La Ferrari Roma Spider perde la testa…, ma a noi appassionati continua a farla girare in modo vorticoso
Accolta con mite entusiasmo per un design del tutto nuovo, la Ferrari Roma ha spazzato via le critiche a suon di qualità, fascino e prestazioni. Ha ridefinito e rafforzato allo stesso tempo i concetti espressi dalla California, ma ha ulteriormente omaggiato quel passato fatto di GT scoperte che all’occorrenza sapevano mordere.
Con la Ferrari Roma Spider tutto ciò è enfatizzato, portato alla massima potenza. La nuova vettura del cavallino è pronta a scattare ma anche a far breccia nel cuore di ogni ferrarista nostalgico. La sua ispirazione è chiara: si rifà a una celebre antenata, la 365 GTS4. Come lei, la Roma Spider porta in dote un tetto in tela, e lo fa dopo ben 54 anni di astinenza su vetture a motore anteriore.
La capote è un connubio di tecnologia e qualità
La scelta della capote morbida regala alla Roma Spider un fascino senza tempo, e la pone al centro di un immenso progetto di personalizzazione. I tessuti utilizzati sono tutti di qualità eccelsa, rifiniti con cuciture che volendo possono anche essere a contrasto. Agli scettici delle soluzioni in tela Ferrari risponde con ben 5 strati, sinonimo di resistenza, ma anche di performance ed efficienza.
Alla nuova capote bastano infatti sono 13,5 secondi per aprirsi, e il tutto può avvenire fino a 60 chilometri orari di velocità massima.
I vantaggi di questa soluzione non sono finiti. Avete presente il bagagliaio che spesso è occupato da decine di kg di tetto in metallo? Bene dimenticate tutto ciò.
La capote in tela della Roma Spider occupa una porzione di spazio molto contenuta e questo farà sorridere non poco chi userà questa Ferrari come GT da lunghe percorrenze. La capacità del vano di carico è infatti massimizzata e potrà accogliere più bagagli del solito.
Ben venga il vento tra i capelli, ma spesso serve un Wind Deflector
Ecco allora spiegato il lavorone degno di nota che i tecnici Ferrari hanno condotto sull’aerodinamica. Nello specifico questa Roma Spider rispetto alla sorella Roma ha subito una serie di revisioni, fondamentali per garantire la capacità di penetrare l’aria nel modo corretto. Tra queste oltre al Wind Deflector di cui vi abbiamo parlato poco fa, anche una rampa di 5 mm sulla traversa del parabrezza, e uno spoiler attivo al posteriore; quest’ultimo è in grado di assumere ben 3 posizioni predefinite.
L’aerodinamica della Ferrari Roma Spider non conosce rinunce
In HD infatti lo spoiler genera il massimo carico, fungendo da vela per le frenate più intense, o da carico di ben 95 kg a 250 km/h quando il pilota desidera una Ferrari «incollata» al suolo.
Per farla breve nulla è lasciato al caso. Non esistono rinunce nei confronti della Roma standard, e anzi, alcune soluzioni ingegneristiche come quelle citate poc’anzi dimostrano quanto Ferrari abbia creduto in questo progetto.
Gli interni si confermano accoglienti, comodi, di grande personalità. Tutto è configurabile, tutto può essere «cucito» intorno al pilota.
Cavallino rampante ma motore ruggente!
Per questo fine settimana vi lasciamo così, col fiato sospeso e desiderosi di saperne presto di più. Speriamo quanto prima di ritornare sull’argomento Ferrari Roma, possibilmente con un bel test drive con il vento tra i capelli. E speriamo che, come la città eterna, anche questa Roma a cielo aperto si imponga nella lista delle cose più belle del mondo.
[ Ermanno Ceccherini ]
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