In mare si muore, si naviga, si nasce. È capitato ad una donna algerina al non mese di gravidanza, soccorsa dalla Guardia Costiera sul traghetto da Trapani a Civitavecchia. Erano quasi le dieci di mattina quando il comandante della nave passeggeri è stato avvertito che si stava creando una situazione di emergenza a bordo perché una donna in avanzato stato di gravidanza evidenziava sintomi di parto imminente. Il Comandante della nave, che si trovava a 70 miglia al largo delle coste laziali, ha richiesto l’intervento immediato della Guardia Costiera, segnalando la possibilità di emergenza in arrivo. La donna, infatti, una tunisina di 32 anni era palesemente in procinto di partorire e non c’erano medici né attrezzature in grado di garantirne la sicurezza. Allertata, la Guardia Costiera ha disposto l’intervento l’elicottero NEMO – AW 139 – velivolo di nuova generazione e di recente acquisizione del Corpo. L’elicottero, partito da Napoli, ha raggiunto la nave ed ha fatto salire a bordo la donna con il verricello per i salvataggi in mare, trasportando la partoriente all’ospedale di Latina, dove è giunta meno di un’ora dopo il soccorso. È poi nato il bimbo con parto naturale. Made e figlio godono ottima salute. Durante il parto le vicissitudini dell’elicottero della Guardia Costiera però non erano terminate e, poche ore dopo, il mezzo aereo si è portato al largo di Capri per il salvataggio di un giovane surfista non più in grado di rientrare a terra. Anche il naufrago è stato caricato a bordo con il verricello direttamente dal mare e portato in salvo.