4 cilindri a V di 90°, 1.100 cc, da 214 a 226 cavalli, rapporto peso/potenza 1,1 cv/kg. Presentata alla Ducati Premiere di Milano, il pubblico dell’EICMA ha scelto la nuova supersportiva di Borgo Panigale «regina» del Salone con il 61,17% delle preferenze
In effetti, visto il messaggio del sommarietto, potremmo direttamente firmare e chiudere qui, visti il mito e la conseguente eccezionalità dei numeri, ma alla tentazione di trasmettere il brivido non si resiste e quindi cari lettori rassegnatevi!
È la prima moto stradale a 4 cilindri nella storia della Ducati: l’ingresso della Casa di Panigale nell’arena dei pluri-frazionati segna una svolta epocale nella storia del Costruttore emiliano ma anche nel panorama commerciale delle supermoto.
La V4 sostituisce la bicilindrica 1299 Panigale ma il suo 4 cilindri a V di 90 gradi ruotato all’indietro di 42° come per la MotoGP (per ottimizzare la distribuzione dei pesi e ospitare al contempo radiatori più generosi) non cala solo due assi in più ma apparecchia la tavola dell’appassionato con la diretta discendenza dalla Desmosedici della MotoGP ufficiale, quella di Dovizioso e Lorenzo e a questo punto resettiamoci e mettiamo da parte (?!?) l’entusiasmo e razionalizziamo il racconto non prima di aver precisato che le tre Panigale (V4, V4SS e V4 Speciale), pur condividendo il motore sono caratterizzate, per ciclistica ed elettronica, da un up-grade intermedio (V4S) e da un innalzamento del limite di livello ancora più elevato (V4 Speciale).
Motore
Con una cilindrata da 1,1 litri (1.103 cc, per l’esattezza), questo nuovo V4 Ducati, sviluppato in collaborazione con Ducati Corse, eroga 214 cavalli, che nella versione «Speciale» diventano 226 grazie all’adozione di una centralina specifica e di uno scarico Akrapovic in titanio; il tutto per un peso di soli 198 kg in ordine di marcia con il 90% del carburante (solamente 64 kg il peso del propulsore) ed un rapporto peso/potenza di 1,1 cv/kg.
Altri punti in comune con il propulsore delle MotoGP sono la misura dell’alesaggio (81 mm), l’albero motore controrotante, con perni di biella a doppia rettifica sfalsati di 70 gradi, la fasatura d’accensione Twin Pulse (schema 0°-90°-290°-380°) e l’adozione, per la prima volta di cornetti di aspirazione ad altezza variabile controllati da un sistema ride-by-wire ed ospitati dall’airbox situato all’interno della V.
Il semicarter superiore integra le canne dei cilindri in cui lavorano pistoni stampati in alluminio mentre la distribuzione è a comando desmodromico con valvole da 34 mm di diametro all’aspirazione e 27,5 allo scarico.
Inoltre:
- Alesaggio x Corsa: 81 x 53,5 mm
- Rapporto di compressione: 14:1
- Ordine di accensione schema 0°-90°-290°-380°
- Valori di coppia: 120 Nm (12,2 kgm) da 8.750 a 12.250 giri/min
- Classe di omologazione: Euro4
Telaio
Nel telaio front frame in alluminio (che pesa 4 kg e rappresenta un importante step evolutivo rispetto alla precedente monoscocca) il motore integrato ha funzione portante; il tutto all’interno di un interasse di soli 146,9 cm. Contribuisce all’abbassamento del baricentro la posizione del serbatoio in alluminio da 16 litri posto sotto al sellino.
Ciclistica e Freni
Mentre sulla Panigale V4 base troviamo una forcella Showa BPF da 43 millimetri e mono-ammortizzatore Sachs, le versioni V4S e V4 Speciale sono invece dotate di forcella Öhlins NIX-30 e di mono-ammortizzatore posteriore Öhlins TTX 36, oltre all’ammortizzatore di sterzo, gestiti elettronicamente dal sistema Öhlins Smart EC 2.0, con nuova interfaccia OBTi.
La Panigale V4 è equipaggiata con cerchi in alluminio fusi, che sulle altre due versioni diventano forgiati; tutti calzano i nuovi pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP con un nuovo posteriore 200/60 ZR 17, molto simile alla slick della Superbike.
Tutto rivisto anche per i freni: la Panigale V4 è stata equipaggiata dall’ABS Cornering Bosh in versione EVO che controlla la gestione di un impianto frenante composto all’avantreno da un sistema Brembo con nuove pinze Stylema, a 4 pistoncini da 30 mm alleggerite di 70 grammi, su dischi da 330 mm e al retrotreno da un disco singolo da 245 mm.
Elettronica
Come appena sottolineato V4 e derivate sono dotate di un sistema ABS con funzione cornering, cui si aggiungono il controllo di trazione, il quickshifter che consente una cambiata sia a scendere che a salire senza frizione e senza staccare l’acceleratore, il controllo di impennata, la partenza assistita, le sospensioni attive, il controllo della derapata in frenata e tre diverse modalità di guida: Street, Sport e Race.
Nuovo anche il cruscotto TFT a colori da 5’’con layout differenti e il Ducati Multimedia System; il sistema di cronometraggio automatico DLT GPS ed il Ducati Data Analyser con il GPS sono di serie sulla Panigale V4 ma a richiesta sulle altre due versioni.
Prezzi
Vanno dai 22.590 euro per la V4 base, ai 27.890 euro per la versione V4S, sino ai 39.900 per la Speciale. Intervallo dei tagliandi invariato: ogni 12.000 km o entro i 12 mesi dal precedente.
[ Giovanni Notaro ]