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Bosch ti fa risparmiare…: dall’avvertimento aptico al veleggio

Un pedale dell’acceleratore attivo… e un pre-avvertimento del riavvio del motore a combustione consentono non solo risparmi di carburante ma anche più sicurezza

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Un tempo si diceva che per controllare al meglio l’auto e consumare meno occorreva guidare con un uovo sotto l’acceleratore. Un modo efficace per raccomandare di usare i pedali con sensibilità, una sensibilità che non tutti hanno ed ecco quindi che Bosch, sapendo che la sensibilità del piede dei guidatori è responsabile di un quarto dei consumi di carburante, ha sviluppato un pedale dell’acceleratore attivo ovvero uno specifico dispositivo che con una lieve vibrazione comunica al guidatore quando il suo piede diventa troppo pesante.

Inoltre, se il veicolo è dotato di un sistema di assistenza, l’innovativo pedale dell’acceleratore di Bosch – abbinato al sistema di navigazione o a una videocamera che riconosce i cartelli stradali – trasmette ai guidatori un segnale di avvertimento aptico (*) quando, ad esempio, si stanno avvicinando a una curva pericolosa a velocità troppo elevata.

I guidatori di veicoli dotati del pedale dell’acceleratore attivo impareranno ad avere un piede leggerissimo sull’acceleratore risparmiando così sino al 7% nel consumo di carburante e nelle correlate emissioni di CO2. Ad oggi l’unica indicazione di cambio marcia è costituita da piccole frecce (a volte seguite dal numero corrispondente alla marcia da innestare) che compaiono su un display del cruscotto che il guidatore potrebbe anche non guardare; in tale frangente l’acceleratore attivo può fornire un’indicazione più efficace circa il momento migliore in cui cambiare marcia.

Veicoli ibridi: pre-avvertimento del riavvio del motore a combustione

Un’ulteriore possibilità di risparmio di carburante deriva dal veleggio Start-Stop, cioè alla modalità di arresto del motore mentre il veicolo è in movimento.  Bosch stima che questa opportunità consenta di arrestare il motore nel 30% dei viaggi e per questo il pedale dell’acceleratore può essere impostato per fornire un avviso non appena la modalità di veleggio diventa vantaggiosa. Inoltre, grazie all’elettrificazione preventiva dei sistemi di propulsione e trasmissione, questa nuova tecnologia può offrire ulteriori vantaggi. Ad esempio il pedale segnala al guidatore quando il motore a combustione sta per subentrare a quello elettrico nella propulsione del veicolo in modo da far scegliere se alleggerire la pressione esercitata sull’acceleratore restando in elettrico o meno e quindi influendo positivamente sui consumi.

Ed ancora questa tecnologia può anche:

  • contribuire a rendere le auto più sicure in quanto la si può connettere ad una serie intera di sistemi di assistenza come l’avviso anti-tamponamento (il sistema può creare una vibrazione che avverte i guidatori di non accelerare ulteriormente);
  • essere collegata online in modo da segnalare i guidatori che si trovano in contromano o di possibili ingorghi sulla strada da percorrere;
  • essere collegata al sistema di navigazione in modo di avvertire i guidatori se, per esempio, si stanno avvicinando a una curva impegnativa a velocità troppo elevata;
  • essere abbinato a una videocamera che riconosce i cartelli dei limiti di velocità. Se i guidatori superano il limite di velocità, il pedale dell’acceleratore li avverte mediante una vibrazione, oppure esercita una contropressione.

Infine l’innovazione Bosch è progettata proprio per auto connesse che analizzano costantemente l’ambiente che le circonda. Con il pedale vibrante, l’auto connessa fornirà al guidatore avvertimenti relativi a condizioni pericolose come guidatori sulla carreggiata sbagliata, congestioni del traffico inattese, traffico in arrivo dalle intersezioni e altri pericoli.

Una semplice variazione delle impostazioni del software è tutto ciò che occorre per adattare tipo e forza del feedback aptico (*) alle specifiche dei produttori di auto.

[ Redazione Motori360 ]

(*) aptico: dal greco apto (trad.: tocco): con questo attributo si intende quindi qualcosa che ha a che fare con il tatto