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FCA-Snam: insieme per l’ambiente

Il Gruppo torinese punta deciso sul gas naturale con strategie commerciali a tutto campo, e innovazioni tecniche di volta in volta appropriate alle esigenze

Gianluca Italia, Responsabile flotte e vendite FCA Emea

Ci sono delle circostanze in cui l’introduzione a un articolo sembra del tutto superflua: come in questo caso, quando si deve sottolineare l’urgenza di proporre e adottare scelte a favore dell’ambiente dopo la COP21 di Parigi e la COP22 di Marrakech. La costante attenzione sull’argomento e la compattezza del mondo politico, convergono sulla necessità di fare di più, anche se il Presidente USA Trump nella sua campagna elettorale abbia indicato una direzione opposta con la probabile uscita dagli accordi di Parigi. Entriamo quindi immediatamente in argomento, partendo dalle motivazioni sulle scelte Fiat sui carburanti alternativi. 

Il metano in pillole

Il metano, come noto, è un idrocarburo semplice: è il principale componente del gas naturale, è più leggero dell’aria (si volatilizza in caso di perdite dell’impianto), ha un alto potere comburente e calorifico e, assieme al GPL, ha un livello di emissioni gassose inferiore a quello previsto dalle norme comunitarie vigenti in materia di inquinamento.

Attualmente il metano rappresenta la risposta più immediata ed efficace all’inquinamento ambientale. Nei trasporti, l’utilizzo del metano garantisce numerosi vantaggi rispetto ai combustibili tradizionali, assicurando una riduzione delle emissioni quantificabile in circa il 40% in meno di CO2, circa il 94% in meno di NOx e circa il 95% in meno di PM (particolato), dando un contributo decisivo all’abbattimento delle polveri sottili.

Grazie a queste caratteristiche, il Metano – ma anche il GPL – consente di raggiungere ottime prestazioni in termini di potenza, buon funzionamento del motore, ridotto inquinamento e anche di bassi consumi: il minor costo di tali carburanti rispetto a benzina o diesel consente di risparmiare sul «pieno» dell’automobile.

Gianluca Italia,  Responsabile flotte e vendite FCA Emea

Il risparmio di chi utilizza regolarmente il metano per i propri spostamenti può arrivare sino al 70% rispetto ai costi che si sosterrebbero viaggiando a benzina; a questo si aggiungono gli incentivi da parte di Governo e Amministrazioni locali, sia sull’acquisto che sulla trasformazione dei veicoli e la possibilità di circolare nei giorni di blocco del traffico e di poter parcheggiare anche nelle autorimesse interrate.

Anche il trasporto professionale ha da tempo recepito i vantaggi conseguibili con il metano (in questo caso compresso ovvero il CNG) anche rispetto ad un diesel che su un autocarro pesante può arrivare a 5.000 euro l’anno, tanto che dal 2012 al 2016 gli autocarri a metano in circolazione in Italia sono cresciuti del 29,2% (Fonte Osservatorio Federmetano).

Va poi sottolineato che la rete di rifornimento italiana del GNC è la più grande d’Europa e continua rapidamente a svilupparsi. Un asset fondamentale del nostro Paese, che sta trainando in questa direzione anche il resto del vecchio continente, consolidato ulteriormente dal D.L. 257 del 16 dicembre 2016 nel recepire la direttiva europea DAFI: con questo Decreto sono stati fissati gli obiettivi obbligatori in tema di distribuzione del metano (CNG e GNL) così da arrivare rapidamente alla creazione di una rete di rifornimento distribuita e favorire, in tal modo, la circolazione sull’intero territorio di mezzi così alimentati.

I vantaggi del Metano si estendono anche alla sfera economica, poiché il metano in Italia ha costi nettamente inferiori rispetto ai carburanti tradizionali. Incoraggiare l’impiego del metano significa anche valorizzare un’eccellenza italiana: il settore del gas naturale vanta infatti, già oggi, un fatturato di 1,7 miliardi di euro l’anno e circa 20mila addetti. È inoltre un’opportunità di creazione di valore per le famiglie, imprese e pubblica amministrazione, grazie ai risparmi generati dall’utilizzo dei veicoli a gas naturale e ai tempi di realizzazione brevi, forti di una tecnologia consolidata, sicura e affidabile.

