Con oltre 700 cv erogati dal V8 turbocharged da 5,2 litri firmato Shelby, è la più potente Mustang che Ford abbia mai prodotto, un’autentica muscle car di ultima generazione che si identifica con la sigla «GT500», come quella realizzata da Carrol Shelby nel 1967. Ma c’è anche la «GT350» con un propulsore V8 da 5,2 litri con qualche cavallo in meno, ma aspirato e con l’albero motore flat-plane per un sound da brividi
Già il mese scorso avevamo parlato di questa brutale Mustang GT500, quando come tradizione venne messo all’asta il 1° esemplare prodotto, quello tanto ambito con il «VIN 001». Adesso questo «cavallo di razza» con il Cobra sul radiatore si è reso disponibile per essere domato sia su strada che in pista, un’emozione per ogni appassionato di muscle car.
Una liaison tra la Mustang e Shelby nata nel 1965
Negli Stati Uniti, le muscle car nascono nell’immediato dopoguerra al fine di accontentare le richieste che volevano automobili con tanta cilindrata, ma anche veloci. Inizialmente la soluzione di alcuni costruttori si limitava a montare i possenti motori V8 destinati a modelli full size su modelli mid size progettati per essere equipaggiati con motori V6, molto semplicemente mettevano un motore più potente su una carrozzeria più piccola.
Una innovazione determinante arriva nel 1951 con la creazione da parte di Chrysler del motore V8 HEMI e poi Chevrolet che nel 1955 sviluppa il V8 small-block. In quegli anni, un certo Carrol Shelby faceva il pilota e nel 1959 vince la 24 Ore di LeMans. Nel 1964 Henry Ford II con poca convinzione, asseconda l’idea dell’allora presidente Ford, Lee Jacocca, di produrre una vettura sportiva alla portata di tutti, è nato un mito: la Mustang.
Carrol Shelby che nel frattempo aveva fondato la «Shelby American» e produceva la Cobra, vede il potenziale di questa pony car inizialmente equipaggiata con un V6 da 2,8 litri e non si lascia scappare l’occasione di produrre una muscle car. Nel 1965 nasce la prima Mustang Shelby, la «GT350» con un motore V8 da 4,7 litri da 310 cv (228 kW), alla quale si affianca per i clienti più sportivi la «GT350 R», stesso motore, ma alleggerita e con sospensioni più idonee per un utilizzo su pista.
La consacrazione per Carrol Shelby avviene nel 1966, quando alla 24 Ore di LeMans, tre Ford GT40 Mk II con un motore 427 (7 litri) realizzate da Shelby si piazzano al 1°, 2° e 3° posto, umiliando le Porsche 906 LE (4°, 5° e 6°), una tripletta rimasta nella storia e da quel momento le Mustang Shelby sono state un simbolo tra le muscle car americane. Nel corso degli anni, si sono succedute altre generazioni di Mustang e altre versioni Shelby, con la sigla GT350 e GT500 con un big block da 7 litri, almeno fino al 1970 quando la collaborazione tra Ford e Shelby si conclude.
… e la storia continua
Nel 2006 il nome Shelby ritorna su una particolare versione della Mustang la GT350H, una Limited Edition di 500 esemplari con lo stesso V8 del modello di origine, ma con la potenza portata da 300 a 325 Hp, realizzata per celebrare il 40° Anniversario della GT350H prodotta nel 1966 in 1.000 esemplari per la società di noleggio Hertz.
Ma è nel 2007 che la collaborazione tra Ford e Shelby riprende con la messa in produzione della Mustang Shelby Cobra GT500 con il V8 da 5,4 litri e 500 cv presentata al Salone di New York del 2005. Da notare che sebbene sulla carrozzeria compaia il «Cobra» che identifica il brand Shelby, sul casinoonlinesicuri.club motore c’è solo la scritta «powered by SVT» (Special Vehicle Team). Come tradizione il 1° esemplare è stato venduto per 648.000 dollari ad un’asta benefica a Scottsdale (AZ) il 21 gennaio 2006.
