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EICMA 2022: le moto più interessanti tra presentazioni e conferme

EICMA, ecco le novità ma anche le conferme che la kermesse milanese ha ospitato per questo 2022

Anche quest’anno EICMA si è riconfermata un successo su scala internazionale. Tra le molte case presenti alcune mostravano al mondo in prima assoluta le loro ultime creazioni. Oltre alle novità è stato anche tempo di restyling e conferme. Tra uno stand e l’altro vi presentiamo le più interessanti.

Honda: Transalp e Hornet catturano la scena

Uno dei primi stand nei quali ci siamo imbattuti è sicuramente quello riservato al vasto panorama Honda che ha esposto tutta la gamma e qualche chicca arrivata direttamente dal mondo delle corse. Tutti gli occhi però sono per le due belle della casa orientale: la Hornet e la Transalp nelle loro edizioni 2022. La naked di casa Honda si evolve ancora una volta seguendo il nuovo corso stilistico fatto di linee taglienti e angoli affilati.

La CB 750 Hornet (questo il nome completo) è spinta da un possente bicilindrico parallelo tutto nuovo, con canali con flusso a vortice che ne migliorano l’aspirazione. Capace di 92 cv e ben 75 Nm di coppia saprà essere docile ma anche entusiasmante a seconda delle esigenze del pilota. Sulla bilancia i soli 190 kg la rendono le migliore della categoria per rapporto peso potenza.

Poco più avanti, tradita dalla classica livrea blu e rossa su sfondo bianco appare la nuova Transalp 750. La sua antenata le fa compagnia ricordando, qualora ce ne fosse bisogno, quanti motociclisti ha scarrozzato in giro per il mondo. Definita dal pubblico come una del globetrotter per eccellenza, si rifà il look e segue anch’essa i dettami del nuovo corso stilistico firmato Honda. Meno rotondeggiante ma sempre intrigante ha perso un pò della storica personalità ma non di certo il fascino che da sempre la contraddistingue.

Come per la Hornet anche la Transalp si lascia spingere dalla medesima unità da 755 cc di cilindrata, affinata per consumare poco nonostante i 208 kg di peso. Nello specifico parliamo di 23 km/l che al netto di un serbatoio da circa 17 litri vi scarrozzeranno almeno per 350 km. Niente male considerando l’indole da viaggiatrice urbana ma non solo. Cerchi a raggi, cupolino pronunciato e barre paramotore completano l’esperienza da pronto avventura.

In esposizione non manca l’intera serie CB, dal 125 al 1000, le endurine CFR, la nuova e finalmente competitiva CBR Fireblade e ultima ma non meno importante la mastodontica Goldwing con una plancia di comando degna di una navicella spaziale.

Fantic Motor e l’iconico Caballero

Dal Giappone al Veneto in pochi passi: in bella mostra nello stand Fantic Motor si presenta al mondo il Caballero 700. La punta di diamante della gamma scrambler e in definitiva della gamma Fantic per quanto riguarda le vendite, porta finalmente in dote un motore performante e divertente.

Il bicilindrico da 689 cc è preso in prestito dalla Yamaha (è la stessa unità montata su MT-07 e Tracer 7) ed è capace di 75 cv e 69 Nm. Non un mostro di potenza ma stando alle sue sorelle con cui condivide il cuore, le emozioni non dovrebbero mancare. Completano il pacchetto i  3 riding mode e il nuovo TFT da 3,5 pollici ma anche fari a Led, freni Brembo e sospensioni Marzocchi. Se il 700 vi sembra esagerato seppiante che lo stesso fascino è spinto anche da 125 cc e 500 cc.

Ducati ci delizia con il nuovo Scrambler e la furiosa Diavel V4 passando per Monster SP

Restiamo in Italia, spostiamoci in quel di Borgo Panigale perché l’atmosfera si tinge di rosso, colore della passione e delle Ducati. E proprio di rosso è vestita la rinnovata sport cruiser di Ducati, ovvero la Diavel V4. La ricetta non cambia, spirito americano e stile italiano si fondono in questo diavolo a due ruote.

La seduta comoda nasconde un ingombrante pneumatico posteriore 240/45 R17, fondamentale per scaricare la potenza del nuovo 4 cilindri da 1.158 cc. 168 cv e 126 Nm di coppia spingono gli oltre 230 kg della Diavel V4 nell’olimpo delle sport cruiser più cattive e feroci di sempre. Il tutto impreziosito dalla solita tecnologia e cura al dettaglio che solo Ducati sa offrire.

