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Debutto di un’icona a Shanghai, Berlino e New York

Facciamo un passo indietro: la Volkswagen ha creato una delle auto di maggior successo di tutti i tempi, senza darle neppure un nome. Era semplicemente la “Volkswagen”. Poi, in tutto il mondo, hanno imparato ad amarla, chiamandola con il nome di ciò che più ricordava il suo aspetto: Käfer.

 La storia è ricominciata con la New Beetle nel 1998 che ha introdotto un nuovo modo, più emozionante, di vivere l’automobile. La produzione della New Beetle è poi cessata nel 2010 con la Final Edition e oltre un milione di esemplari venduti. Fin qui la storia, e ora? Il futuro dell’auto più famosa del mondo sta per iniziare, grazie a una generazione completamente nuova. La Beetle! E poiché la Volkswagen e la Beetle sono di casa in tutto il mondo, la nuova versione verrà festeggiata in occasione di un’anteprima mondiale intercontinentale che si terrà in contemporanea a Shanghai, Berlino e New York.

 La Beetle è un’icona. Un’auto che racconta una storia. Soltanto chi la conosce sa come creare la nuova generazione di una simile opera d’arte. Gli ingegneri avevano già le idee molto chiare quando hanno iniziato il lavoro: dovevano sviluppare un’auto high-tech che rimanesse però alla portata di tutti, l’auto dei sogni, naturalmente dotata di tutti i sistemi di comunicazione più all’avanguardia, e anche straordinariamente ecocompatibile. Una vettura capace di mettere il piacere di guida ancora più in primo piano: insomma, la nuova generazione della Beetle doveva diventare una compagna di viaggio attiva oltre che estremamente agile. Proprio le persone che hanno seguito anche lo sviluppo della Golf GTI sono riuscite in questa non facile impresa.

Nessuna mai più parca nei consumi. Certo la dinamicità, da sola, non è più sufficiente: quindi, con consumi nel ciclo combinato di 4,3* l/100 km (1.6 TDI per l’Europa) e 33* mpg (2.0 TDI per l’America) la nuova generazione della Beetle è quella con i consumi più bassi di tutti i tempi.

 Il design di automobile più conosciuto al mondo. La bottiglietta della Coca Cola, l’iPhone, gli occhiali da sole Ray Ban Aviator, la Beetle: come è possibile trovare una nuova interpretazione di un design così noto e indipendente? Innanzitutto è importante capire a fondo il prodotto e la marca. È quello che hanno fatto per la Beetle il responsabile del Design del Gruppo Volkswagen, Walter de Silva e Klaus Bischoff, Responsabile del Design della marca Volkswagen, che poi hanno definito il seguente obiettivo: sviluppare una nuova evoluzione del design originale.

 Il fascino della sfida. Il team, con la regia di Bischoff, si è messo subito al lavoro. I designer sapevano bene che dovevano lavorare sul profilo originario del Maggiolino, ancor più che su quello della versione New Beetle del 1998, e porre inoltre l’accento su proporzioni estremamente dinamiche. Tra l’altro, non pochi componenti del team possiedono un Maggiolino d’epoca, che è diventato anche tra i giovani designer un oggetto di culto. È nato così a Wolfsburg il progetto finale della Beetle 2011 – un’auto moderna e al tempo stesso un omaggio a un design che ha dato origine a un intero Gruppo. Uno stile inconfondibile: se mettessimo la prima Beetle e quella nuova in una stanza, illuminandole esclusivamente sul tetto per osservarne il profilo, potremmo apprezzare specie nella zona posteriore che la linea del tetto è praticamente identica.

