Ancora prima dell’apertura del CES (gennaio scorso) Nvidia indisse una conferenza stampa nel corso della quale presentò il suo nuovo superchip Tegra X1, dal quale è stato poi derivato Nvidia Drive CX, un Digital Cockpit Computer per la gestione integrata dei sistemi di assistenza alla guida, delle videocamere, dei sensori e di tutti i touch screen di bordo.
Già allora si parlò di guida autonoma proprio in relazione a Nvidia Drive Px che, potendo raccogliere informazioni da 12 telecamere e di processare fino a 1,3 bilioni di pixel al secondo, venne definito un Auto Pilot Computer.
Ndivia ha profuso nel suo DrivePX tecniche al di sopra della comprensione di noi poveri umani, quali tecnologie neuronali e capacità di autoapprendimento grazie alle quali questo micro-pc mette l’auto in grado di riconoscere in via autonoma segnaletica, ostacoli, pedoni e via dicendo ma, soprattutto, e di prendere, sempre in autonomia, le decisioni per potersi muoversi nel traffico senza pericolo.
A distanza di un paio di mesi Nvidia ha presentato, nel corso della Gpu Technology Conference di San Jose, l’installazione su un’auto del sistema Drive Px ed ha fornito alcuni nuovi dettagli, ad esempio sul fatto che le 12 telecamere installate sull’auto possono scattare fino a 184 fotogrammi al secondo da inviare al Drive Px che ha una capacità di calcolo pari a 2.1 TFlops.
La piattaforma, come evidenziato in apertura, si basa su un processore Nvidia Tegra X1, e permette l’integrazione di sistemi avanzati di assistenza al conducente; allo stato non si parla certamente di guida autonoma ma non per le capacità attuali e potenziali del sistema quanto per l’immaturità del mercato ma già oggi il sistema può, ad esempio, autonomamente rallentare la tua auto se quella davanti a te lo fa, può riconoscere (a seconda del posizionamento delle telecamere) la tipologia del mezzo che ti segue, affianca o precede (forze dell’ordine, mezzi di soccorso ecc.) ed agire di conseguenza, ad esempio cedendo il passo.
Altra possibilità, che sarà grandemente apprezzata da tutti, è la possibilità di parcheggiare senza intervento umano grazie al lavoro svolto da quattro telecamere surround in grado di coprire l’area attorno all’auto, creare una mappa 3D degli oggetti nelle sue vicinanze, calcolarne le distanze ed agire quindi sui comandi dell’auto facendola parcheggiare senza alcun intervento da parte del conducente.
Questa micro-meraviglia sarà commercializzata, in modo mirato e ristretto, a partire da maggio prossimo.