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BMW M4 GTS: dalla Bavaria con furore

Con 153.200 euro ve ne mettete uno (di soli 700 esemplari…) nel box e poi, se siete uno «giusto», girate al Nürburgring in 7’ e 28”!

Sarà in vendita a breve la nuova M4 GTS, voluta da BMW per celebrare i trent’anni della «M3» la berlina che per prima ha portato su strada prestazioni da pista. È vero che a partire dagli anni ’70 del secolo scorso c’erano state prima le 3.0 Cs e Csl, seguite dalla M635 Csi ma il sapore che davano le prime, rabbiose «M3», è rimasto nel cuore di chi le ha provate.

Dal 4 al 6 cilindri e da questo all’8 per fare oggi un passo indietro e tornare al 6 ma con quell’iniezione ad acqua che caratterizzava i mostruosi turbo 4 cilindri BMW da 1.500 cc in grado di erogare ben più di 1.000 cv ai tempi della Formula Uno «turbata»…

Quindi c’è veramente tanto di intrigante in questo nuovo missile terra-terra della Casa bavarese che, con il 7’ e 28” staccato al Nürburgring vuol rispondere da par suo al 7’ e 39” dell’Alfa Giulia anche se per onestà va detto che la configurazione di quest’ultima non era apparentemente estrema (anche nel prezzo…) come quella della M4 GTS: 2 porte e due posti + roll-bar significano molto in termini di rigidità della scocca e qualche altra «cosina» può venire dalla più marcata configurazione aerodinamica della tedesca.

D’altra parte è facile capire come lo «schiaffo» dato dalla Giulia alla M4 Coupé – 7’39” contro 7’52” – proprio nel circuito principe tedesco sia stato mal digerito e quindi… giù gli assi! Ma alla fine il vero vincitore di questa guerra sarà il (facoltoso) appassionato che potrà accomodarsi sull’avvolgente sedile della superberlina o super-coupé che più lo solletica, ma ora torniamo a noi: la veste definitiva della M4 GTS, il cui prototipo si è visto lo scorso agosto a Pebble Beach, è stata ora svelata dalla BMW che ne ha diffuso ufficialmente tanto le immagini quanto le caratteristiche tecniche.

Anche per questa nuova BMW M4 GTS l’idea di base è quella che diede origine alla M3 GTS del 2009/2010: una vettura stradale pronta anche all’impiego in pista grazie agli aggiornamenti aerodinamici, all’eliminazione di tutto il peso superfluo e a un deciso incremento di potenza.

Corpo vettura

La linea è estremamente aggressiva, basterebbe una livrea policromatica e bombature ai passaruota più pronunciate per renderne l’aspetto integralmente racing, accentuato dall’alettone posteriore in bella evidenza, dai cerchi «a stella» forgiati da 9.5×19 all’anteriore e 10.5×20 al posteriore, che calzano dei semi-slick Michelin Pilot Sport Cup 2 da 265 – 35 R 19 e 285 – 30 R 20 e dai quattro grossi terminali di scarico cromati.

Rispetto alla precedente M3 Gts, la nuova M4 GTS fa registrare un più ampio ricorso al CFRP (Carbon Fiber Reinforced Polymer) utilizzato per cofano motore, tetto, splitter anteriore, alettone posteriore regolabile e diffusore. Il peso è così sceso a 1.510 kg a secco.

Quattro le tinte disponibili: Alpinweiss, Frozen Dark Grey, Saphirschwarz e Mineralgrau contro il solo arancione della M3 GTS mentre la fanaleria mantiene anteriormente la tecnologia a led e posteriormente introduce, per la prima volta su un’auto di serie, quella Oled.

Interni

L’abitacolo è rifinito in fibra di carbonio (utilizzata in particolare per i gusci dei due sedili anatomici e per i pannelli delle portiere), Alcantara e pelle Merinos, mentre i più sportivi possono avvalersi del Clubsport Package (optional) composto da roll-bar posteriore fornito nella vistosa colorazione Acid Orange che richiama quella di alcuni dettagli esterni, le cinture di sicurezza a sei punti e l’estintore.

È comunque strano notare come, su un modello così estremo, non si sia pensato a replicare, sull’arco del roll-bar, gli attacchi per la gabbia anteriore come era stato fatto per la precedente M3 GTS.

Una chicca d’antan è il dispositivo di apertura delle portiere, costituito da una fettuccia impreziosita da tre filetti nei colori BMW ufficiali, che si deve semplicemente tirare (ricorda molto la fettuccia della Porsche 964 RS oppure il «cordino» della Ferrari 250 GTO) e che proprio per questi nobili richiami fa atmosfera.

La meccanica

Come già accennato, questa nuova versione è equipaggiata con il classico 3 litri sei cilindri «M TwinPower Turbo» integrato con un impianto di iniezione ad acqua che ottimizza le performance del propulsore introducendo nella camera di scoppio – attraverso un polmone posto a valle dell’intercooler – acqua nebulizzata a 10 atmosfere con il doppio vantaggio da una parte di ottimizzare la fase di combustione grazie alla liberazione dell’ossigeno contenuto nell’acqua nebulizzata e dall’altra di contribuire al raffreddamento della miscela stessa e quindi della camera di combustione.

Ampio il ricorso a materiali pregiati; fra questi il titanio dell’impianto di scarico e la carboceramica per l’impianto frenante, mentre va ricordato che la taratura degli ammortizzatori è regolabile manualmente.

Questo V6 3.0 biturbo è accoppiato al cambio M Dkg «Drivelogic» doppia frizione a sette rapporti, manovrabile sia tramite la classica leva posta sul tunnel di trasmissione e sia tramite i paddles posti dietro al volante.

La potenza è di 500 cv a 6.250 giri/min con una coppia massima di 600 Nm fra 4.000 e 5.500 giri/min; il tutto, tradotto in cifre di diversa natura corrisponde ad una velocità massima autolimitata di 305 km/h, uno scatto 0-100 km/h di 3,8” mentre il consumo medio viene dichiarato in 8,3 litri di benzina per 100 km con 194 g/km di emissioni di CO2.

Poiché la Casa afferma che la M4 GTS sarà pronta, dalla primavera del 2016, riteniamo che l’auto sia in realtà già prenotabile – a livello mondiale – dai 700 fortunati di cui sopra.

[ Giovanni Notaro ]

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