Debutto europeo ai saloni di Bruxelles e Vienna per il nuovo sport utility tedesco che fa una dieta dimagrante alleggerendosi di 325 kg, e riducendosi in lunghezza e larghezza
Solo pochi giorni dopo il suo debutto al NAIAS di Detroit, la seconda generazione della Audi Q7 ha fatto la sua première europea lo scorso week-end in contemporanea ai Saloni di Bruxelles e di Vienna.
Esteticamente la «Q7» si presenta del tutto nuova, niente a che fare con l’imponente SUV che l’ha preceduta. L’obiettivo degli ingegneri Audi era di realizzare una vettura più leggera e con un Cx migliore al fine di ridurre le emissioni di CO2 e rientrare nei parametri imposti dalle nuove normative.
Per raggiungere il primo traguardo bisognava intervenire su tutta la struttura della vettura, cioè in pratica partire da zero nella scelta dei materiali, con largo impiego di alluminio sia per lo space frame che per la carrozzeria. Ora, oltre al cofano motore, i parafanghi e il portellone posteriore, anche le porte sono realizzate con questo metallo leggero. Ciò ha consentito di ridurre il peso totale di 325 kg e scendere sotto le 2 tonnellate.
Per il secondo traguardo si sono impegnati gli specialisti del Centro Design che hanno ridotto le dimensioni del corpo vettura (-37 mm in lunghezza e -15 mm in larghezza) e resa più aerodinamica la carrozzeria. Questa «taglia» inferiore non ha pregiudicato l’abitabilità, anzi è migliorata sia per i passeggeri anteriori che dispongono di maggior spazio sia in lunghezza (+41 mm) che in altezza (+23 mm), sia per quelli seduti dietro che beneficiano di 21 mm in più nella distanza tra i sedili. Praticamente invariato il volume disponibile per i bagagli che va dai 290 litri nella configurazione 7 posti ai 2.075 litri abbattendo gli schienali posteriori.
Le motorizzazioni disponibili al momento del lancio sul mercato constano di 2 motori a benzina, un 2 litri TFSI da 252 cv o un 3 litri TFSI da 333 cv, ai quali si affiancano 2 Diesel 3.0 TDI da 218 o 272 cv. L’insieme di questi miglioramenti strutturali ed estetici e di motori più efficienti, ha consentito di ridurre mediamente del 26 % anche il consumo di carburante.
Oltre alla trazione integrale Quattro®, tra gli optional disponibili per esaltare le prestazioni della Q7 troviamo anche le sospensioni adattive e le quattro ruote sterzanti.
Tra le dotazioni di serie gli innovativi gruppi ottici Matrix Laser, dello stesso tipo presente sulla R8 LMX. Le finiture a disposizione dei passeggeri sono di alta gamma, tra le varie funzionalità del sistema di infotainment Audi HMI troviamo l’Apple CarPlay e il Google Android Auto.
Tra alcuni mesi si affiancherà anche una versione «e-tron» e la Q7 sarà la prima Audi ibrida plug-in con motore diesel. La potenza complessiva sarà di 373 cavalli con un consumo medio dichiarato di 1,7 l/100 km e una autonomia in modalità solo elettrica di 57 km.
Come anticipazione per il prossimo Salone di Ginevra, il Responsabile del reparto tecnico di Audi Ulrich Hackenberg ha confermato la presenza della seconda generazione della «R8» anche nella versione «e-tron».
[ Paolo Pauletta ]