Non ancora molto noto, il Car-Detailing preserva al meglio la nostra vettura, ne allunga la vita e le garantisce un futuro migliore
Il Car Detailing è un processo applicabile a ogni tipo di auto, dalle classiche alle contemporanee ma attenzione: capita spesso, anche a causa di una cattiva informazione diffusa sui social, di confondere il Car Wash Evo con il Car-Detailing nonostante le nette differenze che li distinguono.
Il Car Wash basa tutti i suoi processi sull’uso di prodotti nanotecnologici, figli della chimica e del laboratorio, che grazie alle loro caratteristiche eliminano anche lo sporco più insidioso.
Sostanzialmente i processi del Car Wash comprendono un prelavaggio seguito da un foam wash (lavaggio schiumogeno), una pulizia interna con igienizzazione annessa, e in conclusione una lucidatura della carrozzeria.
Seppur sposando lo stesso fine e condividendo alcuni passaggi, il Car-Detailing si distacca nettamente dal «fratellino 2.0», mirando a una pulizia più neutra, a favore di un «ristoro» completo di ogni parte della vettura.
Proprio per questo, il tempo necessario per un Car Wash si misura in ore (8 al massimo) mentre quello occorrente per un Detailing, si calcola in giorni; in entrambi i casi non vengono effettuati lavori significativi alla carrozzeria e alla tappezzeria.
Per praticare un lavoro del genere, bisogna partire da uno studio accurato dei materiali da utilizzare, quindi munirsi di una buona dose di pazienza, di molto «olio di gomito» nonché di precisione; il tutto servito da una buona attrezzatura che gioca sempre un ruolo fondamentale ricordando il detto del buon, vecchio meccanico ”attrezzatura mezza bravura”!
Altro elemento importante è, infine, la capacità di sapersi organizzare nel migliore dei modi.
Lavaggio esterno
Anche un semplice lavaggio svolto non correttamente può infatti comportare involontariamente dei graffi (di tipo swirl) sul trasparente della vettura, lo scolorimento delle varie plastiche fino ad un’usura generale delle parti della carrozzeria.
Proprio per evitare queste spiacevoli conseguenze, eccovi una ricetta efficace e facile da seguire per il lavaggio classico per il quale si raccomanda di utilizzare:
- un qualsiasi sapone neutro (Ph 7), al fine di mantenere intatti il trasparente della vernice e le varie guarnizioni plastiche;
- uno sgrassatore (in questo caso anche uno di quelli forti) per cerchi, marmitta e passaruota interni (ma per gli pneumatici meglio impiegare quello a Ph neutro);
- dei pennelli duri e semi-morbidi per raggiungere le parti più insidiose, dove lo sporco è più ostinato (è importante non sostituire la spugna con i pennelli, che devono essere usati esclusivamente per zone circoscritte!);
- diverse microfibre (almeno 4) per l’asciugatura, e non pelli di daino, che con la loro trama uniforme spostano i residui di sporco sul resto della carrozzeria, rischiando di graffiarla;
- all’evenienza, anche dell’aria compressa (regolata bassa) per la fuoriuscita dell’acqua in eccesso, residua nelle fughe della carrozzeria;
- una buona dose di pazienza.
Pulizia interni, le raccomandazioni
Per gli interni è fondamentale non utilizzare tutti quei prodotti «lava, deterge e lucida», che non fanno altro che ungere le plastiche e la pelle, creando la classica patina lucida che funge perfettamente da calamita per lo sporco; in più, questi prodotti alla lunga tendono a far scolorire o a macchiare le parti interessate.
