La rivoluzione elettrica Renault coinvolge il partner romeno
Anche in questo caso Dacia mantiene la linea progettuale e commerciale che l’ha resa, sotto la regia Renault, tecnicamente valida e commercialmente competitiva non per niente questa city-car 100% elettrica oltre ad essere versatile e pratica è la meno costosa del mercato e sarà sicuramente un successo.
Corpo vettura
In tre parole è un mini-suv che non passa inosservato: altezza da terra, passaruota bombati, barre sul tetto, sbalzi ridotti, forma sostanzialmente squadrata ma al tempo stesso smussata; si fa guardare con immediata simpatia; sembra più grande di ciò che è ma le misure sono contenute: 3,73 m di lunghezza, 1,62 m di larghezza con retrovisori ripiegati e 1,51 m di altezza.
All’anteriore troviamo due sottili gruppi ottici a LED raccordati alla finta calandra che cela lo sportellino della presa di carica, il cofano nervato e il grande fascione paraurti.
Dietro risalta immediatamente la morbidezza della linea, enfatizzata dal lunotto bombato e dai gruppi ottici arrotondati con ottica a doppia freccia mentre sotto al portellone troviamo il fascione paraurti in nero opaco pigmentato che riprende i codolini passaruota, le bandelle sottoporta e la parte bassa del fascione anteriore; inferiormente – sotto il vano portatarga rientrato – è stata inserita una protezione color alluminio.
La vista laterale rivela l’alta linea di cintura, enfatizzata dal taglio all’insù del finestrino della portiera posteriore, la bella distanza in altezza tra ruota e passaruota (il che contribuisce all’immagine di mini-suv) e lo scalfo di irrigidimento della superfice inferiore delle portiere che, tanto per restare in famiglia, ci ricorda quello della nuova Clio.
Pregevoli infine i copriruota che di norma a noi proprio non piacciono ma che in questo caso, grazie alla tecnologia «Flexwheel», rendono molto bene l’effetto «cerchio in lega».
Interni
Spring unisce alla compattezza esterna uno spazio interno più che sufficiente per 4 adulti che, inoltre, hanno anteriormente a disposizione un grande vano portaoggetti, i pannelli interni delle porte e il vassoio svuota-tasche della consolle centrale per un totale di ben 23,1 litri di capienza mentre dietro lo spazio, necessariamente più limitato, offre solamente le due tasche portaoggetti poste dietro ai sedili anteriori. l’abitacolo è vivacizzato da inserti blu posti in corrispondenza delle bocchette di ventilazione e del display centrale.
Capienza del bagagliaio 300 litri (la migliore della categoria cui si può aggiungere il vano per la ruota di scorta in opzione); la capacità raddoppia con il ribaltamento dello schienale della panchetta posteriore.
L’equipaggiamento di serie offre lo sterzo elettrico ad assistenza variabile, la chiusura centralizzata attivabile anche a distanza, i quattro finestrini elettrici, un display digitale da 3,5” per evitare che chi guida debba staccare gli occhi dalla strada ed infine il riconoscimento vocale Google o Apple che può essere attivato premendo un pulsante sul volante; la trasmissione si manovra grazie ad una manopola cromata che ruota su 3 posizioni: D (drive – marcia avanti), N (neutral – folle) e R (return – retromarcia).
In opzione si può avere il dispositivo di assistenza al parcheggio offre un aiuto sia visivo grazie alla parking camera, le cui immagini vengono trasmesse sul display del sistema multimediale con linee guida dinamiche e sia sonoro grazie a tre radar ad ultrasuoni situati sul paraurti posteriore.
Un solo motore
Il complessivo elettrico consta del motore da 33 kW (44 cv) abbinato ad una batteria da 26,8 kWh agli ioni di litio, il tutto derivante dall’esperienza decennale del Gruppo Renault. Affidabile, robusto e sicuro, il motore elettrico – a differenza di quello endotermico – vanta un’accelerazione istantanea (la coppia, in questo caso 125 Nm, è immediatamente disponibile), niente cambio di velocità (solo 2 rapporti: avanti e RM), silenziosità niente vibrazioni.
Ovviamente i motori elettrici sono affidabili e meno costosi a livello di manutenzione rispetto a quelli termici: non servono olio lubrificante e relativo filtro, non servono gli apparati di iniezione, serbatoi di carburante, filtri e relative canalizzazioni, e neppure tutti componenti del moto alternato dai pistoni alle bielle sino alla cinghia di distribuzione e molto è stato escluso da questo più che sintetico elenco.
