I primi 20 esemplari in versione Taxi saranno testati nelle principali città degli Stati Uniti
Questa settimana il CEO del colosso statunitense Mark Fields, oltre che comunicare la cessazione della produzione nello stabilimento messicano di San Luis Potosi, ha annunciato che i 4,5 miliardi di dollari di investimenti rivolti alla progettazione di motorizzazioni a basso impatto ambientale stanno dando gli auspicati risultati. A breve la gamma si arricchirà di un pick-up F-150 ibrido e di un SUV totalmente elettrico (nel 2020) con un’autonomia di 480 km, ai quali si affiancherà anche una Mustang ibrida. Ha voluto comunque rassicurare gli appassionati dell’iconica muscle car che la potenza non sarà inferiore a quella dell’attuale V8.
Yellow cab a confronto
Se questi sono i programmi futuri (ma non troppo), nell’immediato vedremo al Salone di Detroit (8-22 gennaio) il Transit Connect Hybrid in versione Taxi, come diretto concorrente del taxi Nissan NV200 che oltreoceano viene però commercializzato solo con il propulsore a benzina da 2 litri da 135 cv e che logicamente ha valori di emissioni superiori. Al momento non è stato comunicato quando inizierà la commercializzazione di questo nuovo veicolo, ma Ford inizierà la sua sperimentazione con una flotta di 20 Transit Connect Hybrid Taxi nelle principali città degli Stati Uniti.
Le prime foto sono state diffuse, ma nessun dettaglio per quel che riguarda la motorizzazione, bisogna aspettare ancora 48 ore… Considerando che il Transit Connect è costruito su una variante della pianale compatto utilizzato per la Focus e il C-Max, è ragionevole supporre che la versione Hybrid possa essere equipaggiata con lo stesso propulsore Atkinson a 4 cilindri da 2 litri più un motore elettrico come nelle rispettive versioni ibride.
I Commerciali ibridi
Il Transit Connect Hybrid non deve essere confuso con il Transit Custom Hybrid plug-in che Ford farà debuttare in Europa nel 2019.
[ Paolo Pauletta ]