Lo scafo è un Tullio Abbate, ma al posto dei potenti motori endotermici sono stati installati 2 propulsori elettrici per una potenza totale di 20 kW alimentati da un pack batterie ottenuto dal riciclaggio delle batterie delle Renault Zoe e Kangoo Z.E. Circa 2 ore di navigazione ecosostenibile sulla Senna a emissioni Zero proposte da Seine Alliance
Seine Alliance è una società fondata dall’imprenditore Didier Spade che si occupa dello sviluppo delle attività nautiche sull’acqua, fiumi o mari che siano e per esclusive crociere sulla Senna dispone di alcuni particolari battelli e yacht di lusso, ma anche di 3 motoscafi Tullio Abbate (da 27, 30 e 36 piedi) per un’esperienza inedita nel cuore di Parigi.
Una sorta di limousine sull’acqua per un tour di circa 2 ore con partenza dalla sede di Seine Alliance al Paris Yacht Marina di Port de Grenelle, a due passi dalla Tour Eiffel. La costante maggiore esigenza di una mobilità ecosostenibile deve interessare anche le imbarcazioni oltre alle automobili ed ecco che Seine Alliance ha sottoscritto un accordo con il produttore francese di motori elettrici Green Vision e il Gruppo Renault, per elettrificare la flotta, ad iniziare dal Tullio Abbate 30. Per navigare sulla Senna intorno a Notre-Dame fino a l’ile de Saint Louis, non servono motori a benzina da oltre 400 cv, la velocità massima permessa è di 12 km/h.
Potrebbe essere la soluzione di un problema futuro
Per navigare a questa velocità non servono neanche motori elettrici con tanti kW e batterie con grande autonomia. Perciò per la conversione del Tullio Abbate sono stati scelti 2 motori elettrici Green Vision con una potenza totale di 20 kW (-30 cv), quanto basta per scivolare romanticamente sulla Senna un paio d’ore e sorseggiare un flute di champagne.
Per quel che riguarda le batterie, il Gruppo Renault ha messo a disposizione un modulo giunto a fine ciclo, proveniente da uno dei veicoli elettrici con la losanga, Kangoo Z.E. o Zoe.
Nessun problema per il peso, i 2 motori elettrici pesano molto meno dei 2 motori a benzina di origine e i 278 kg delle batterie sono inferiori al peso del precedente serbatoio di carburante.
È accertato che dopo circa 8/10 anni il modulo batterie di un’auto elettrica perde circa il 20% della sua capacità e di conseguenza vengono ridotti i chilometri di autonomia, rendendo necessaria la sua sostituzione.
Secondo alcuni studi di settore, il costante aumento delle auto elettriche circolanti comporterà la necessità di riciclare circa 50.000 tonnellate di batterie dal 2027, contro le 15.000 tonnellate attuali. Un problema che oggi non viene ancora preso in considerazione, ma che a breve imporrà di trovare soluzioni, possibilmente ecologiche.
[ Paolo Pauletta ]