È stato presentato ieri a Milano il terzo rapporto annuale di Assolowcost, l’associazione delle imprese “Low Cost di Qualità”. ll Low Cost di Qualità si conferma in forte crescita in Italia: nel 2010, infatti, il settore ha registrato un incremento del 13,53% rispetto al 2009, per un valore totale che ammonta a 76.896 milioni di euro.
Le ragioni di questo successo sono intrinseche al modello stesso di business del Low Cost di Qualità, che oggi non è solo motore di innovazione e di sviluppo ma anche un ammortizzatore economico-sociale: gli Italiani hanno, infatti, dimostrato di premiare le scelte di acquisto che siano in grado di coniugare prezzo e valore, contribuendo ad attenuare gli effetti della contrazione dei consumi.
La Marca Dacia ha contribuito al successo del low cost nel settore automobilistico confermandosi, nel 2010, come unica e migliore interprete della filosofia low cost applicata al mondo dell’auto. Dacia si afferma, infatti, come brand capace di proporre il miglior equilibrio fra prezzo, qualità, abitabilità e design, coerentemente con i nuovi trend di consumo sempre più consapevoli e razionali.
In un mercato auto in calo del 9% rispetto al 2009, con 22.426 immatricolazioni, nel 2010 la Marca Dacia ha visto i suoi volumi crescere del 7,45%, conquistando una quota di mercato dell’1,1% (+0,17 punti rispetto al 2009). Un risultato che ha consentito a Dacia di confermare la sua presenza nella TOP 20 dei marchi più venduti.
In cumulato, a marzo 2011, il brand low cost del Gruppo Renault vanta una quota di mercato dell’1,3%, percentuale che riflette, in modo particolare, il successo commerciale di Duster, il SUV 4×4 robusto, abitabile, dalle reali capacità fuoristradistiche ed economicamente accessibile che, commercializzato in Italia a maggio 2010, ha registrato in meno di un anno quasi 17.000 ordini. Contribuisce al risultato anche la brillante performance della berlina due volumi Sandero, cuore della gamma Dacia, e della sua versione Urban Suv Stepway.