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Dal MASE gli avvisi per progetti in ambito urbano e extraurbano di colonnine di ricarica

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato il 28 giugno gli avvisi per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici nei centri urbani e lungo le strade extraurbane, nell’ambito della Misura del PNRR «Sviluppo delle Infrastrutture di ricarica elettrica».

Chi può beneficiare

    • alle imprese di qualsiasi dimensione e operanti in tutti i settori;
    • ai raggruppamenti temporanei (RTI).

Risorse finanziarie

  • 360 milioni di euro circa lungo le strade extraurbane
  • 279 milioni di euro nelle zone urbane

Le aspettative

Con le risorse messe a disposizione si stima di poter realizzare 7.500 stazioni di ricarica rapida super veloci per veicoli elettrici lungo le strade extraurbane e 10.880 stazioni di ricarica nei centri urbani  quest’ultime andranno ad aggiungersi alle circa 3.000 in corso di realizzazione.

Entro il 31 dicembre 2025 il target da conseguire è l’entrata in funzione di almeno 21.255 punti pubblici di ricarica rapida che consentiranno di potenziare l’infrastruttura e di accelerare la penetrazione dei veicoli elettrici nel nostro Paese.

La dichiarazione

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin: “A seguito delle innovazioni introdotte nei nuovi avvisi, ampiamente condivisi con le associazioni di settore confidiamo di ricevere un elevato numero di proposte progettuali dagli operatori che ci consentiranno di traguardare l’ambizioso target PNRR in tema di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici; il trasporto stradale sta gradualmente riducendo il suo impatto ambientale e l’apporto delle auto elettriche fornirà un importante contributo per trainare la decarbonizzazione del settore trasporti nel suo insieme”.

Strategia per una auspicabile diffusione 

I nuovi avvisi infatti, tengono conto dell’esperienza fatta con i precedenti bandi e introducono alcune semplificazioni per favorire la più ampia partecipazione degli operatori, anche quelli di minore dimensione.

In particolare, sono state ridotte le dimensioni delle aree territoriali per le quali è possibile presentare istanza di ammissione al beneficio, è stata definita per ogni area territoriale una dimensione minima della proposta progettuale, viene data la possibilità di accedere alle agevolazioni anche ai RTI costituendi e ricevere una quota di finanziamento a titolo di anticipazione.