Opel Ampera ha ottenuto le cinque stelle dall’ente europeo indipendente Euro NCAP (European New Car Assessment Programme). Con questo risultato Ampera raggiunge il massimo livello di sicurezza come primo veicolo elettrico realizzato da un produttore europeo adatto per l’uso quotidiano, così come è accaduto per gli altri modelli Opel testati da Euro NCAP. Opel Ampera ha ottenuto un punteggio superiore al livello necessario per ricevere la valutazione massima in tutte le categorie, tra cui sicurezza adulti, sicurezza bambini, sicurezza pedoni e sistemi di assistenza. La berlina cinque porte ha raggiunto anche i massimi risultati nel test di urto laterale contro barriera. Gli eccellenti valori conseguiti da Ampera in questo test sono dovuti alla solida struttura della carrozzeria, alla rigida cella passeggeri e agli efficienti sistemi di ritenuta.
“Nella sua storia, Opel ha sempre offerto i massimi livelli possibili di sicurezza e Ampera prosegue questa tradizione di leadership . Ampera non si limita a rispettare le più severe norme di sicurezza, ma le supera per ricevere la valutazione massima in tutte le categorie del test Euro NCAP. Si tratta di un’impresa di cui siamo molto orgogliosi”, ha dichiarato il CEO di Opel/Vauxhall Karl-Friedrich Stracke. Ampera è la prima vettura testata da Euro NCAP ad aver ottenuto il massimo punteggio nell’ urto laterale contro un palo, obbligatorio dal 2009. In questo test, la vettura viene spinta lateralmente a 29 km/h contro un palo rigido che simula un albero. Grazie all’eccellente resistenza e rigidità della struttura della carrozzeria di Ampera, i passeggeri risultano godere di un’ottima protezione dagli urti, assicurata da una cella passeggeri estremamente rigida, progettata per garantire la minima deformazione e il massimo spazio di sopravvivenza possibile in caso di incidente. Per contribuire a dissipare le elevate forze d’urto, la parte anteriore, quella laterale e quella posteriore della cella passeggeri sono circondate da zone a elevato assorbimento di energia che si deformano in maniera controllata. Dopo i test di urto è stata verificata anche la sicurezza elettrica della vettura. Il gruppo batterie di Ampera, composto da 288 celle inserite in nove moduli, è posizionato al centro del veicolo, e intorno ad esso è stata costruita l’intelligente struttura della vettura, grazie alla quale il gruppo batterie risulta efficacemente protetto dagli urti anteriori e laterali, senza muoversi dalla propria sede.
L’obiettivo della sicurezza elettrica dopo un incidente è quello di non avere alta tensione e in caso di emergenza, il gruppo batterie può essere staccato facilmente dalle squadre di salvataggio. Dopo un incidente, l’elettrolita non deve fuoriuscire nell’abitacolo e non più del sette per cento di elettrolita deve trovarsi al di fuori dell’abitacolo e della batteria. I principali sistemi di sicurezza attiva e passiva di Ampera sono:
Sistema di frenatura con dispositivo antibloccaggio sulle quattro ruote, controllo della trazione, ripartizione elettronica della frenata, assistenza alla frenata e controllo elettronico della stabilità di serie, otto airbag tra cui frontali, laterali e per la protezione delle ginocchia, oltre agli airbag a tendina montati sul tetto che proteggono i passeggeri in caso di urto, laterale o ribaltamento della vettura, videocamera posteriore a richiesta con immagine integrata nello schermo del navigatore, ancoraggi ISOFIX sui sedili posteriori Poggiatesta regolabili sui sedili anteriori per proteggere da un eventuale colpo di frusta in caso di tamponamento, Pedaliera collassabile (Pedal Release System) per salvaguardare le gambe in caso di scontro frontale.
Ampera si basa sull’architettura globale delle compatte GM, sui cui è costruita anche Astra, un altro modello Opel ad aver ricevuto il massimo punteggio Euro NCAP. Ampera è la prima automobile elettrica per “spostarsi sempre e ovunque”. Questa berlina cinque porte offre posti comodi per quattro passeggeri adulti e i loro bagagli, e sarà sul mercato alla fine dell’anno. Il gruppo batterie agli ioni di litio da 16 kWh alimenta l’unità di trazione elettrica da 111 kW/150 cv. In base allo stile di guida, al percorso e alla temperatura, garantisce tra 40 e 80 km di funzionamento puramente elettrico a emissioni zero. Secondo studi indipendenti, si tratta di una distanza sufficiente a soddisfare le necessità quotidiane dell’80 per cento degli automobilisti europei, che percorrono meno di 60 km al giorno. Quando la carica della batteria raggiunge la soglia minima, interviene automaticamente il motore a benzina collegato a un generatore che alimenta l’unità di trazione elettrica, garantendo così un’autonomia di guida superiore a 500 km senza bisogno di femarsi a una stazione di rifornimento.