Il ritorno della GT350 e…
Per vedere il ritorno della sigla GT350 e GT350R su una Mustang Shelby bisogna però aspettare il 2016. Il motore è un V8 da 5,2 litri flat-plane , variante del «Voodoo Coyote» con 526 cv e cambio manuale Tremec a 6 rapporti, il più potente motore aspirato mai prodotto da Ford. Oltre che dal motore, la Mustang GT350 si differenzia dal modello di serie per l’intervento di Ford Performance sulle sospensioni, il sistema frenante e gli pneumatici.
Le sospensioni attive Magna Ride ora utilizzano molle ricalibrate con impostazioni di smorzamento degli ammortizzatori modificate per un irrigidimento maggiore del 10 % sull’avantreno e più morbida del 10 % sul retrotreno. L’impianto frenante Brembo ha pinze a 6 pistoncini davanti e 4 pistoncini dietro. Gli pneumatici sono Michelin Pilot Sport Cup 2 montati su cerchi in alluminio.
Pur avendo lo stesso motore e la stessa potenza della GT350, la versione «R» ha un allestimento più corsaiolo e viene proposta di serie con i radiatori per olio motore, differenziale e cambio, inoltre ha un assetto ulteriormente più rigido e cerchi in carbonio, una vera chicca, considerando che aftermarket costano circa 4.000 dollari ciascuno. Solo per la GT350R anche lo splitter anteriore e l’alettone posteriore in carbonio. Al fine di alleggerire la vettura, nella GT350R non c’è il condizionatore, l’impianto audio, la retrocamera, il compressore per gonfiare gli pneumatici, il sistema SYNC 3 e i sedili posteriori, di fatto è una 2 posti. Se comunque si vuole guidare un’auto da corsa senza rinunciare al comfort, si può avere il «pack elettronico» che comprende alcune delle tecnologie sopra indicate.
… della GT500
Ritorno anche della sigla GT500 per la Mustang Shelby che ha debuttato il mese scorso al Salone di Detroit come Model Year 2020. Il modello del 2007 aveva un V8 supercharged da 5,4 litri e 500 cv, mentre quello del 2014 aveva addirittura un V8 supercharged da 5,8 litri e 662 cv con un albero di trasmissione in fibra di carbonio.
Tipo di albero che ritroviamo anche nella nuova GT500, la quale ha lo stesso motore della GT350, ma con il blocco «Predator» che ha un cross-plane crankshaft in quanto questo tipo di albero motore sopporta meglio gli oltre 700 cv erogati dal 5,2 litri supercharged. Rispetto alla GT350 disponibile solo con il cambio manuale a 6 rapporti, la GT500 è disponibile solo con l’automatico dual clutch Tremec a 7 rapporti.
Una battaglia a suon di cavalli
Pur tenendo presente che gli americani hanno un’idea diversa dalla nostra per quel che riguarda una vettura sportiva, bisogna riconoscere che da oltre 50 anni la Mustang continua ad essere l’auto sportiva americana per antonomasia, idealmente e caratterialmente rappresentata dall’attuale GT350 e GT350R. Un’icona americana che con la GT500 Model Year 2020 continuerà ad essere un punto di riferimento per le concorrenti.
E Tra le concorrenti c’è la nuova Chevrolet Camaro ZL1 1LE con un V8 supercharged da 6,2 litri e 650 cv e con un cambio automatico a 10 rapporti, ma anche un paio di Dodge molto agguerrite, la Challenger SRT con il motore Hellcat da 6,2 litri aspirato da 717 cv e il brutale SRT Demon supercharged da 6,2 litri e 840 cv. Sarà quindi la volta della Mustang a rispondere in modo adeguato, una versione «R» della GT500 non è prevista, però alcune voci dicono che a breve arriverà una Shelby da 800 cv.
[ Paolo Pauletta ]