L’altra novità emiliana si chiama Scrambler. In termini assoluti non è una new entry, ma questa nuova versione la rende ancor più affascinante migliorando le criticità del passato. Sulla cresta dell’onda già dagli anni ’70, la Scrambler ha subito qualche decennio di oblio salvo poi ritornare in grande stile qualche tempo fa.

Per il 2023 Ducati la propone in una salsa rivista e insaporita da alcune chicche. Una su tutte il nuovo schermo TFT da 4,3”  tanto richiesto dagli appassionati, che oggi è finalmente completo e funzionale. Anche il motore ha subito delle modifiche, che lo hanno fatto dimagrire di circa 2,6 kg complice anche una frizione completamente nuova. Cura dimagrante anche per il classico traliccio Ducati, 4 kg più leggero del precedente.

La bilancia si ferma a poco meno di 170 kg, e il classico 803 cc tocca i 73 cv e 66 Nm di coppia. Non mancano dotazioni elettroniche da prima della classe come quickshift bidirezionale, mappature motore, ABS e traction control personalizzabili. Al momento del lancio saranno presenti 3 allestimenti: Icon, Full Throttle e Nightshift. Così facendo Ducati copre un paio di segmenti, dalla scrambler alla cafe racer passando per le Flat Track.

Menzione d’onore per il nuovo Monster SP, ancora più cattivo e specialistico del modello precedente. Il suo telaio front frame ispirato a quello della Panigale V4 la dice lunga sulle intenzioni del mostro.

Le nuove sospensioni Öhlins NIX30 rendono la dinamica di guida ancora più incisiva e il terminale firmato Termignoni ne schiarisce la voce già decisamente intonata. Il propulsore invece rimane l’ottimo Testastretta 11° da 937 cc e 111 cv di potenza.

Lo stand ha molto da offrire, Hypermotard, Supersport, Streetfighter V4, Panigale V4, Desert X e ultima ma non meno importante la regina delle vendite Multistrada V4, anche nell’ultima versione rally.

Royal Enfield in pochi anni conquista il pubblico europeo

Dall’India con furore e con le carte giuste per competere in un segmento sempre più affascinante e leggero. È il momento della Royal Enfield che a EICMA ci accoglie con uno degli stand più belli e curati di sempre. Ben distribuito troviamo tutto il listino indiano composto da Meteor, Himalayan, Scram 411, Interceptor, Classic, Hunter e Continental GT. In termini assoluti non parliamo di mostri di potenza ma di prodotti dal prezzo competitivo proposti con motorizzazioni da 350 cc, 411 cc e 650 cc.

Le ultime nate che riscuotono attenzione e successo commerciale sono la Hunter 350 (HNTR la denominazione ufficiale), la Super Meteor 650 e la Screma 411.

La HNTR 350 è una piccola roadster con cerchi da 17 sia all’anteriore che al posteriore. Ciò la rende decisamente agile e maneggevole. A spingerla il classico 350 cc da circa 20 cv, sufficienti per chi è alle prime armi o per chi cerca qualcosa di poco impegnativo. Un design retrò ma affascinate si fonde con un pizzico di: tecnologia presente in termini di sicurezza con ABS a doppio canale, e di stile con 6 livree.

La Super Meteor 650 è invece l’evoluzione della Meteor 350 in chiave cruiser con il motore più prestante che la Casa indiana offre. Classica, comoda e rilassante sono le parole d’ordine per questo progetto. La Super Meteor è spinta da 47 cv che le permettono di affrontare in scioltezza anche i trasferimenti più lunghi e complicati. Non mancano valigie laterali, cupolino e un comodo poggia schiena per il passeggero. Inedito il telaio, studiato appositamente per mantenere bassi seduta e baricentro di questa viaggiatrice da 241 kg.

Anche se non è una novità assoluta non possiamo escludere da questa lista la Scram 411. La scrambler indiana ha attirato parecchi sguardi e creato un capannello di persone intorno a se. Sinonimo che spesso la potenza non è tutto, e che lo stile delle nuove Royal Enfield sta facendo sognare molti italiani. Spinta dal 411 cc capace di 24 cv non è di certo una brucia semafori, ma sa farsi apprezzare per comodità, maneggevolezza e inarrestabilità. Eh già, perché la Scram 411 è la sorella minore dell’iconica Himalayan, avventuriera per eccellenza, scelta dai motociclisti più esperti per la sua affidabilità e costanza. Rendere una Himalayan scrambler non era cosa semplice: in Royal Enfield ci sono riusciti e la Scram ne è i risultato. Più giovanile e sbarazzina della sorella maggiore non perde lo stile da avventuriera ma si destreggia con classe anche nei contesti cittadini.

