La nuova art car, disegnata da Cao Fei, prima artista cinese a interpretare una BMW Art Car, sarà la 18a della serie: ripercorriamone la storia
Ispirandosi alla velocità delle auto da corsa e agli straordinari cambiamenti nella società cinese negli ultimi decenni, Cao Fei utilizzerà questa installazione per interpretare i temi del secolo, come, per esempio, la guida autonoma e l’incontro tra mondi virtuali e realtà.
“L’auto è il fattore chiave per capire i cambiamenti che avvengono nella società cinese contemporanea. La velocità di un’auto e i rapidi cambiamenti nella società cinese sono le mie ispirazioni per la creazione della 18a BMW Art Car. Ma la mia BMW Art Car – ha detto Cao Fei – adotterà una forma espressiva completamente diversa da quelle precedenti. Sarà un’interpretazione del tema del secolo, cioè, l’idea che entriamo in uno scenario di ‘terra di nessuno’. Per esempio, auto e aerei autonomi e realtà virtuale”.
Durante il briefing per i media, Thomas Girst, responsabile del BMW Group Cultural Engagement, ha sottolineato la storia e le innovazioni delle BMW Art Car, dicendo che “l’arte è uno specchio che può riflettere il futuro nella realtà di oggi. Il BMW Group crede che sostenibilità, connettività e guida autonoma rappresentino i trend per la mobilità individuale del futuro. Siamo lieti che le idee dell’artista per la 18a BMW Art Car, per quanto riguarda le auto del futuro, la società e il genere umano, siano in linea con la visione di BMW sulla mobilità del futuro”.
Come è avvenuto con le precedenti BMW Art Car , questa 18a vettura della collezione (di cui – per la prima volta nella storia delle art car – Cao Fei disegnerà anche l’interno) parteciperà ad una gara in Asia e sarà anche esposta in un importante museo, diventando così l’ultimo esempio dell’impegno del BMW Group per promuovere arti e comunicazioni interculturali.
Cao Fei viene considerata una delle più importanti giovani artiste cinesi; attiva sulla scena dell’arte internazionale per quasi due decenni, con i suoi esclusivi progetti multimediali nei quali esplora i rapidi cambiamenti nella società cinese odierna. Cao Fei, che ha visitato e studiato gli stabilimenti BMW ed il suo Centro di ricerca e sviluppo proprio in funzione di questo suo nuovo impegno, la Casa ha garantito l’assoluta libertà creativa ed il suo pieno supporto. In particolare l’artista è rimasta colpita dalla collaborazione di esperti dell’industria IT con i designer di auto. Cao Fei ha anche potuto osservare alcune tecnologie per l’interazione tra uomo e macchina, tra realtà virtuale e intelligenza artificiale, aspetti che hanno già cominciato a influenzare le prime fasi del design automobilistico.
Nel novembre 2015, la giuria del progetto BMW Art Car, costituita da dodici direttori e curatori di musei di tutto il mondo, ha votato unanimemente a favore di Cao Fei (1978) e dell’artista americano John Baldessari (1931) per disegnare, rispettivamente, la 18a e la 19a BMW Art Car.
Lo scorso giugno BMW Group ha presentato – in occasione di Art Basel – i primi schizzi delle Art Car dei due artisti che hanno illustrato alcuni elementi particolari del processo di design, rivelando le proprie idee per quanto riguarda i loro concetti per la 18a e la 19a BMW Art Car loro affidate (per entrambi si tratta della BMW M6 GT3).
Breve storia della BMW Art Car
La perfetta interazione tra design, automobilismo, corse, tecnologia e arte contemporanea ha aiutato a rendere leggendaria ogni BMW Art Car, sia nell’industria dell’auto sia nel mondo dell’arte. Nel 1975, insieme all’ex Direttore della Motorsport, Jochen Neerpasch, all’appassionato pilota francese Hervé Poulain venne l’idea di creare una tela sulla sua BMW 3.0 CSL, incaricando l’artista americano, nonché suo amico, Alexander Calder, di dipingere la prima BMW Art Car, e segnando così la nascita della collezione.
Negli ultimi 41 anni, BMW ha invitato diciassette artisti internazionali a disegnare modelli BMW, tra i quali alcuni dei più rinomati artisti del nostro tempo: Alexander Calder (1975), Frank Stella (1976), Roy Lichtenstein (1977), Andy Warhol (1979), Ernst Fuchs (1982), Robert Rauschenberg (1986), Michael Jagamara Nelson (1989), Ken Done (1989), Matazo Kayama (1990), César Manrique (1990), A.R. Penck (1991), Esther Mahlangu (1991), Sandro Chia (1992), David Hockney (1995), Jenny Holzer (1999), Olafur Eliasson (2007), Jeff Koons (2010). Grazie alla loro creatività, le BMW Art Car sono state un’espressione di minimalismo, pop art, art brut e arte concettuale, un’autentica testimonianza degli esclusivi trend e delle idee culturali del loro tempo.
Inoltre, le BMW Art Car vantano una lunga tradizione sportiva; al passo con la filosofia del marchio BMW del «piacere di guida», esse uniscono l’innovazione continua con la velocità e con l’arte. Tutte le BMW Art Car sono «sculture su ruote» costruite dai modelli di serie o da auto da gara, e di questi veicoli bellissimi finora otto hanno primeggiato in pista, ottenendo risultati straordinari.
[ Redazione Motori360 ]