La limousine di Putin è prodotta in Russia dall’azienda statale NAMI e aveva debuttato al Salone di Mosca ad agosto 2018 con l’ambizione di essere esportata anche in Europa come diretta concorrente di Mercedes Serie S e Maybach, e perché no anche a Bentley e Rolls Royce, ma Lamborghini, Toyota e Michelin si sono opposte poiché quel nome richiama troppo alcuni loro prodotti
Lamborghini Urus, Toyota Auris e Michelin Taurus sono i prodotti che secondo i loro rispettivi produttori potrebbero inspiegabilmente essere pregiudicati dalla presenza in Europa della limousine russa e per tutelarli hanno presentato un esposto all’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) che ha sede ad Alicante in Spagna.
Dopo il lancio della Aurus Senat al Salone di Mosca a fine di agosto 2018, la lussuosa limousine russa, prodotta negli stabilimenti Sollers nella Repubblica del Tatarstan anche grazie ai finanziamenti di un fondo del Qatar, ha debuttato anche al recente Salone di Ginevra, presentata dal CEO di Aurus, il tedesco Franz Gerhard Hilgert.
Al Salone svizzero è stata esposta sia la versione «saloon» L700 con un passo maggiorato a 4.430 mm e una lunghezza totale di 6.630 mm, sia la «sedan» L600 con dimensioni di 1 metro più corte.
Manterrà il nome la potente limousine?
Tanto per preparare il terreno ad un imminente lancio in Europa, l’azienda NAMI aveva già registrato il nome Aurus, in Belgio, Lussemburgo, Olanda, Lituania e Lettonia, ma se l’EUIPO accoglierà l’esposto dei ricorrenti, i russi dovranno trovare un altro nome alla Aurus Senat per poter esportare la loro limousine, disponibile con un propulsore V12 da 6,6 litri con 859 cavalli oppure in versione ibrida con un V8 da 4,4 litri per 598 cavalli, entrambi sviluppati sotto la supervisione di Porsche.
[Paolo Pauletta]