Oggi i suoi brand producono aerei, moto d’acqua, quad e motori fuoribordo
Joseph-Armand Bombardier era un intraprendente inventore franco-canadese nato nella cittadina di Valcourt nel Quebec il 16 aprile del 1907. Vista la difficoltà di spostamenti in quei territori, soprattutto nei periodi invernale a causa della neve, ha progettato un mezzo che risultasse valido allo scopo e per l’inverno del 1936 ha realizzato il B7.
Si trattava di un veicolo a 7 posti dotato di cingoli e 2 pattini o sci al posto delle ruote anteriori. Visto l’interesse per questo veicolo, fino al 1940 ne produsse 200 esemplari, ai quali si affiancò nel 1941 una versione a 12 posti. Purtroppo con l’entrata in guerra anche dei canadesi nella Seconda Guerra mondiale la produzione di questo innovativo veicolo si fermò.
Nasce la motoslitta
L’attività imprenditoriale di J.A. Bombardier riprese nel dopoguerra, siccome però il Governo del Quebec iniziò a dotarsi di spazzaneve per pulire le strade, anche per quelle secondarie, la necessità di veicolo cingolato per trasporto passeggeri venne meno. A quel punto progettò un veicolo più piccolo, con 1 o 2 posti, destinato agli spostamenti individuali.
È nata la motoslitta che venne chiamata «Sky-Dog», in quanto sostituiva il cane per il traino della slitta. Era il 1959 e il successo fu enorme, tanto che fino al 1964, anno della sua prematura morte (56 anni), J.A. Bombardier ne produsse 8.200 esemplari.
I suoi figli presero il controllo dell’azienda e con grande capacità imprenditoriale seguirono le orme del padre, espandendo gli interessi acquisendo un numero importante di marchi. Nel settore aerospaziale produce gli aerei passeggeri Bombardier, i Canadair e i de Havilland, i motori fuoribordo Evinrude e Johnson, e naturalmente i marchi del brand BRP (Bombardier Ricretional Product) come i motori Rotax, i quad e ATV Can-Am, le motoslitte Lynx e Sky-Doo e le moto d’acqua Sea-Doo.
Per ricordare questa importante storia imprenditoriale, nel 1971 la vedova del fondatore, Yvonne L. Bombardier ha inaugurato a Valcourt il «J.Armand Bombardier Museum» dove sono state esposte tutte le invenzioni del geniale imprenditore, con il Bombardier Garage primo luogo di lavoro dell’inventore.
Nel 1990 la figlia Janine Bombardier ha aperto al pubblico 2 nuovi padiglioni dove viene esposta tutta la storia della motoslitta, dal primo esemplare ai più recenti, spiegando l’evoluzione di questo utile e divertente mezzo.
Nel 2012 la famiglia Bombardier ha avviato un progetto per un nuovo Museo in modo da renderlo un’istituzione unica al mondo. Per poter realizzare questo progetto costato 14 milioni di dollari, nel 2015 il museo è stato temporaneamente chiuso, per essere poi riaperto a giugno del 2016 con il nuovo nome di «Museo dell’Ingegno J. Armand Bombardier».
[ Paolo Pauletta ]