 Più grintosa, più dinamica, più virile. Come dimostra un confronto con la New Beetle del 1998, tutto è cambiato. “Adesso la Beetle è caratterizzata da una spiccata ed evidente vocazione sportiva. La linea del tetto della vettura non soltanto è più piatta, ma anche ben più larga, il cofano motore è più lungo, il parabrezza arretrato più verticale. Tutto ciò definisce una nuova dinamicità”, come spiega Klaus Bischoff. Mentre prima potevamo fare uno schizzo della New Beetle utilizzando tre semicerchi (uno per i parafanghi anteriori, uno per quelli posteriori e uno per il tetto bombato), la nuova Beetle non presenta più questa geometria. La linea del tetto è effettivamente più piatta con elementi che riprendono quelli del prototipo Ragster, presentato a Detroit nel 2005, ovvero una sorta di hot rod basata sulla New Beetle. La nuova Beetle è più grintosa, più dinamica e più virile.

I dati lo confermano, con 1.808 mm di larghezza (+ 84 mm), 1.486 mm di altezza (- 12 mm) e 4.278 mm di lunghezza (+ 152 mm), la nuova Beetle ha proporzioni completamente nuove. La maggiore lunghezza ha permesso alle linee del tetto di tendersi ulteriormente, mentre il parabrezza risulta arretrato e il posteriore segue il profilo del Maggiolino originario. Il nuovo elemento chiave del modello è rappresentato dal montante posteriore. Il team che ne ha curato lo sviluppo ha anche allargato le carreggiate e aumentato il passo, esaltando le linee scolpite e muscolose della Beetle.

 Nonostante la sua originalità, la Beetle incarna il DNA del design Volkswagen creato da Walter de Silva e Klaus Bischoff, chiaramente visibile nello sviluppo orizzontale dei paraurti, nella presa d’aria anteriore, nelle linee diritte delle estremità del cofano e nella linea caratteristica che collega montante posteriore e montante anteriore, o ancora nel design dei gruppi ottici posteriori.

La Beetle, il Bulli, la prima Golf. Non stupisce il fatto che siano stati mantenuti gli elementi stilistici tipici della Beetle: dopotutto, vetture come la Beetle, il Bulli e la prima Golf erano fortemente caratterizzati dagli stilemi del design Volkswagen. Tra i tratti distintivi di sempre della Beetle, ricordiamo naturalmente i proiettori di forma circolare (per la prima volta per la gamma sono disponibili a richiesta fari bixeno con luci diurne LED), i parafanghi sporgenti, la forma del cofano, il sottoporta e relativi listelli e, ora più che mai, la possibilità di montare ruote grandi (fino a 19 pollici sulla nuova Beetle). È invece inedito lo spoiler posteriore, ben integrato nel design. Di serie in abbinamento con i motori TSI 160 e 200 CV ha anche una importante funzione aerodinamica: a seconda della motorizzazione, la Beetle può raggiungere velocità fino a 225* km/h. La parte superiore dello spoiler è sempre verniciata di colore nero, quella inferiore riprende invece lo stesso colore della vettura. Le tinte offerte per la Beetle sono 12 tra cui le vivaci “Sunflower” o “Denim Blue”. 

Una plancia che si fa notare. Ci si può accorgere di una plancia? Anche se chi guida la vede davanti a sé a volte per ore, ci sono auto la cui plancia lascia del tutto indifferenti. Perché è priva di particolare carisma e personalità. Quella della Beetle, invece, è unica, inconfondibile, “cool” e classica allo stesso tempo, oltre che realizzata con estrema attenzione ai dettagli. Una plancia che si fa notare.

 Tutto a portata di mano e di sguardo. La forma e i colori della plancia, verniciata o con finitura “carbon look”, ci riportano al primo Maggiolino, pur senza avere un aspetto rétro. Probabilmente, in Europa la plancia verrà verniciata in “Pepper Grey” per la versione d’accesso (Beetle) e nello stesso colore della carrozzeria per l’allestimento Design. Per la versione Sport è previsto invece il “carbon look”. Indipendentemente dalla finitura, siamo comunque di fronte alla plancia di una vettura moderna e chi si mette al volante riesce a raggiungere tutti i comandi anche a occhi chiusi.

