Per festeggiare i suoi primi 40 anni, la Casa tedesca ha presentato ben 9 versioni con ogni tipo di alimentazione e potenze che variano da 85 a 300 cavalli. Oggi la Golf VII è il modello di vettura con più varianti al mondo
Continuano gli eventi per festeggiare questa splendida quarantenne giunta alla sua VIIa generazione. Ultimo tra questi è avvenuto nella sua residenza italiana di Verona dove è stata presentata l’ultima delle sua sorelle, la GTE, che debutta con uno slogan molto eloquente: «Sportiva come una GTI, ma innovativa come una e-Golf». Si tratta della versione ibrida che ha fatto la sua comparsa quest’anno al Salone di Ginevra e che sarà commercializzata nei primi mesi del 2015.
L’ibrida scende in campo
Questa versione è dotata di 2 motori, un 4 cilindri a benzina 1.4 TSI da 150 cavalli abbinato ad uno elettrico da 101 cavalli, per un totale combinato di 204 cavalli con una coppia di 350 Nm.
Le prestazioni non si discostano molto dalla GTD che ha 185 cv, ma con un consumo di carburante sensibilmente inferiore. Nel ciclo combinato vengono dichiarati 1,5 l/100 km con 35 g/km di CO2, contro 4,2 l/100 km e 109 g/km di emissioni della GTD.
Si poi si vuole o si deve spostarsi con emissioni «zer0», le batterie consentono una autonomia di 50 km e una velocità massima di 130 km/h, ma questo è un dato puramente informativo in quanto in modalità solo elettrica generalmente ci si sposta solo in ambito urbano dove il limite è di 50 km/h. La modalità plug-in di ricarica consente di attaccarsi anche ad una presa domestica per ricaricare la batteria da 8,7 kWh in meno di 4 ore, oppure in 2 ore con il wall-box disponibile come optional.
Appena premuto il pulsante Start& Stop per l’avviamento, si può decidere se muoversi in modalità ibrida oppure toyalmente elettrica, pigiando il relativo pulsante «GTE» o «E-Mode» posizionati a lato della leva del cambio automatico DSG a 6 rapporti e tripla frizione. Tripla perché la doppia serve per il cambio, mentre la terza è necessaria per disinserire l’asse anteriore dal motore quando non viene richiesta forza motrice. Una ulteriore soluzione per risparmiare carburante. Nella guida emerge il carattere sportivo della vettura e i 150 cavalli di potenza del propulsore 1.4 TSI turbo si fanno sentire. Pronta l’accelerazione e la ripresa nei sorpassi, certo che il cambio DSG in modalità automatica è di aiuto per la sicurezza di marcia non dovendo staccare le mani dal volante. Se poi si vuole usarlo come un sequenziale basta spostare la leva verso destra.
Tra le «sorelle» presenti a questa festa di compleanno, due gemelle dal carattere molto diverso, la e-Golf e la Golf-R. In comune hanno solo l’aspetto, mentre sotto il cofano pulsano due cuori molto diversi.
L’elettrica pura
La e-Golf ha una propulsione solo elettrica, con tutti i pregi e i difetti di ogni vettura con questo tipo di trazione, ovvero costi minimi di gestione a fronte di una autonomia ridotta, ma un vantaggio indiscusso e non da poco, che non si tratta di una city-car elettrica, ma di una Golf.
Il motore elettrico, posizionato davanti come in ogni altra Golf, ha una potenza di 115 cavalli con un cambio mono marcia, il che consente accelerazioni sorprendenti, 0-60 in 4,2 secondi e 0-100 in 10,4 per una velocità massima di 140 km/h e sempre nel più assoluto silenzio. Sembra di viaggiare su un aliante, ma con il comfort di una Golf.
L’autonomia massima dichiarata è di 190 chilometri, ma logicamente questo valore dipende dal tipo di guida e dal tipo di strada che si percorre. Per adeguare le prestazioni alle proprie necessità si può scegliere fra 3 profili di guida (Normal, Eco e Eco+), nonché 4 livelli di recupero di energia (D1, D2, D3 e B). È ragionevole dire che se si inserisce il profilo «Normal» e si ha il piede pesante, l’autonomia può scendere a 130 km. Comunque sia, i chilometri percorribili non sono pochi, considerando che la e-Golf è rivolta per un uso cittadino o al massimo pendolare.
La sera poi si può inserire una presa di corrente per la ricarica nello sportello normalmente deputato per il rifornimento di carburante. È indispensabile sapere che le batterie agli ioni di litio hanno una capacità di 24 kWh e che per ricaricarle totalmente si impiegano circa 8 ore.
Considerando la ricarica di 3 kW in 1 ora per le 8 ore ad un costo medio di 20 cent euro/kW, significa che percorrere i chilometri sopra indicati costa circa 4,80 euro, cioè più o meno 3 euro ogni 100 km.
Sportiva da 300 cavalli…
La Golf-R è docilmente brutale. Docile nel traffico cittadino e brutale quando si pigia sull’acceleratore sulle extra urbane. La potenza dei 300 cavalli del 4 cilindri TSI da 2 litri, tra i più potenti del Mondo, si sente anche dal sound dell’impianto di scarico che incrementa ulteriormente il piacere di guida. Con un rapporto peso/potenza di 5 kg/cv non ci possono essere molti dubbi sulle prestazioni, velocità massima 250 km/h e lo 0-100 in meno di 5 secondi.
Altre due caratteristiche importanti che esaltano il carattere sportivo della Golf-R sono la trazione integrale 4Motion e la regolazione adattiva dell’assetto DCC regolabile direttamente sulla plancia tramite il touch screen secondo 3 modalità: Comfort, Normal e Sport. I perfezionisti possono anche scegliere tra 4 modalità, il profilo di guida preferito: Eco, Normal, Individual e Race. Inoltre, solo sulla Golf-R e solo nella modalità «Race», è possibile regolare su 3 posizioni l’ESC, ovvero il Controllo di Stabilità.
Premendo un pulsante sulla consolle è possibile lasciarlo attivo, oppure ritardarlo o addirittura escluderlo, ma questa è una modalità riservata ai più esperti e preferibilmente solo in pista. Sebbene abbia prestazioni esaltanti, il consumo di carburante dichiarato non è elevato, circa 7,0 l/100 km, ma logicamente dipende molto dal piede e la possibilità di superare i 10,0 l/100 km non è così remota…
Per quanto riguarda i prezzi, solo la Golf-R supera, seppure di poco, la soglia dei 40.000 euro, le altre due, ovvero la Golf GTE e la e-Golf sono proposte allo stesso prezzo di 37.000 euro.
Paolo Pauletta