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Buon compleanno CX!

In occasione del prossimo Salone di Parigi, Citroën festeggia un importante anniversario: la  presentazione, 40 anni fa, proprio alla rassegna parigina, della avveniristica CX dotata delle proverbiali sospensioni idropneumatiche


La vettura doveva essere l’erede della immortale DS, la «dea» progettata da Flaminio Bertoni prodotta in diverse versioni dal 1955 al ’75.

Il suo designer Robert Opron, che succedette a Bertoni morto prematuramente nel ’64, non voleva stravolgere troppo la linea già innovativa della DS. Pur riducendo di una ventina di centimetri la lunghezza della vettura ne ha mantenuto tutto il comfort e la sicurezza di marcia offerta dalle sospensioni idropneumatiche.

Purtroppo al momento della presentazione nel 1974, la crisi finanziaria di Citroën era pesante a causa di alcuni investimenti, forse azzardati in un momento difficile per l’automobile, come gli studi sul motore Wankel e, non per ultimo, l’acquisizione da parte della Casa francese di Maserati. Per questa ragione i motori disponibili non erano molto innovativi e sotto il cofano della CX hanno potuto inserire solo un motore a benzina a carburatori da 2 litri e 102 cv, però montato per la prima volta su una Citroen in posizione trasversale.

Fortunatamente in quell’anno ci fu l’unione con Peugeot per formare il gruppo PSA, una mano santa che consentì al marchio del «Double Chevron» di risollevarsi economicamente. Tra i primi risultati del connubio, l’adozione per la CX di un più potente motore a benzina da 2,2 litri e 112 cv e, per la prima volta su una vettura Citroën, di un motore diesel, un 2,2 litri aspirato che però erogava solo 66 cavalli. Fu comunque una scelta appropriata viste le conseguenze della crisi petrolifera del 1973 e un modo chiaro per dimostrare come Citroën voleva affrontare i problemi degli automobilisti in quel difficile momento. Un motore parco nei consumi e una carrozzeria con un buon coefficiente aerodinamico, Cx appunto, di 0,375, un valore molto buono per quei tempi.

Nonostante il momento difficile per mercato dell’auto e una risposta da parte degli automobilisti non troppo entusiasmante dopo la presentazione, forse anche perché la DS era ancora in produzione, nel 1975 la CX conquistò diversi premi, tra questi l’elezione di «Car of the Year».

Negli anni successivi seguirono altre versioni, come Break e Prestige, più lunga di 25 cm, e anche altre motorizzazioni, via via più potenti con l’adozione dell’iniezione elettronica e del turbo, sia per i motori a benzina che diesel, fino a raggiungere i 168 cavalli della CX Turbo con il 2,5 litri a benzina del 1985, anno in cui la CX fu la prima vettura in Francia ad essere equipaggiata con l’ABS.

Nella sua longeva presenza sul mercato durata dal 1974 al 1991, la CX venne apprezzata da 1,2 milioni di clienti. Purtroppo le varie crisi petrolifere che si sono avvicendate in quegli anni hanno portato gli automobilisti a scegliere vetture di un segmento inferiore, decretando così la fine di questo modello.

Paolo Pauletta

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