 Il guidatore ha davanti a sé tre strumenti di forma circolare (contagiri, tachimetro con display multifunzione e indicatore livello carburante) che gli forniscono tutte le informazioni importanti. A partire dall’allestimento “Design”, le bocchette di aerazione regolabili e la strumentazione sono impreziosite da cromature. La stessa finitura caratterizza anche i sistemi audio e di navigazione sistemati ben in vista al centro della plancia e compresi tra le bocchette di aerazione e, in basso, i comandi del climatizzatore. Tutto a portata di mano e di sguardo.

 Il ritorno del cassetto portaoggetti. Come nella Beetle originale, anche la nuova versione presenta un cassetto portaoggetti con sportellino, posto sul lato passeggero e “a filo” con la plancia. Altro elemento classico è rappresentato dagli strumenti supplementari – indicatore della temperatura dell’olio, cronometro e indicatore della pressione di sovralimentazione – disponibili a richiesta e posti sopra il sistema audio e di navigazione. Un’altra novità: i volanti creati appositamente per la Beetle, in base agli allestimenti, possono avere le razze verniciate. Dettagli simili fanno capire chiaramente ai passeggeri che hanno a che fare con una Beetle, senza possibilità di confondersi.

Maggiolino, New Beetle e The Beetle. Caratteristici della Beetle di ultima generazione sono i nuovissimi parametri ergonomici dell’abitacolo, nonché il suo aspetto esterno: se il conducente guidava il Maggiolino sprofondando nel sedile e, nella New Beetle, era lontanissimo dal parabrezza tutto proiettato in avanti, adesso può provare l’ebbrezza di una coupé veloce e a misura di guidatore. Ogni distanza sembra tagliata su misura. Ma, oltre a questo, la Volkswagen è riuscita ancora una volta a utilizzare materiali di qualità, assolutamente ai vertici della categoria.

 Design, ergonomia, praticità e qualità formano un ingranaggio perfetto che dà vita a un’auto nuova, simpatica e molto originale. Linea del tetto diversa. Abbandonando il tetto bombato della New Beetle, la nuova Beetle ha la parte anteriore un po’ più piatta e internamente è alta 1.044 mm invece dei 1.082 mm precedenti. Tuttavia, i 38 mm di differenza non faranno rimpiangere la New Beetle. Nella parte posteriore, invece, il tetto allungato garantisce una maggiore sensazione di spazio. Decisamente più grande è il bagagliaio che adesso ha una capacità di 310 litri, contro i 209 precedenti. Lo schienale dei sedili posteriori può essere diviso e ribaltato; il portellone con la larga apertura permette di caricare in tutta comodità.

 Beetle, Design e Sport. La nuova Volkswagen sarà disponibile in tutto il mondo nelle tre linee di allestimento Beetle, Design e Sport. Ognuna di queste versioni ha una propria personalità. Inoltre saranno i mercati stessi a stabilire le loro priorità. I singoli parametri che portano ai diversi livelli di personalizzazione saranno illustrati dalla Volkswagen nel corso della presentazione internazionale. Oltre alle tre linee di allestimento, la Beetle può essere ulteriormente arricchita, grazie ai diversi equipaggiamenti disponibili a richiesta. Di seguito una panoramica dei principali.

 Fari bixeno e luci diurne a LED. Per la prima volta la Volkswagen offre la Beetle con fari bixeno. Il modulo allo xeno viene incorniciato nella parte esterna dei gruppi ottici composti da 15 LED per luci diurne e di posizione. Tetto panoramico. Trasparente, può essere sollevato o aperto. L’esatta definizione è quindi quella di tetto panoramico in vetro scorrevole. Ha una superficie in vetro superiore dell’80% rispetto a quello montato sulla New Beetle. Il vetro atermico assorbe il 99% delle radiazioni UV e il 92% del calore. Sistema radio-CD e di radio-navigazione. La New Beetle era disponibile esclusivamente con una strumentazione radio-CD progettata appositamente per questo modello. Mancava però un sistema di navigazione. Qui la Volkswagen prende una strada decisamente diversa, offrendo per la nuova Beetle tutti i sistemi che già esistono sugli altri modelli, come la Golf, la Jetta o la Passat. La nuova Beetle monta di serie l’ottimo sistema audio RCD 310 con 8 altoparlanti (compreso il doppio sintonizzatore). L’impianto audio top di gamma è rappresentato dall’RCD 510, con caricatore CD integrato, interfaccia per schede SD e touchscreen. Un’alternativa interessante per quanto concerne i sistemi di radio-navigazione è offerta dall’RNS 315 con touchscreen da 5″ (400 x 240 pixel), lettore CD, slot per schede SD e doppio sintonizzatore.

