Due le novità al Salone di Francoforte per marcare il rinnovamento in atto nel marchio del double chevron
I concept Cactus M e Aircross, sviluppati dal designer Fréderic Duvernier sono stati il piatto forte della rassegna tedesca per la loro originalità stilistica.
Della Cactus M si sapeva già quasi tutto, le tante immagini diffuse nelle settimane precedenti hanno dato modo di esprimere ogni parere e considerazione su questo modello che dovrebbe rappresentare la Mehari in versione 21° secolo.
Anche il 9 volte Campione del Mondo Rally Sébastien Loeb ha voluto vedere da vicino la Cactus M per apprezzare l’insieme delle soluzioni adottate al fine di renderla adatta ad una vita all’aria aperta.
Innanzitutto l’aspetto, la carrozzeria leggermente rialzata rispetto alla C4 Cactus, grazie anche ai cerchi da 19”, ha un bel colore azzurro turchese che ricorda il mare e gli interni rivestiti in neoprene a fiori bianchi su fondo rosso ricordano le camice hawaiane. Il tutto è lavabile come fosse una barca, con il tubo dell’acqua, che poi defluisce attraverso dei bocchettoni posizionati sul pavimento.
Idealmente con la Cactus M si viaggia open air, gli interni non temono la pioggia, ma se ci si vuole proteggere dalle intemperanze meteorologiche si può coprire l’abitacolo con un ingegnoso e pratico telo senza intelaiatura, in quanto è autoportante grazie a dei tubolari gonfiabili, poi lo si aggancia alla carrozzeria e sulla cornice del parabrezza.
Con lo stesso sistema gonfiabile è possibile agganciare una tenda nella parte posteriore della vettura per campeggiare sotto le stelle. Aprendo la ribaltina posteriore ed i sedili posteriori si ottiene un piano sufficientemente lungo per dormire in 2 persone.
Il motore della Cactus M è il 3 cilindri 1,2 litri Turbo Pure Tech da 110 cv eletto «Motore dell’Anno 2015» (Engine of the Year Award 2015), abbinato ad un cambio robotizzato a 6 rapporti EAT6. La trazione non è integrale, ma ci si può affidare all’efficiente sistema di controllo della trazione Grip Control.
Proprio per la sua avanzata tecnologia costruttiva, riteniamo sia molto azzardato fare dei paragoni tra la Cactus M e la Mehari, 45 anni separano i 2 modelli e le differenze non riguardano solo quelle costruttive, ma soprattutto di mentalità sociale. Non basta mettere la sigla «M» alla C4 Cactus per identificare una versione aggiornata della erede della mitica 2CV e variante «spiaggina» della Dyane.
La Mehari, prodotta in quasi 150.000 esemplari tra il 1968 e il 1987 venne presentata al Salone di Parigi del 1968 e a fine Salone, Citroën aveva raccolto già 500 ordini, vendute come fossero brioches, un obiettivo oggi utopistico.
Probabilmente le leggi di mercato attuali, ma anche quelle sulla sicurezza attiva e passiva delle automobili, non consentono più di produrre vetture essenziali ed economiche alla portata di tutti.
Presentata al Salone di Shanghai la scorsa primavera, il concept Aircross ha fatto il suo debutto europeo al Salone di Francoforte. Anche questo modello viene presentato come una variante della C4 Cactus, interpretata però come un SUV di alta gamma del futuro. Assetto rialzato, maggiormente evidenziato dagli esclusivi cerchi da 22” si quali sono stati montati degli pneumatici specificatamente realizzati da Continental per questo modello.
Nonostante alcuni particolari lo vogliano imparentata con la C4 Cactus, la Aircross ha un telaio tubolare sul quale è stata fissata una carrozzeria in carbonio e così come l’avete vista a Francoforte non verrà mai prodotta. Si tratta di uno studio di design futurista e aerodinamico che vuole indicare quali saranno i caratteri stilistici dei prossimi modelli del Marchio transalpino.
Esternamente si notano i fari anteriori a Led disposti su 2 livelli e quelli posteriori con effetto 3D, come nella C4 Picasso. Con l’apertura delle porte ad armadio, si può apprezzare la cura dedicata alla rifinitura degli interni dove si notano le 4 poltrone nelle quali sono integrati degli altoparlanti in modo che ciascun passeggero possa regolare a piacere la sonorità dell’impianto di infotainment e dei microfoni per parlare singolarmente o insieme agli altri passeggeri.
Sulla plancia si notano 2 schermi tattili, uno dei quali, quello centrale, può essere ruotato verso il passeggero anteriore il quale può utilizzarlo in modo indipendente senza disturbare il guidatore. Ibrida plug-in la motorizzazione, costituita da un propulsore a benzina da 1,6 litri THP per 218 cv per la trazione anteriore e da un motore elettrico da 95 cv montato dietro per la trazione posteriore. In questa modalità la Aircross dispone di trazione integrale con una potenza totale di 313 cavalli. Il consumo medio dichiarato è di 1,7 l/100 km con 39 g/km di emissioni CO2, mentre in modalità solo elettrica si possono percorrere 50 km.
[ Paolo Pauletta ]