Si stima che incrementando sensibilmente l’uso del metano per autotrazione, si genererebbe un impatto positivo diretto di circa 1,5 miliardi di euro, per la tecnologia a metano prodotta in Italia e di circa 1,3 miliardi di euro per le infrastrutture, con evidenti positive ricadute in termini occupazionali. Ciò significherebbe inoltre un risparmio annuale medio, stimato di circa 400 euro per consumatore (calcolando come base i prezzi dei carburanti nel 2016) con un potenziale impatto sui consumi fino a 800 milioni di euro in 5 anni.

Va poi ribadito che il metano è già il carburante più pulito oggi disponibile, e le qualità di tale carburante migliorano ulteriormente con il biometano, soprattutto nel calcolo «well to wheel», cioè dal pozzo alla ruota. Tutti i modelli a metano di FCA possono essere alimentati con il biometano. 

Mobilità sostenibile: la strategia FCA sul gas naturale e la sinergia con Snam

Viste le crescenti restrizioni scaturenti dalla normativa anti-inquinamento, e la sempre maggiore attenzione dell’utenza nei confronti della mobilità sostenibile, FCA ha da tempo intrapreso lo sviluppo di motorizzazioni a Gas che ritiene essere tra le scelte tecnologiche più appropriate per contenere le emissioni nocive e a ridurre quindi l’inquinamento.

Si è detto «da tempo» ed infatti FCA – che per prima ha creduto e investito in questa tecnologia – festeggia quest’anno 20 anni dalla prima auto italiana a metano prodotta di serie con impianto bi-fuel: si trattava della Fiat Marea 1.6 BiPower.

Tutto questo per quanto riguarda i vantaggi per tasca, ambiente e facilitazioni in tema di circolazione: ma vediamo ora in dettaglio i punti di forza delle vetture così alimentate:

Oggi circolano in Italia oltre 1 milione di auto a metano, quasi il 40% in più rispetto all’inizio del decennio; uno sviluppo cui FCA ha contribuito offrendo una gamma completa, oggi di 12 modelli in grado di coprire ogni esigenze di mobilità e trasporto (Fiat Panda, 500L, 500L Living, Punto, Qubo, Lancia Ypsilon, Fiat Professional con Panda Van, Fiorino, Doblò, Doblò Cargo, Ducato, Ducato Panorama).

FCA continua a investire nello sviluppo prodotto, come dimostra la nuova sperimentazione partita il marzo scorso su alcune Panda Natural Power alimentate con biometano prodotto da fanghi di depurazione e acque reflue che saranno impegnate per 80.000 km, terminati i quali il Centro Ricerche FCA avrà una mole di dati importante su cui lavorare. 

L’accordo

Lo sviluppo della domanda di vetture a metano dipende, inevitabilmente, dalla capillarità della rete di distribuzione: pochi mesi fa, FCA, IVECO e Snam, con il sostegno dei Ministeri dello Sviluppo economico e dei Trasporti, hanno firmato un memorandum d’intesa per favorirne lo sviluppo. Da un lato, mettendo a disposizione degli italiani una gamma di prodotti ampia e completa, dall’altro investendo nello sviluppo degli impianti di rifornimento e in una diffusione più capillare sul territorio nazionale.

L’alleanza Snam/FCA/IVECO acquista così particolare valore strategico perché, per la prima volta, mette insieme domanda e offerta, permettendo così di lavorare in modo integrato.

Snam, in tale contesto, intende migliorare la qualità del servizio di erogazione agli utenti e garantire una più capillare diffusione dei punti di rifornimento nelle diverse regioni del Paese raddoppiandone il numero (attualmente circa 1.100) nell’arco di un decennio; Andrea Ricci (Head of CNG di Snam) ne ha parlato alla Conferenza del Lingotto spiegando che la stima del numero di veicoli del parco circolante a metano, in tale arco di tempo,  potrà raggiungere i 3 milioni.

Nei prossimi cinque anni Snam investirà circa 150 milioni di euro: un impegno rivolto soprattutto ad aumentare in modo significativo l’offerta di metano nelle città e nelle dorsali italiane, mettendo a disposizione di chiunque vorrà commercializzare il metano per autotrazione la capacità realizzativa e le infrastrutture. 

Le nuove proposte FCA per gli automobilisti e gli operatori professionali italiani

In tutto questo gioco di squadra, FCA intende ricreare domanda di mobilità sostenibile, proprio come fu fatto nel periodo della rottamazione, offrendo agli automobilisti italiani una serie di incentivi. Vediamo quali:

[ Tony  Colomba ]

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