Il modello di punta tra i sistemi di radio-navigazione è l’RNS 510, caratterizzato da soluzioni di eccellenza quali un touchscreen da 6,5″, lettore DVD, sistema di comando vocale, slot per schede SD e disco fisso da 30 gigabyte. Sistema audio Fender. Gli appassionati della musica rock conoscono sicuramente Jimi Hendrix o Eric Clapton, due miti accomunati dalle chitarre Fender. In collaborazione con Panasonic, il leggendario produttore americano di chitarre e amplificatori mette a disposizione il suo know-how in esclusiva per la marca Volkswagen. Ecco perché per la Beetle è disponibile a richiesta un impianto audio Fender con un Bassbox aggiuntivo e 400 watt di potenza. Per i Clienti che lo scelgono, c’è anche un’interessante illuminazione ambiente a intensità regolabile per l’abitacolo, che prevede, oltre a un’illuminazione indiretta, due anelli luminosi che incorniciano gli altoparlanti nelle porte. In Europa la Beetle è la prima automobile con sistema audio Fender.

Per la prima volta la Beetle offre il sistema di chiusura e avviamento automatici Keyless Access. Toccando semplicemente una delle maniglie delle porte anteriori, il sistema riconosce il diritto di accesso grazie al trasmettitore che chi vuole entrare nell’auto deve portare con sé. Il sistema della Beetle, una volta riconosciuto il segnale, consente l’accesso nell’abitacolo e l’avviamento della vettura premendo il tasto start/stop. Anche per chiudere l’auto dall’esterno è sufficiente impugnare una delle due maniglie; in questo caso, però, è necessario toccare un’apposita superficie.

Sicurezza a 360°. Anche con la Beetle, la Volkswagen ha costruito una delle automobili più sicure, sia in termini di sicurezza attiva che passiva. Naturalmente la vettura è dotata di serie del programma per il controllo elettronico della stabilizzazione ESP, e monta sei airbag per la massima protezione dei passeggeri. Inoltre, la carrozzeria zincata, i cui componenti sono per lo più saldati a laser, regala alla vettura una stabilità tra le più significative del segmento.

 Diesel 140 CV per il mercato americano. Negli Stati Uniti la Beetle sarà offerta per la prima volta anche in versione Turbodiesel. Grazie al catalizzatore ad accumulo di NOx, la Beetle 2.0 TDI (140 CV) resta al di sotto dei valori limite dei gas di scarico americani, raggiungendo 40* mpg nel ciclo Highway, 29* mpg nel ciclo urbano e 33* mpg nel combinato. In questo modo, la Beetle si presenta come una delle vetture più parche nei consumi della categoria. La Volkswagen vanta un’eccellente autonomia non solo nella versione con cambio manuale a 6 rapporti, ma anche in quella con cambio a doppia frizione a 6 rapporti, un’altra novità tecnologica disponibile a richiesta.

 Motori benzina 170 e 200 CV per il mercato americano. L’autonomia è stata migliorata anche per la motorizzazione benzina 2.5 5 cilindri, già disponibile per il modello precedente. La Beetle con cambio manuale raggiunge valori di 22* mpg (City), 31* mpg (Highway) e 25* mpg (combinato); in abbinamento al cambio automatico a 6 rapporti, i valori di consumo si attestano su 22* mpg (City), 29* mpg (Highway) e 25* mpg (combinato). Un fattore determinante è dato dal fatto che persino la Beetle 200 CV 2.0 TSI vanta consumi nel ciclo combinato di 25* mpg; per questo motore è disponibile a richiesta il cambio DSG a 6 rapporti