Proprio per evitare questo tipo di danni, raccomandiamo di seguire le seguenti raccomandazioni:
- per la pelle, è sufficiente una schiuma per pelli (sempre con Ph neutro), dell’acqua calda, una spazzola e un paio di microfibre per l’asciugatura;
- per le parti in plastica, può bastare una soffiata con un compressore per eliminare la polvere seguita da una passata di microfibra (precedentemente immersa nell’acqua bollente);
- in caso di sporco ostinato la combinazione acqua calda+sgrassatore diluito+pennelli può risolvere i vostri problemi;
- per la moquette, un prodotto per tessuti insieme ad una spazzola (possibilmente elettrica, che vi agevolerà il lavoro) farà sì che tutto torni in ordine;
- una volta terminato il lavaggio, il vero detailer pettinerà la moquette (una chicca da smaliziati!).
Pulizia motore
Molti si chiedono quale sia il modo migliore per rimuovere dal vano motore e dal motore stesso, tutto lo sporco, quello variamente dovuto al grasso, ai gas di scarico e agli agenti atmosferici…
Gli antichi Romani dicevano “Mens sana in corpore sano” ovvero come a un corpo in buona salute (la carrozzeria, nel nostro caso) si accompagna una «mente» (il motore) altrettanto efficiente: è per questo che la pulizia del motore, spesso sottovalutata, è una delle fasi fondamentali di un detailing.
Pur trattandosi di un processo insidioso e faticoso, in un detailing la scrupolosa pulizia del motore è in grado di regalare grandissime soddisfazioni. Se per i due tipi di lavaggi precedenti potevano essere sufficienti pazienza, precisione ed abbondante olio di gomito, per il motore ai suddetti ingredienti vanno aggiunti pochi altri ma essenziali prodotti come il SuperMaFrasol, uno sgrassatore universale e l’acqua:
- un prodotto come il SuperMaFrasol, se diluito in base alle necessità, può compiere veri e propri miracoli, eliminando tutto lo sporco grasso accumulato sul motore;
- per le parti in plastica si consiglia uno sgrassatore non molto aggressivo;
- per smacchiare e donare lucentezza all’acciaio/metallo presenti a vista sul motore, farà al vostro caso dell’acetone per carrozzieri.
Per aiutarvi nella pulizia potrete servirvi di pennelli a setola dura, mentre raccomandiamo, considerando il potere di corrosione di tutti questi prodotti, di procedere a un risciacquo accurato con acqua, con la dovuta attenzione per i cavi elettrici.
L’ultimo step della vostra pulizia consiste nella lucidatura: se eseguita a dovere, può completare il detailing regalando alla vettura quell’aspetto di “appena uscita di fabbrica’’ che, oltre a valorizzarla, dà modo al trasparente di preservarsi meglio nel tempo.
Anche per quest’ultima fase ecco una serie di tecniche e trucchi da seguire:
- controllare che non ci siano residui sulla carrozzeria (consigliabile una preliminare soffiata di aria compressa su tutta la superficie);
- se possibile, misurare con uno spessimetro, specie nelle auto classiche e le youngtimer, la quantità di vernice e trasparente presenti sulla vettura;
- una volta misurato il tutto, suddividere la vettura in zone delimitate con dello scotch-carta e coprire bene le parti in plastica, al fine di non rovinarle;
- scegliere il tipo di trattamento Polish da applicare (abrasivo-medio-leggero), anche in base alle quantità del materiale presente, già in precedenza misurato;
- dopo aver passato le paste con una lucidatrice in modo omogeneo, concludere con una passata di Polish da rifinitura.
Voilà. Ci auguriamo che queste considerazioni sul «detailing homemade» ve ne abbia fatto cogliere l’efficacia, e che da oggi vi possa essere utile come prezioso alleato per mantenere la vostra vettura sempre al top!
[ Cristiano Fortini (*)]
(*) L’autore, grande appassionato di auto, è entrato in questo particolare mondo da un paio di anni per hobby, trasformando in breve tempo il passatempo in un lavoro a tutti gli effetti. Afferma che una volta appresa la tecnica del Car Detailing e perfezionata la relativa manualità, a fine intervento trova grande soddisfazione nel constatare la differenza tra «il prima e il dopo».