25 i modelli RS prodotti dal 1994 ad oggi; 6 le novità 2019 e 2 i modelli completamente nuovi
La denominazione RS, per Audi e per gli appassionati di auto ad alte prestazioni, è sinonimo di performance e perfezione dinamica ed i modelli distinti da tale sigla rappresentano la punta di diamante delle rispettive gamme stradali cui apportano prestazioni, prestigio ed esclusività.
In gran parte dei modelli «RS» sono state introdotte innovazioni tecnologiche alcune delle quali hanno costituito motivo di ispirazione come ad esempio l’Audi RS 4 Avant del 1999, con il suo V6 2.7 biturbo a 5 valvole per cilindro che ha ispirato – nel temperamento – il pluripremiato 5 cilindri turbo oggi appannaggio di TT RS.
Per celebrare i 25 anni della gamma RS, Audi Sport ha organizzato l’esposizione celebrativa «25 anni di RS» inaugurata lo scorso12 luglio, presso l’Audi Forum di Neckarsulm (sede di Audi Sport), accessibile al pubblico.
Oltre ai modelli attualmente a listino, sono presenti 14 autentiche rarità quali la TT RS del 2011 schierata al via della 24Ore del Nürburgring o l’RS 5 DTM vincitrice nel 2013 del Campionato Turismo Tedesco. O, ancora, il prototipo di Audi RS 8, mai entrata in produzione. Non meno affascinante l’RS 4 firmata dall’artista brasiliano Romero Britto.
Guardando a tutta la gamma RS prodotta da 25 anni a questa parte, i modelli che meritano una menzione speciale sono:
Audi RS 2 Avant 1994 (primo modello della gamma RS), ha debuttato con un propulsore 5 cilindri turbo 20 valvole da 315 cv. Un’architettura motoristica tuttora in uso, grazie alla quale la Avant dei quattro anelli scrisse il primo capitolo della storia RS inaugurando, oltretutto, il segmento delle famigliari high performance. La trazione quattro con differenziale centrale autobloccante, sviluppata nelle competizioni e in special modo nei rally, consentiva di scaricare a terra l’esuberanza del 5 cilindri di Ingolstadt.
Audi RS 4 Avant 1999, basata sulla S4 dell’epoca, ospitava sotto il cofano un V6 2.7 biturbo a 5 valvole per cilindro su cui gli ingegneri di allora lavorarono per garantire una «fame di giri» e un’erogazione di coppia sconosciute all’unità di partenza. Significativa la collaborazione con Cosworth Technology, assieme alla quale venne rivista la testata e furono ridisegnati i condotti di aspirazione e scarico mentre la maggiore portata dei turbocompressori elevò la pressione di sovralimentazione portando la potenza del V6 da 265 a 380 cavalli.
Audi RS 4 Avant 2005: rappresentò un notevole salto in avanti grazie all’adozione di innovazioni tecniche derivate in gran parte dalle competizioni; l’auto venne infatti dotata di un V8 da 420 cv ad 8.250 giri/minuto provvisto di un impianto di iniezione diretta che produceva una miscela aria/carburante calibrata con eccezionale precisione. Questa rara configurazione tecnica traeva spunto dalla racing car R8, vincente a Le Mans. Nel 2007, il medesimo propulsore venne dedicato alla prima generazione di R8 (versione stradale). Il quadro tecnico veniva completato dalla trazione integrale permanente quattro di più recente generazione, provvista di differenziale centrale autobloccante con ripartizione della coppia 40/60 tra avantreno e retrotreno e dall’innovativo Dynamic Ride Control (DRC) per la compensazione integrata di rollio e beccheggio portata al debutto nel 2002 da RS 6. La prima, e sinora unica, RS 4 Cabriolet dotata del V8 aspirato.
RS 6 Avant 2008: una vera sportiva calata nel corpo di una famigliare, una sorta dr. jekyll and mr. hyde meccanico grazie al V10 a iniezione diretta da 580 cv e 650 Nm di coppia, alla sovralimentazione biturbo, alla lubrificazione a carter secco di derivazione racing e alla trazione integrale permanente quattro, RS 6 Avant fu la più potente Audi di serie prodotta sino a quel momento.
Il basamento del propulsore era in alluminio fuso a bassa pressione, particolarmente leggero e resistente: il peso dell’intero motore era infatti contenuto in 278 kg.
RS 3 Sportback 2011 con motore 5 cilindri turbo da 340 cv inaugurò la serie delle compatte potenti. RS Q3, nel 2013, portò la filosofia Audi Sport all’interno della gamma SUV. Adottava il medesimo 5 cilindri 2.5 sovralimentato utilizzato da TT RS ed RS 3. Un’unità estremamente compatta, ideale per il montaggio in posizione trasversale grazie all’ingombro inferiore a 50 cm reso possibile dalla configurazione a corsa lunga (alesaggio x corsa di 82,5 x 92,8 mm). Nella versione originaria il 5 cilindri di RS Q3 erogava 310 cv, ma già nel 2014 venne portato a 340 e nel 2016 raggiunse i 367 cv grazie a RS Q3 performance.
Una tecnica straordinaria
Partiamo dall’esplosivo cinque cilindri che negli Anni ’80 ha equipaggiato auto da rally, sport turismo e vetture di serie. La RS 2 Avant del 1994, prima RS della storia, adottava proprio questo motore, un esempio validità tanto da tornare in auge a partire dal 2009 sulla TT RS, esteso nel 2011 a RS 3 Sportback e, due anni dopo, a RS Q3.
