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Da Sanlorenzo il progetto green LIFE MYSTIC per un superyacht bi-fuel a metanolo verde

Sanlorenzo, nato nel 1958 e icona del Made in Italy, lancia il nuovo progetto – cofinanziato dall’UE e sviluppato in collaborazione con Nanni Industries e Ranieri Tonissi –  che avrà una durata di 54 mesi e prevede un investimento complessivo di oltre 4,8 milioni di euro; vedrà la luce nel 2027

 

Presentato ieri nella sede di La Spezia, il progetto LIFE MYSTIC (Methanol for Yachting Sustainable energy Transition applied to Internal Combustion engines), del cantiere Sanlorenzo è realizzato in collaborazione con Nanni Industries e Ranieri Tonissi, e prevede entro il 2027 la realizzazione del primo superyacht bi-fuel a metanolo verde.

L’evento, intitolato «Il primo superyacht bi-fuel a metanolo e la gestione dei combustibili alternativi nelle marine italiane», ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del settore nautico e delle autorità portuali e di Assomarinas, l’Associazione italiana dei porti turistici, per discutere degli obbiettivi, tempistiche e difficoltà da affrontare insieme per favorire la diffusione dei combustibili alternativi nelle marine italiane.

Coordinato da Sanlorenzo, il progetto ha preso ufficialmente il via il primo giugno, avrà una durata di 54 mesi e prevede un investimento complessivo di oltre 4,8 milioni di euro, di cui il 60% sarà coperto da fondi europei ottenuti nell’ambito della linea di finanziamenti «Circular Economy and Quality of Life» del programma LIFE.

Lo scopo del progetto LIFE MYSTIC è quello di testare motori e generatori per superyacht alimentati con una combinazione di diesel e metanolo e ci si attendono importanti risultati in termini di riduzione dell’impatto ambientale:

Sotto la guida di Sanlorenzo, LIFE MYSTIC prevede di ospitare a bordo di un superyacht due motori diesel MAN a 4 tempi ad alta velocità – in collaborazione con Ranieri Tonissi come sviluppatori partner – e due generatori diesel a quattro tempi – realizzati da Nanni Industries – adattati per operare in bi-fuel metanolo verde-diesel.

Le caratteristiche 

La realizzazione di kit di adattamento bi-fuel implica un processo ingegneristico molto attento per assicurare efficienza e affidabilità nella combustione di due diversi tipi di carburanti in un singolo motore, dovendo garantire un passaggio sicuro dal solo diesel in qualunque momento e rendere questi motori la soluzione ideale per un mercato di transizione.

L’adeguamento del design dell’imbarcazione sarà a cura di Sanlorenzo, che si occuperà di trasformare due tradizionali casse carburante per diesel in casse aggiuntive per metanolo, e integrerà l’impianto di distribuzione con le linee e gli strumenti necessari, completando la conversione a bi-fuel dell’intera barca.

Le sfide principali nella realizzazione di questo progetto saranno principalmente due. Da un lato il design delle casse strutturali per il metanolo con la realizzazione della relativa impiantistica, una soluzione che si prospetta articolata sia in termini dell’integrazione negli spazi relativamente ridotti di uno yacht, sia per la gestione del combustibile, che richiede attenzioni particolari e deve rispondere alle stringenti norme di sicurezza vigenti. Dall’altro lato, la conversione dei motori endotermici per bi-fuel, partendo da motori esistenti, è un’innovazione particolarmente sfidante che viene fatta per la prima volta su questa taglia di propulsori a gasolio.

La scelta di utilizzare il metanolo per l’alimentazione dei motori bi-fuel al fine di ridurre l’impatto ambientale nasce dal fatto che questo combustibile è una delle alternative più promettenti per il futuro del trasporto marittimo. Si presenta liquido a temperature ambiente ed è già disponibile in più di 100 porti a livello globale. Inoltre, se generato da risorse di energia rinnovabile, diventa un carburante a emissioni zero, come richiesto dalla strategia net-zero.

La storia di San Lorenzo all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità 

Da oltre 60 anni Sanlorenzo è un’icona del Made in Italy riconosciuta a livello mondiale, grazie alla produzione di motoryacht su misura e di altissima gamma, che combinano qualità, design e cura artigianale con le soluzioni ingegneristiche e tecnologiche più avanzate e sostenibili.

