Il Centro Studi del Touring Club Italiano, in partnership con Hertz Italia, ha condotto un’indagine sulle preferenze degli italiani in vacanza. Un’estate complessivamente serena quella del 2021, con la preferenza per le mete italiane dove l’auto ha fatto da padrone, anche in noleggio
Le vacanze rappresentano un terreno di studio per valutare quanto la pandemia abbia condizionato le abitudini degli italiani. Una lente d’ingrandimento sull’estate 2021 è stata posta da un’indagine realizzata dal Centro Studi del Touring Club Italiano in partnership con Hertz Italia sulla community TCI, dove sono state valutate le scelte di 300.000 persone. Alta la percentuale di chi ammette che il coronavirus ha modificato il modo di fare le vacanze (62%) anche se il dato è in calo rispetto all’estate 2020 (69%).
Intanto c’è da dire che la voglia di vacanza è stata soddisfatta dal 94% dei rispondenti, a fronte del 90% del 2020. Il 68% dei quali si è indirizzato verso mete più vicine al luogo di residenza, il cosiddetto «turismo di prossimità», portando in valigia un’attenzione maggiore ai rischi di contagio, evitando quindi eventi e musei rispetto al periodo pre-pandemia (55%), e preferendo destinazioni poco note e presumibilmente meno affollate (55%), e la frequenza meno assidua di bar e ristoranti (50%).
La vacanza in Italia è stata scelta dal 91% dei connazionali mentre il restante ha dirottato verso il resto d’Europa. Trentino-Alto Adige (14%), Toscana (11%) e Puglia (10%) sono state le regioni più frequentate, mentre ha perso terreno la Sardegna (8%), probabilmente memori dell’anno scorso quando diventò il primo e più esteso focolaio estivo.
Con il 47% il mare dimostra ancora di essere la meta preferita degli italiani anche nell’estate 2021 – dato in crescita sia sul 2020 sia sul periodo pre-pandemia. Segue la montagna con il 23% che continua la sua fortunata stagione, anche se in lieve calo sul 2020, seguita dai viaggi itineranti in auto, moto e camper (14%). Si conferma, almeno rispetto ai dati pre-Covid, una certa rilevanza dei borghi e dall’entroterra (5%) e la difficoltà delle città d’arte nel recuperare terreno (5%).
Nonostante le incertezze per le vacanze estive derivanti dalla pandemia, quella 2021 torna ad avere una stagionalità simile ai periodi pre-Covid: massima concentrazione ad agosto (53%), media a luglio (35%) e una più bassa a giugno (12%).
I mezzi: il boom dell’auto e la scelta del noleggio
L’auto vince su tutti. Complice sia la sicurezza di muoversi in pochi e intimi che la scelta delle mete breve-medio raggio. Raggiunge così il 68% delle preferenze. Vola basso… l’areo che non supera quota 10% attestandosi anche quest’anno su valori molto lontani da quelli pre-Covid (33%).
Confermato l’interesse dei vacanzieri, dopo quello per la propria auto, per il servizio di autonoleggio. Convince la possibilità di garantirsi libertà e flessibilità negli spostamenti (68%; possibili più risposte) e di poter andare in destinazioni non raggiungibili comodamente con il trasporto collettivo (55%). Si conferma, anche per l’estate 2021, la preferenza dei siti web delle compagnie di noleggio (51%) per acquistare il servizio rispetto a quelli dei comparatori (32%); meno rilevante il ricorso diretto alle agenzie fisiche sul territorio (16%). Per quanto riguarda la tipologia di auto noleggiata, la quasi totalità (89%) sceglie veicoli con dotazione standard senza particolari optional. Tra i servizi più richiesti, invece, il 66% è interessato al chilometraggio illimitato e secondariamente (59%) alla possibilità di stipulare assicurazioni addizionali. Minor interesse, invece, per il wi-fi (4%).
Strutture ricettive
Hotel e villaggi restano la tipologia di struttura ricettiva preferita per l’estate raggiungendo il 41%, dato in crescita rispetto al 2020 ma ancora non allineato ai livelli pre-pandemia. Tengono complessivamente gli appartamenti in affitto mentre calano le seconde case (15%) e quelle di parenti e amici (5%).
Dalle valutazioni espresse dalla community Touring, gli aspetti che hanno soddisfatto di più nell’estate 2021 sono stati la bellezza dei luoghi (9,4 su una scala da 1 a 10) e l’accoglienza riservata dai residenti (8,6). Giudicate comunque positive la raggiungibilità (8,4) e l’organizzazione turistica locale (8,2). Valutazione più bassa, per quanto oltre la sufficienza, è riservata ai prezzi di beni e servizi e alle misure anti Covid (7,6). Complessivamente, comunque, la valutazione media della vacanza è buona e si attesta su un punteggio di 8,2, in linea con il 2020 ma in lieve diminuzione rispetto al 2019 (8,5).
Per l’89% della community Touring l’introduzione del green pass avvenuta il 6 agosto e la progressiva estensione del suo utilizzo costituiscono uno strumento utile per il ritorno alla normalità anche nel settore turistico che, più di altri, ha sofferto per il blocco, prima, e per le limitazioni, poi, della mobilità delle persone.
[ Andrea Colomba ]