Durata della ricarica
Dacia Spring offre un’ampia scelta di ricarica: su presa domestica da 220V grazie al cavo fornito di serie, su Wallbox o su colonnina in corrente continua mentre la durata dell’operazione è:
■ meno di un’ora per una ricarica all’80% su colonnina in corrente continua da 30 km;
■ meno di 5 ore per una ricarica al 100% su Wallbox da 7,4 kW;
■ meno di 8 ore e mezza per una ricarica al 100% su Wallbox da 3,7 kW;
■ meno di 14 ore per una ricarica al 100% su presa domestica da 2,3 kW;
Tramite smartphone l’App gratuita MY Dacia
■ fa conoscere in tempo reale il livello della batteria e l’autonomia restante in chilometri;
■ permette di avviare in anticipo la climatizzazione e di localizzare il veicolo in tempo reale;
■ permette di acquisire informazioni sui progressi della ricarica della batteria permettendo di attivarla o sospenderla.
Leggera e compatta, Spring Electric ha un’autonomia di 225 km in ciclo WLTP e di 295 km in WLTP City e poiché in Europa la percorrenza giornaliera media di una city-car è di 31 km, la nostra Spring avrebbe bisogno di una sola ricarica settimanale ulteriormente migliorabile di circa il 10% utilizzando la funzione ECO (omonimo pulsante sulla plancia) che abbatte la potenza da 33 a 23 kW e contiene la velocità massima entro i 100 km/h.
In più motorizzazione elettrica di Spring Electric offre una totale libertà di circolazione nei centri urbani ad accesso limitato, anche nei periodi in cui si registrano picchi di inquinamento. A seconda dei Paesi, i veicoli elettrici godono di incentivi all’acquisto sotto forma di agevolazioni finanziarie e/o fiscali e, infine, in moltissime città il parcheggio è gratuito.
La versione per il car sharing
In Europa, l’utilizzo medio dei veicoli in car sharing è di 40 minuti per percorrere una distanza di 8 chilometri e Dacia Spring Electric risponde perfettamente a questo tipo di utilizzo; in più il prezzo di listino la fa essere in piena sintonia con la filosofia del car sharing e con le attese dei clienti.
Sfruttando l’esperienza maturata con ZITY, il servizio di car sharing gestito dal Gruppo Renault e Ferrovial a Madrid e Parigi, Dacia ha sviluppato proprio per il car sharing una versione specifica di Spring Electric che vede questi veicoli predisposti per integrare le tecnologie degli operatori per la geolocalizzazione e l’apertura delle porte tramite smartphone.
Fornita in bianco e grigio chiaro, questa versione avrà sedili in resistente similpelle TEP nera, mentre per una più lunga durata i battitacco anteriori, il bagagliaio, i tappetini anteriori e posteriori, le maniglie ed i retrovisori saranno in plastica granulata nera. Nell’abitacolo, il conducente ritroverà l’ambiente dell’operatore di car sharing sul display del veicolo, grazie alla funzione smartphone replication (Apple Car Play ed Android Auto) e potrà disporre di un sistema di navigazione nonché di parking camera e radar posteriori per facilitare le manovre di parcheggio; le ruote da 14”, infine, saranno dotate di copriruote «Flexwheel».
La versione Cargo
Destinata agli operatori professionali, Spring Electric Cargo è priva del sedile posteriore, sacrificato a favore del piano di carico che si estende così sino all’altezza degli schienali dei sedili anteriori. La lunghezza di carico diventa così di 1.033 mm, per un volume di 800 litri e un carico utile di 325 kg.
Questo vano, vista la vocazione commerciale, è stato dotato di un rivestimento in plastica su pianale e passaruota interni, di quattro anelli di fissaggio per il carico e di una paratia divisoria posta fra gli schienali dei sedili anteriori e la stessa zona di carico.
Spring Electric Cargo, che si può avere solamente in bianco, è dotata di serie di climatizzazione manuale, radio con Bluetooth, presa USB e predisposizione per porta-telefono, sellerie in tessuto, maniglie esterne e retrovisori in plastica granulata nera, nonché ruote in lamiera da 14”. Per ragioni di ottimizzazione del peso, questa versione non è dotata di ruota di scorta, sostituita dal solito kit con bomboletta.
Grazie alle sue ridotte dimensioni, al suo raggio di sterzata di soli 4,8 m, alla sua luce a terra, Spring Electric – indipendentemente dalla versione scelta – è perfettamente a suo agio sia in centro città che sulle strade di campagna.
Dacia Spring Electric è coperta da garanzia 3 anni/100.000 km mentre la batteria è garantita 8 anni/120.000 km.
[ Giovanni Notaro ]