Una vittoria convincente considerando le altre 6 finaliste, tutte di grande spessore – BMW Serie 1 – Ford Puma – Hyundai i20 – Kia XCeed – Renault Captur – VW Golf – e la modalità di voto che ha visto la partecipazione non solo dei rappresentanti dell’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive ma concorrere, per la prima volta, anche gli Opinion leader e la Giuria popolare
Come da molti anni a questa parte la giuria dell’UIGA, Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive, si è riunita per scegliere, fra 7 finaliste di grande significato, l’Auto Europa 2021 ma a differenza degli altri anni ai voti di tale qualificata giuria si sono aggiunti – mediante voto elettronico – quelli espressi da alcuni Opinion leader e da una Giuria popolare, un voto che, essendo a base allargata, ha acquistato ancora più valore sia in positivo e sia in negativo.
Il criterio guida per la scelta ora dell’auto vincitrice ma prima di quelle ammesse a concorso e poi via via selezionate, si è basato sulla ricerca del punto di equilibrio fra stile, rapporto prezzo/qualità contenuti innovativi e, ovviamente dati tempi e tendenze, impatto ambientale.
Vale ricordare che il premio Auto Europa è destinato alla vettura ritenuta protagonista del mercato del prossimo anno individuata tra 15 candidate, prodotte in Europa in almeno 10.000 esemplari e in tale area commercializzate.
Alla fine i voti hanno premiato il compatto SUV francese Peugeot 2008 che ha superato la concorrenza delle altre 6 vetture finaliste (BMW Serie 1, Ford Puma, Hyundai i20, Kia XCeed, Renault Captur e Volkswagen Golf); in calce all’articolo troverete le slides relative alla composizione del voto di ciascuna giuria e relativi aggregati; in tal modo si potrà più facilmente comprendere i sentimenti di ciascuna giuria (giornalisti dell’auto, opinion leader e gente comune) verso ciascuna delle auto finaliste.
Peugeot pluri-vittoriosa
Con questa sono ben 6 le vittorie della Casa del Leone nelle diverse edizioni di questo prestigioso riconoscimento e, forse, la cosa non deve meravigliare più di tanto se si pensa che, andando indietro con la memoria i vecchi Lancisti italiani (quelli che vivevano di Aurelia e Flaminia, tanto per citare due modelli noti a tutti) definivano la Peugeot la «Lancia francese»: già allora – senza scomodare tecniche di marketing, algoritmi e quant’altro e andando a fiuto, esperienza e senso estetico – chi se ne intendeva aveva dato un giudizio che ancora ai nostri tempi non è cambiato.
Tutto questo è stato supportato da una strategia commerciale («Power of Choice») che ha permesso al cliente la libertà di poter scegliere fra la versione 100% elettrica o quelle mosse dalle tradizionali motorizzazioni endotermiche benzina o Diesel.
[ Redazione Motori360 ]