Accolto dal mercato con un overfunding che profuma di pieno successo: entro il 2020 la prevendita ai Cantieri
DeepSpeed, il «primo» motore navale hydro-jet fuoribordo elettrico, è molto piaciuto agli investitori tanto da raggiungere, in soli tre giorni, l’overfunding ossia il superamento del primo obiettivo di raccolta, pari a 180mila euro sulla piattaforma di equity crowdfunding CrowdFundMe S.p.A. (l’unica quotata a Piazza Affari).
La raccolta fondi finalizzata all’accelerazione del processo di ingegnerizzazione e alla realizzazione degli esemplari pre-produzione, si concluderà a metà dicembre ma nel frattempo ha già raggiunto quota 190mila euro.
DeepSpeed, progetto della start-up innovativa i3B guidata da William Gobbo, è un motore fuoribordo con propulsione a JET che include sia motore che propulsore; è un idrogetto alimentato da energia elettrica che funziona direttamente in acqua.
Si propone come alternativa
- ai propulsori a elica, poiché, sopra i 30 nodi, l’energia propulsiva si riduce drasticamente rispetto a quella fornita dal motore;
- agli idrogetto entrobordo in quanto, con l’aumentare della velocità, sopravviene un limite alla portata d’acqua che la pompa può elaborare.
In più, entrambi necessitano di motore e serbatoio, che occupano molto spazio all’interno dello scafo e scaricano inquinanti in aria e acqua.
Nella sua attuale configurazione, DeepSpeed è pensato per essere montato su barche da diporto, sia come primo equipaggiamento direttamente in cantiere che come sostituzione successiva.
Attualmente è destinato a barche di lunghezza compresa fra i 12 ed 14 metri in retrofit, ma la sua applicazione nei prossimi anni verrà estesa a imbarcazioni più grandi fino ad arrivare alle navi da trasporto, sia merci che passeggeri.
Questa tecnologia, frutto di 12 anni di studio e oltre 23mila ore di ricerca e sviluppo – che sarà a breve ufficialmente protetta da brevetti industriali – consente, rispetto ai propulsori tradizionali, maggiori efficienza, velocità, silenziosità e minor peso e ingombro del sistema propulsivo, il tutto senza alcuna emissione.
A queste innovazioni, si unisce un «kit retrofit» che include il motore DeepSpeed, l’elettronica di controllo, il pacco batterie ed i sistemi di produzione on-board dell’energia, permettendo di trasformare sia scafi nuovi che esistenti in imbarcazioni elettriche ad alte prestazioni.
Tutto nasce dal lavoro di:
- William Gobbo (imprenditore che ha concepito e coltivato l’idea dal 2007, con un team di 11, persone tra ingegneri specializzati in meccanica, fluidodinamica e elettronica ed esperti di marketing).
- Ernesto Benini- socio e promotore scientifico del progetto, professore ordinario di macchine a fluido presso l’Università di Padova e una delle maggiori autorità mondiali in materia – delle università di Modena e Reggio Emilia (mechatronic electrical design ed electric drive design), Politecnico di Milano (energy storage ed energy flow management) e Padova (fluid dynamics design e mechanical design) – che hanno collaborato alla ricerca e sviluppo
- Nonché di alcuni partner industriali italiani e internazionali.
In molti hanno già creduto in DeepSpeed, la cui start-up innovativa proprietaria (i3B) ha in questi anni ottenuto il finanziamento pubblico Smart&Start, il prestigioso riconoscimento «Seal – Certificato di Eccellenza» di Horizon2020, e il finanziamento di un pool di business angel, tra cui Maurizio Di Robilant e Francois De Brabant.
Ad agosto 2018 è stata depositata la domanda di brevetto europeo, cui è seguita nel luglio 2019 la richiesta di estensione dell’applicabilità, con una seconda domanda di brevetto internazionale PCT (152 paesi).
I jet DeepSpeed sono stati validati in acqua da novembre 2018 e quest’anno sono stati realizzati il nono e decimo motore, che sono attualmente testati, dando così la possibilità di rilevare i dati tecnico/scientifici utili alla fase di ingegnerizzazione. Entro la fine dell’anno verranno equipaggiate le prime barche laboratorio per i test funzionali che consentiranno di dare inizio al processo di ingegnerizzazione, mentre si prevedono per il 2020 le prime pre-vendite ai cantieri.
Per ulteriori informazioni sulla campagna di equity crowdfunding di DeepSpeed:
https://www.crowdfundme.it/projects/deepspeed/
CrowdFundMe
È una delle principali piattaforme italiane di equity crowdfunding ed è il primo portale a essersi quotato nella storia di Piazza Affari (marzo 2019). La società, oggi una PMI Innovativa con sede a Milano, è stata fondata nel 2013. L’anno di piena operatività sul mercato, tuttavia, è il 2016.
Il portale offre la possibilità di investire in società non quotate come startup o PMI, accuratamente selezionate tra quelle che presentano il maggiore potenziale di crescita. Gli investitori, sia retail che istituzionali, hanno così l’occasione di diversificare il proprio portafoglio investendo in società non quotate.
Per continuare a innovare il settore di riferimento, CrowdFundMe ha concluso un accordo con EY che fornirà supporto tecnico e metodologico per migliorare la user experience degli utenti e per sviluppare un mercato secondario, dove la vendita di quote di società non ancora sbarcate in Borsa sarà più snella. Il portale, ad oggi, ha già realizzato insieme a Directa SIM il sistema della “rubricazione” che rende più liquido lo scambio di quote delle Srl.
CrowdFundMe, inoltre, ha siglato una partnership con BDO (tra le cinque maggiori organizzazioni internazionali di revisione aziendale), per individuare le migliori startup e PMI che desiderano fare equity crowdfunding. Si tratta di un passo importante verso uno degli obiettivi principali del portale, ovvero l’integrazione tra il mondo Fintech e la finanza classica.
[ Redazione Motori360 ]