Motorizzazioni internazionali 105, 140, 160 e 200 CV. In mercati quali Asia, Australia, Europa e Nuova Zelanda la nuova Beetle sarà disponibile esclusivamente con motori sovralimentati. Tutte le diverse motorizzazioni (di norma 4 cilindri) vengono utilizzate per la prima volta su questo modello. Il passaggio ai propulsori sovralimentati con iniezione diretta di benzina (TSI) e gasolio (TDI common rail) permette di ottenere, rispetto al modello precedente, una significativa riduzione di consumi ed emissioni. I tre motori benzina della Beetle, disponibili in Europa e in Cina, raggiungono 105, 160 e 200 CV. I due Diesel erogano 105 e 140 CV di potenza (i TDI non saranno offerti in Cina). Tutti e cinque i motori possono essere richiesti in abbinamento al cambio a doppia frizione DSG. I motori 160 e 200 CV in dettaglio. Anche la Beetle da 225* km/h, cioè la 2.0 TSI con 200 CV, con cambio manuale vanta consumi nel ciclo combinato di soli 7,4* l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 173* g/km). Estremamente parca nei consumi anche la 1.4 TSI 160 CV con cambio DSG a 7 rapporti, con consumi nel ciclo combinato di appena 5,9* l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 139* g/km).

Con queste premesse la Beetle 1.4 TSI DSG (velocità massima: 207* km/h) è senza dubbio il fiore all’occhiello della gamma. A titolo di confronto, il modello precedente 150 CV raggiungeva, nella versione con cambio automatico, consumi di 8,9 l/100 km. Nonostante i 10 CV in più, i consumi sono stati ridotti di 3,0* l/100 km, ovvero del 34*%. Bloccaggio del differenziale per i motori benzina 160 e 200 CV. Affinché le potenzialità delle Beetle più ricche di cavalli possano contare su una aderenza ottimale in tutte le situazioni, in abbinamento alle motorizzazioni 160 e 200 CV è previsto di serie il differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS. Si tratta di un ampliamento funzionale del noto bloccaggio elettronico del differenziale EDS. Il sistema XDS migliora la maneggevolezza quando si affrontano le curve a velocità sostenuta, riducendo il sottosterzo e dando alla vettura un assetto “neutro”. Il sistema, infatti, lavora sulla ruota “scarica” interna alla curva, con interventi mirati sui freni determinando un miglioramento della trazione.

I motori 105 e 140 CV in dettaglio. La Beetle con motore benzina più parca nei consumi è la 1.2 TSI Blue Motion Technology 105 CV (180* km/h la velocità massima), dotata inoltre di sistema start/stop e di recupero dell’energia. In questo caso i consumi si attestano in media su 5,5* l/100 km (con emissioni di CO2 pari a 129* g/km). Rispetto alla New Beetle da 102 CV che consumava 7,5 l/100 km siamo di fronte a una riduzione dei consumi di 2,0* l/100 km, pari al 27*%. In questo senso risulta molto efficace anche il modello 1.6 TDI 105 CV. Con consumi nel ciclo combinato di 4,3* l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 112* g/km), questa versione Turbodiesel BlueMotion Technology rappresenta la Beetle più attenta ai consumi che sia mai stata costruita.

 Anche i motori TDI, da sempre garanzia di superiore efficienza nei consumi, fanno registrare una riduzione del 20*%. In autostrada la nuova Beetle 1.6 TDI BlueMotion Technology può raggiungere una velocità massima di 180 km/h: anche in questo caso, riduzione dei consumi senza compromessi, come per l’ancora più dinamico 2.0 TDI 140 CV. Questo Turbodiesel ricco di coppia (320 Nm a partire da 1.750 giri) permette alla Beetle di raggiungere 198* km/h di velocità massima, a fronte di un consumo di 4,9 l/100 km (129* g/km di CO2). E ancora una volta, anche per la Beetle nuova generazione, siamo di fronte a una vettura dalla eccezionale autonomia.

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