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H2R: ma R non sta più per Roma…

Trasferita a Rimini, H2R – Mobility for Sustainability, insieme a Ecomondo-Key Energy, ha fatto registrare, nelle quattro giornate di manifestazione, oltre 92.000 presenze

16 padiglioni su 100.000 mq, 1.000 imprese, 92.125 visitatori professionali (+10,4% rispetto all’edizione 2012), 400 giornalisti accreditati, 150 milioni di contatti media ai quali si aggiungono 150.000 visualizzazioni dei contenuti su Facebook e 7.000 tweet attraverso gli hashtag ufficiali: sono numeri da record che, oltre a decretare il successo della manifestazione, sottolineano la sempre maggiore attenzione dedicata all’ambiente, non solo sotto il profilo della tutela ma anche sotto quello del business.

È proprio il caso di dire che l’unione fa la forza: l’idea vincente è stata proprio quella di riunire sotto uno stesso tetto tre diverse manifestazioni:

• Ecomondo, la Fiera Internazionale dedicata al recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, giunta alla sua 17^ edizione;

 Key Energy, la Fiera Internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile giunta alla sua 7° edizione;

• H2Roma che dopo undici edizioni capitoline, è approdata a Rimini con il nuovo logo di H2R.

Importante anche la partecipazione istituzionale che, con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Andrea Orlando ha inaugurato la manifestazione dando il via ai lavori e con il Ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ne ha sancito la conclusione.

H2Roma – in occasione di Ecomondo-Key Energy – ha debuttato a Rimini Fiere con il nuovo logo “H2R-Mobility for Sustainability”; l’inquadramento della manifestazione nell´ambito di una più grande piattaforma espositiva dedicata a tutte le tecnologie ed ai protagonisti dell’economia verde, identifica chiaramente la vocazione di primo Salone della mobilità per la sostenibilità ma, soprattutto, la sua interazione (e questa è la novità rispetto al format delle precedenti e più settoriali edizioni romane) con il più ampio contesto del “Green Business”. 

Il comparto automotive

La presenza di players del calibro di Arval, BMW, Bosch, Fiat, Ford, Enel, Mazda, Mercedes-Benz, Nissan, Volkswagen e Volvo ha attirato decine di migliaia di visitatori attorno ai modelli esposti ed alle tecnologie a basso impatto ambientale illustrate negli stand.

Prevedibile successo hanno riscosso i test drive volti ad approfondire, grazie agli Istruttori della scuola di pilotaggio Driverent, la conoscenza dei modelli messi a disposizione dalle Case espositrici utilizzati nel corso di 145 prove al giorno pari a ben 580 prove su strada nei quattro giorni di manifestazione.

Ugualmente (se non più) importante il ricco calendario di convegni ed incontri che ha permesso ad appassionati ed esperti, ricercatori e manager di conoscere ed approfondire le tecnologie che verranno e le soluzioni più innovative strumentali alla riduzione dell’impatto ambientale della circolazione.

L’auto in Italia spesso rappresenta l’unico rimedio alle carenze ed alle latitanze delle Istituzioni in tema di trasporti ed infrastrutture e continua quindi a rivestire un ruolo importante nella nostra quotidianità in un mercato – e in un parco circolante – prevalentemente costituito da mezzi a combustione interna tradizionali; altamente positivo è quindi il fatto che sia sempre più green e che i produttori investano sempre di più in tecnologie in grado di coniugare prestazioni e rispetto ambientale.

Altro aspetto che solo poco tempo fa veniva visto come “futuribile” è la sempre maggior connessione dell’auto all’interno delle smart cities: come chiaramente evidenziato dalle comunicazioni ufficiali degli organizzatori, “l’auto si interfaccia con gli smart phones e diventa lei stessa uno strumento in grado di interagire con le connettività personali e di creare, attraverso APP appositamente progettate, occasioni di formazione e promozione di una guida consapevole e sicura; il green business, dunque come opportunità per l’auto, a condizione di “contaminare”, far comunicare il mondo dell’auto con altre realtà, individuando strumenti per allargare il concetto della mobilità, ed imparare a far sistema”.

Proprio a questo proposito vanno evidenziate:

 la premiazione da parte di BMW dei quattro migliori progetti di App Games nell’ambito di H2R Università; l’iniziativa di BMW, aperta a tutte le Università italiane, mira, da anni, a promuovere soluzioni innovative in tema di mobilità sostenibile attraverso l’ideazione di applicazioni che migliorino l’efficienza del veicolo e gli consentano di dialogare con il mondo esterno; per questa edizione il comitato scientifico, coordinato dal prof. Fabio Orecchini, ha individuato i quattro progetti ritenuti meritevoli del riconoscimento cui va un premio di € 1000 ciascuno. Vincitore assoluto di BMW App Games 2013, è risultato il dottorando Filippo Partipilo, del Corso di Laurea in Scienze Motorie – Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, con l’App Energetic Power, che fornisce informazioni personalizzate sulla prestazione dell’atleta in allenamento e “gestisce” il suo rientro in auto e la successiva messa al volante;

 l’attribuzione, da parte di GM Powertrain Europe, che ha sede all’interno del Politecnico di Torino e collabora con diverse università italiane, di due premi da € 1.000 ciascuno rispettivamente a Antonino Di Martino (che con lo studio intitolato “Effetti della strategia LIVC sul rendimento di motori ad accensione comandata e sovralimentati e dotati di sistema VVA”, ha dimostrato quanto sia ancora possibile ottimizzare la resa di un motore a combustione interna con il ricorso a tecnologie innovative come quella del controllo elettronico delle valvole) e a Federico Perelli che ha invece studiato un sistema di propulsione elettrico misto, costituito da super-condensatori e batterie, illustrandone l’applicabilità a veicoli leggeri per la mobilità privata nella tesi “Studio di un autobus elettrico con sistemi di accumulo e ricarica innovativi”;

 la presentazione, da parte di Ford, del suo sofisticato programma di training totalmente gratuito “Driving Skills for Life” (info: www.drivingskillsforlife.it) che, ideato 10 anni fa negli USA, è approdato quest’anno in Europa; le due tappe italiane (Roma e Milano) hanno visto accreditarsi oltre 500 giovani neo-patentati. Tramite questa iniziativa Ford punta ad aumentare responsabilità e consapevolezza di guida nei neo conducenti mettendoli di fronte ai pericoli reali derivanti da guida non corretta (“guida con distrazione” consistente in uno slalom tra birilli, accanto ad un istruttore che fa digitare al conducente un sms mentre affronta curve strette; “simulazione di guida in stato di ebbrezza”, indossando degli occhiali che deformano la realtà come farebbe l’assunzione di un drink di alto tenore alcolico; pericolo per frenata improvvisa; zone d’ombra; importanza di tenere sotto controllo la giusta manutenzione del veicolo (livelli, pressione degli pneumatici ecc).

Per i video sugli interventi registrati nel corso dell’evento rimandiamo al sito http://www.h2rexpo.it/fiera/video.asp

Giovanni Notaro

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