Oggi, il 5 cilindri turbo è ancora lì, a spingere le attuali TT RS ed RS 3 in una versione alleggerita di ben 26 kg rispetto all’originale grazie al contributo del basamento in alluminio, forte di un risparmio di 18 kg di peso. Questo straordinario propulsore è caratterizzato da:
- canne dei cilindri rivestite al plasma;
- albero motore cavo (1 kg in meno rispetto al componente standard) con cuscinetti di diametro ridotto di 6 millimetri;
- pistoni in lega leggera con canalizzazioni integrate per l’olio di raffreddamento;
- pompa dell’acqua a portata variabile che impedisce la circolazione del liquido nella testata dopo l’avviamento a freddo, consentendo di raggiungere più rapidamente la temperatura d’esercizio ottimale, con conseguente riduzione dei consumi e delle emissioni;
- sequenza di accensione 1-2-4-5-3 dei cilindri per un sound allo scarico rauco ed aggressivo, caratteristica costante dagli Anni ’80 ad oggi.
L’innovativo Dynamic Ride Control (DRC), riservato ai modelli a motore longitudinale ha debuttato nel 2002 sull’Audi RS 6; tale sistema integralmente idraulico permette la compensazione integrata di beccheggio e rollio con eccezionale rapidità senza fare ricorso all’elettronica; gli ammortizzatori lungo un lato dell’auto sono vincolati infatti con quelli collocati diagonalmente all’opposto mediante un circuito a due vie caratterizzato da una valvola centrale per ciascuna linea. In curva e nei trasferimenti di carico viene generato un flusso d’olio che provoca un ulteriore smorzamento destinato ad influenzare marcatamente le fasi di compressione ed estensione degli ammortizzatori. Una soluzione vista nel passato anche in Formula 1 che gioca a favore sia della stabilità sia dell’agilità dell’auto.
Le sospensioni sportive corredate del sistema DRC oggi dedicate ad RS 4 Avant, RS 5 Coupé ed RS 5 Sportback sono caratterizzate da tre diverse tarature. Grazie al sistema di gestione della dinamica di marcia Audi drive select, il guidatore può agire sul setting degli ammortizzatori, personalizzando il comportamento della vettura. Gli ammortizzatori integrano, nel loro step più recente, valvole idrauliche sensibilmente più compatte e leggere rispetto al passato, garantendo una caratterizzazione ancor più marcata ai programmi dynamic e comfort.
L’attuale gamma RS Audi Sport GmbH è composta da Audi TT RS Coupé e TT RS Roadster, Audi RS 3 Sportback ed RS 3 Sedan, Audi RS 4 Avant, Audi RS 5 Coupé ed infine Audi RS 5 Sportback.
In ordine cronologico tutti i modelli RS
- Audi RS 2 Avant (1994): cinque cilindri 2.2 turbo da 315 cv
- Audi RS 4 Avant (1999): V6 2.7 biturbo da 380 cv
- Audi RS 6 ed RS 6 Avant (2002): V8 4.2 biturbo da 450 cv dal 2004: Audi RS 6 plus da 480 cv (tiratura limitata di 999 esemplari)
- Audi RS 4 (2005), RS 4 Avant (2006) ed RS 4 Cabriolet (2006): V8 4.2 da 420 cv
- Audi RS 6 ed RS 6 Avant (2008): V10 5.0 biturbo da 580 cv dal 2010: RS 6 plus (velocità massima portata a 303 km/h)
- Audi TT RS Coupé e TT RS Roadster (2009): cinque cilindri 2.5 turbo da 340 cv dal 2012: versione plus da 360 cv
- Audi RS 5 Coupé (2010) ed RS 5 Cabriolet (2012): V8 4.2 da 450 cv
- Audi RS 3 Sportback (2011): cinque cilindri 2.5 turbo da 340 cv
- Audi RS 4 Avant (2012): V8 4.2 da 450 cv
- Audi RS Q3 (2013): cinque cilindri 2.5 turbo da 310 cv dal 2014: 340 CV. Dal 2016: versione performance da 367 cv
- Audi RS 6 Avant (2013): V8 4.0 biturbo da 560 cv dal 2015: versione performance da 605 cv
- Audi RS 7 Sportback (2013): V8 4.0 biturbo da 560 cv dal 2015: versione performance da 605 cv
- Audi RS 3 Sportback (2015): cinque cilindri 2.5 turbo da 367 cv
- Audi TT RS Coupé e TT RS Roadster (2016): cinque cilindri 2.5 turbo da 400 cv
- Audi RS 3 Sedan (2017): cinque cilindri 2.5 turbo da 400 cv
- Audi RS 5 Coupé (2017): V6 2.9 biturbo da 450 cv
- Audi RS 4 Avant (2017): V6 2.9 biturbo da 450 cv
- Audi RS 5 Sportback (2018): V6 2.9 biturbo da 450 cv
Oliver Hoffmann, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH ha dichiarato: “Ogni modello RS esprime la passione che poniamo nello sviluppo delle nostre auto ad alte prestazioni. Da 25 anni, i nostri Clienti apprezzano i modelli RS quali compagni di vita quotidiana in grado di trasmettere emozioni cristalline e il massimo piacere di guida“.
[ Giovanni Notaro ]