Il cantiere, primo mono-brand al mondo nella produzione di yachtesuperyachtoltre i 24m, nasce nel 1958 a Limite sull’Arno, nei pressi di Firenze, da due maestri d’ascia, Gianfranco Cecchi e Giuliano Pecchia. Nel 1972 viene rilevato da Giovanni Jannetti, che nel 1999 ne sposta la sede ad Ameglia (SP). Nel 2005, Massimo Perotti – forte della ventennale esperienza nel settore – raccoglie il testimone acquistando l’azienda. Sotto la sua gestione Sanlorenzo conosce una crescita straordinaria: i ricavi netti da nuovi yacht passano da 40 milioni di euro nel 2004 a 840 milioni di euro del 2023. Nel 2019 la società si quota sul segmento Euronext STAR di Borsa Italiana.

Oggi, la Business Unit Yacht di Sanlorenzo (in composito da 24 a 40 m) e la Business Unit Superyacht (in metallo da 44 a 73 m) sono distribuite su 4 cantieri: La Spezia, Ameglia, Viareggio e Massa. 

Il forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato la visione aziendale ha permesso alla società di introdurre nel corso degli anni numerose soluzioni che hanno cambiato profondamente il settore dello yachting, come le terrazze a scafo, il layout asimmetrico o il concetto di open space a bordo. Fondamentale in questo percorso è stata la stretta collaborazione con il mondo del design e dell’architettura, sviluppata affidando la realizzazione degli interni delle imbarcazioni a firme autorevoli quali Rodolfo Dordoni, Citterio Viel, Piero Lissoni (dal 2018 Art Director dell’azienda), Patricia Urquiola e Studio Christian Liaigre. 

Se design, innovazione e arte sono stati i driver del decennio 2010-2020 nella visione di Sanlorenzo, per la decade sino al 2030 il focus è dedicato a sostenibilità e rivoluzione tecnologica, attenzione alla filiera e servizi dedicati alla clientela.

La società ha delineato un percorso chiaro verso la carbon neutrality, la “Road to 2030“, che si concretizza in accordi strategici in esclusiva con i più grandi player mondiali nei settori della mobilità e dell’energia sostenibile, quali Siemens Energy e Rolls-Royce Solution GmbH – Global Marine (MTU), per lo sviluppo delle soluzioni più innovative e a minore impatto ambientale per gli yacht di Sanlorenzo e della controllata Bluegame, come il metanolo verde e l’idrogeno, che rivoluzioneranno nei prossimi anni il mondo della nautica. 

Nel 2024 saranno raggiunti due importanti traguardi legati all’innovazione tecnologica e sostenibile di Sanlorenzo. Il varo del Superyacht 50Steel, con la prima installazione del sistema Fuel Cell alimentato da idrogeno riformato direttamente a bordo dal metanolo verde,  per la generazione di corrente elettrica che va ad alimentare i servizi di hotellerie – risultato dell’accordo di esclusiva con Siemens Energy e certificato dal Lloyd’s Register – , e le consegne del tender Bluegame BGH, con propulsione esclusivamente a idrogeno e a zero emissioni, che a ottobre parteciperà all’America’s Cup come “chase boat” di supporto sia per il team New York Club American Magic sia per il team francese Orient Express. 

In linea con i suoi valori identitari, l’impegno di Sanlorenzo per la sostenibilità e la promozione della cultura del mare si esprime anche attraverso due progetti di grande prestigio.

La Fondazione Sanlorenzo, voluta dalla famiglia Perotti, che, nata del 2022, realizza interventi finalizzati a sostenere le isole minori italiane e a migliorare le condizioni economiche e sociali delle comunità che vi abitano, a cominciare dai loro membri più giovani. Sanlorenzo Arts Venice, il nuovo Centro di ricerca culturale del gruppo, basato a Venezia e membro fondatore della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità: uno spazio ibrido dedicato alla cultura e alle arti, che racchiude i valori di sostenibilità, innovazione e design di Sanlorenzo e vuole contribuire ad un movimento globale che favorisca un cambiamento positivo per un futuro più sostenibile.

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