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ATS GT moderno retrò

Un marchio dalla breve ma significativa storia, torna a nuova vita. Si presenta sulla passerella di Top Marques, in corso a Montecarlo, facendo sfilare la sua affascinante biposto GT

Caratterizzata da un fortissimo DNA di sportività e tecnica italiana, l’ATS (Automobili Turismo Sport) nacque nell’ottobre 1961, in conseguenza di una diaspora che indusse Enzo Ferrari a dare il benservito praticamente dalla sera alla mattina al suo staff tecnico e manageriale (Chiti, Bizzarrini, Galassi, Selmi, Gardini, Della Casa, Giberti Tavoni); all’epoca si sussurrò che la causa di tale draconiana decisione fosse stato un diverbio tra alcuni di tali dirigenti e la consorte di Enzo Ferrari in quel periodo presente in azienda; come ovvio nel comunicato ufficiale Ferrari del dicembre 1961 tale circostanza non venne citata.

A seguito di questa frattura Chiti, Bizzarrini e Tavoni, con il sostegno finanziario del facoltoso imprenditore e nobiluomo veneziano Giovanni Volpi di Misurata, patron fra l’altro della Scuderia Serenissima, fondarono a fine 1961 l’ATS che, purtroppo chiuse i battenti nel 1964 per defezione dei finanziatori che succedettero al Conte Volpi e che alla fine non vollero rischiare sino in fondo in un’iniziativa aziendale di assoluta eccellenza.

Il progetto più noto di quei circa tre anni di attività fu proprio la coupé stradale 2500 GT che racchiudeva nel puro ma aggressivo disegno di Scaglione, il genio progettuale di Chiti e Bizzarrini: fu infatti la prima vettura sportiva stradale coupé al mondo con motore centrale posteriore!

È proprio da questa vettura che il designer Emanuele Bomboi ha tratto ispirazione, a distanza di oltre 50 anni, per l’attuale GT con la quale ha catturato in pieno lo stile di quell’auto e di quei tempi attualizzandolo in un cocktail di tradizione, modernità ed efficienza tipico di queste operazioni di nicchia che, per chi ha visto la prima ATS dal vivo, acquista ulteriori significato e sapore.

Tralasciando le considerazioni nostalgiche, eccoci a ciò che sotto la pelle nasconde questa vettura che grazie alle scelte tecniche effettuate dal di progetto, si pone l’obiettivo di diventare il nuovo punto di riferimento per le supercar ad alte prestazioni, una vera e propria chicca dedicata a quanti, potendoselo permettere, non vogliono perdere il piacere di possedere un mezzo così particolare.

Si punta su motori da corsa addolciti per un utilizzo stradale: un V8 aspirato da 640 cavalli a carter secco che spinge questa GT a 340 km/h e le fa coprire lo scatto 0/100 km/h in 2,9 secondi. Il peso è di soli 950 kg (anche se non viene precisato se a vuoto o in condizioni di marcia) grazie al telaio tubolare 25CrMo4 o in fibra di carbonio monoscocca con Rollcage integrata con pannelli Honeycomb e ad una Carrozzeria in fibra di carbonio; la guida non viene da alcun dispositivo elettronico.

La frenata, senza ABS, è assicurata da freni a disco anteriori da 360 mm e posteriori da 355 mm, tutti con pinze a 6 pistoncini, mentre le ruote in lega superleggere sono anteriormente da 18″ x 9j e dietro da 19″ x 10.5j; sospensioni indipendenti con ammortizzatori Ohlins regolabili; per ulteriori dettagli vi rimandiamo alla sottostante scheda tecnica.

E che dire di un tipo di guida pertinente a nomi celebri della nostra gioventù? Perché se da una parte dietro ai tecnigrafi ed ai regoli calcolatori c’erano Chiti e Bizzarrini, dall’altra – mani sul volante e piede destro impegnato in oggi sconosciute doppie debraiate, doppiette e punta e tacco – trovavamo gente come Giancarlo Baghetti, che fu tra l’altro occasionale collaudatore anche dell’ATS di Formula 1, il Campione del Mondo Phil Hill ed il velocissimo pilota-collaudatore Teodoro Zeccoli poi divenuto figura di riferimento nella successiva avventura di Chiti all’Autodelta… e chi vuole cimentarsi in questi virtuosismi può rinunciare al cambio elettroattuato ed optare per il manuale a 6 rapporti proposto in alternativa…

Insomma un vero e proprio Italian Graffiti su quattro ruote e la cosa più impressionante è la storia che l’ATS ed i suoi uomini hanno saputo tramandarci: non si può spiegare altrimenti il fatto oggi si è tornati a costruire una vettura di cui, allora, vennero prodotti solamente 12 esemplari!

Concludiamo con alcune immagini di repertorio della ATS GT 1962-63, letteralmente pescate nei meandri della memoria e, certamente, non della qualità alla quale siamo oggi abituati ma, forse anche questo, non è detto che in un contesto del genere sia del tutto male:

La promessa è di tornare a breve in maniera più approfondita sulla ATS di ieri e sulle sue realizzazioni che spaziarono dalla GT alle sport e sino alla Formula 1.

[ Giovanni Notaro ]

Credits: le foto della nuova ATS GT presentata a Montecarlo si debbono allo studio DEGLER href=”http://www.deglerstudio.com/”

[ Scheda tecnica: ATS GT ]

Telaio Tubolare 25CrMo4 o in fibra di carbonio monoscocca con telaio Rollcage integrato con pannelli Honeycomb
Corpo Carrozzeria Wide in carbonio e pannelli di carbonio
Sottoscocca:            Pannelli in alluminio con effetto suolo
Sospensioni Sospensioni indipendenti
Montanti Montanti in alluminio, configurazione simmetrica sinistra/destra
Cespugli Boccole dei bracci realizzati in teflon
Ammortizzatori Ohlins regolabili
Barra antirollio Barre antirollio anteriore e posteriore
Sterzo Rapporti di sterzo chiusi a cremagliera
Volante Nardi in alcantara scamosciata
Ruote anteriori Cerchi superlight in lega da 18″ x 9j (blocco centrale opzionale)
Ruote posteriori Cerchi superlight lega da 19″ x 10.5j (blocco centrale opzionale)
Freni Freni anteriori 360 mm e posteriori 355 mm con pinze a 6 pistoncini, no ABS
Motore V8 90° aspirato con oltre 640 cavalli a 10.000 rpm
Cambio Cambio manuale a 6 marce o sequenziale
Sistema raffreddamento Radiatore in alluminio anteriore con tubi in lega ad alta efficienza            
Sistema raffreddamento olio Radiatore olio
Sistema di lubrificazione Carter secco
Trasmissione Trazione posteriore
Differenziale Differenziale autobloccante
Frizione Monodisco strada /race
Sistema di scarico Completamente in acciaio inox
Serbatoio carburante In alluminio 50 l
Top Speed Oltre i 340 km/h
Accelerazione 0-100 km/h 2,9 s
Passo 2.440 mm           
Lunghezza 4.250 mm
Larghezza 1.980 mm
Altezza totale 1150 mm
Peso a secco 950 kgs
Carreggiata anteriore nd
Carreggiata posteriore nd
Rapporto peso/potenza 685 cv / tonnellata
Forza G in curva 1.6 G in curva con pneumatici stradali legali semislick

 

 

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