero, l’idrogeno viene stoccato ad alta pressione nelle fuel cell posizionate sotto il pianale, quindi per reazione chimica viene trasformato in energia che viene trasferita alle batterie da 36 kWh agli ioni di litio posizionate sotto il sedile del guidatore che alimentano un motore elettrico del quale verranno rivelati maggiori dettagli e prestazioni al prossimo Salone di Ginevra. Con questo sistema di alimentazione ad idrogeno di seconda generazione, il tempo necessario per il rifornimento è di pochi minuti, per una autonomia dichiarata di circa 600 km. Al momento il problema sono le stazioni per il rifornimento di idrogeno, oggi in Germania ce ne sono solo 15 e ne sono previste 400 entro il 2023. E in Italia? Ma queste è un’altra storia!
[ Paolo Pauletta ]