Anche Yamaha rinnova le sue punte di diamante

Qualche stand più avanti ecco in bella mostra la gamma Yamaha. Il marchio orientale ha presentato i model year 2023 di alcune delle sue creature più amate e vendute in Italia. Tra queste la MT-07 e la Tracer 9 GT+.

La prima è un bestseller di Iwata e si presenta con una inedita strumentazione TFT pronta a dialogare con il vostro smartphone e con la predisposizione per il cambio elettronico già nelle versioni base. Spinta dal classico bicilindrico da circa 74 cv e 67 Nm di coppia è disponibile anche in una versione depotenziata per i più giovani (35 kW). E proprio i più giovani sono sicuramente i fruitori di questa due ruote. Agile e sbarazzina ha da sempre nei ragazzi il suo pubblico di riferimento e con questo aggiornamento le cose non sono cambiate.

Per i più maturi invece c’è la nuova Tracer 9 GT+, la crossover più tecnologica di Yamaha che mai prima d’ora aveva spinto così tanto in questa categoria. In termini di sicurezza a Iwata hanno fatto un passo da gigante. Non solo sono state colmate le problematiche alle sospensioni che esponevano spesso questa crossover a fastidiosi sbacchettamenti, ma anche l’elettronica si è decisamente evoluta.

Non mancano infatti il radar a onde millimetriche, il cruise control adattativo, la frenata combinata UBS e un nuovo TFT con navigatore Garmin integrato.

Sotto la sella un 890 cc, tre cilindri, da 119 cv e 93 Nm di coppia che vi affascinerà per fluidità nei viaggi più impegnativi e vi conquisterà col suo carattere da corsaiolo quando il gioco si fa duro.

Moto Guzzi: finalmente V100 Mandello e ora cambia tutto

Dopo una lunga attesa Moto Guzzi ha finalmente presentato la punta di diamante della sua gamma: la V100 Mandello. Il nome la dice lunga su questo modello e tradisce origini ma anche motorizzazione. La Sport Tourer di Mandello del Lario porta in dote una novità assoluta in ambito motociclistico: l’aerodinamica attiva. Dal nuovo TFT sarà infatti possibile gestire un’infinità di parametri e regolare a proprio piacimento la velocità alla quale i deflettori si apriranno.

Una rivoluzione nel mondo delle due ruote sia estetica che aerodinamica considerando che viene modificata ed incrementata la deportanza alle alte velocità con la semplice pressione di un bottone. Non mancano i sistemi di sicurezza di ultima generazione e un comparto selle che rende comodo il viaggio anche in due. Il cuore pulsante della V100 Mandello è il nuovissimo bicilindrico a V di 90° da 115 cv e 105 Nm di coppia; il tutto racchiuso in 1.042 cc.

In casa Guzzi viene anche omaggiata ed esposta l’amata V85TT, che complice un look classico attrae i guzzisti storici appagandoli anche dal punto di vista dinamico e tecnologico.

Ultime ma non meno importanti Benelli, Aprilia, Kawasaki (nella foto sotto la Ninjia), Suzuki, Voge e Triumph che hanno rinnovato modelli celebri o portato delle novità assolute.

Benelli per esempio ha presentato le nuove TRK 702 e 800 anche nelle loro versioni X, ovvero più votate all’avventura.

Un netto passo avanti in termini di potenza e tecnologia che si posizionano ai vertici della gamma popolata anche dalla apprezzatissima TRK 502.

Di Suzuki abbiamo parlato qui in modo approfondito (link dell’articolo con V-Strom e GSX8s) e Voge si conferma ancora una volta un marchio giovane ma ambizioso presentando la Valico 900 DS che seppur in versione non definitiva ha catturato molti sguardi con il suo 900 cc bicilindrico da 97 cavalli e 91 Nm di coppia. Al lancio saranno presenti anche sistemi di sicurezza da prima della classe e specifiche accortezze per i viaggiatori incalliti.

Vi salutiamo con Aprilia, in grande spolvero, che sfoggia le sue ultime creazioni e qualche Factory, sigla molto cara agli amanti delle due ruote di Noale. A mettersi in mostra è la Tuono V4 Factory, una super naked capace di 175 cv e 121 Nm tenuti a bada da un’elettronica che ne enfatizza le prestazioni.

Il futuro di Aprilia è fatto di RSV4, RS660, Tuono V4 e 660 ma soprattutto Tuareg 660 che da buona enduro dovrà scarrozzare i suoi occupanti ovunque e portare Aprilia in cima alle vendite.

 

[ Ermanno Ceccherini ]

Foto: copyright Motori360 – Ermanno Ceccherini