In vigore da oggi il premio a chi acquista auto elettriche e ibride. L’ecotassa prevede un tributo da 1.100 a 2.500 euro, variabile in base alle emissioni di CO2 della vettura. Le proteste delle associazioni
Ci siamo. Da oggi sono arrivati l’ecobonus, ovvero il premio per chi acquista auto elettriche e ibride, e la tanto temuta ecotassa: vale a dire un nuovo tributo, oscillante da 1.100 a 2.500 euro, in base alle emissioni di CO2 della vettura. L’Agenzia delle Entrate ha già pubblicato le prime indicazioni relative all’imposta sui veicoli inquinanti e sulle detrazioni fiscali per l’installazione dei punti di ricarica, e le istruzioni su come procedere alla rottamazione di mezzi ad alte emissioni di CO2. L’ecotassa interessa soltanto le auto acquistate e immatricolate da oggi, 1° marzo 2019, fino al 31 dicembre 2021. Il suo importo è parametrato in base a 4 scaglioni di emissioni di CO2, e va versata tramite F24. L’imposta non è applicata ai veicoli per uso speciale come camper, veicoli blindati, ambulanze, veicoli con accesso per sedia a rotelle.
La nuova piattaforma informativa al MiSe
Dalle 12.00 di oggi è stata inoltre attivata anche la piattaforma on line per chiedere gli incentivi all’indirizzo ecobonus.mise.gov.it.
Manca ancora invece il decreto che il MiSe, il Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, dovrà emanare per l’attuazione dell’ecobonus su auto e moto non inquinanti, e sulle colonnine di ricarica elettrica.
Le proteste delle Associazioni: “ci facciamo del male”
Protestano le associazioni di categoria, UNRAE, Federauto e ANFIA, preoccupate “per le ripercussioni che le incertezze stanno già determinando sul mercato e sull’operatività delle imprese“. Attacca anche il presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz: “ci facciamo del male. È una fastidiosa tassa, che agevola le vetture fatte in Cina o negli Stati Uniti e penalizza quelle fatte in Italia. Puntare solo sulle agevolazioni alla mobilità elettrica, quando le batterie non sono fatte in Europa e solo una piccolissima parte è prodotta in Europa, non significa fare il bene dell’industria italiana ed europea“. L’ecobonus va da 1.500 euro a 6.000 euro per l’acquisto anche in leasing e l’immatricolazione di un veicolo con emissioni inquinanti di CO2 inferiori a 70 g/km e prezzo da listino ufficiale della casa produttrice inferiore a 50.000 euro (IVA esclusa). L’importo del contributo varia a seconda della presenza o meno della contestuale consegna, per la rottamazione, di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro1, Euro2, Euro3 o Euro4. Sarà il venditore a riconoscere il contributo all’acquirente, erogandolo sotto forma di sconto sul prezzo di acquisto. Gli incentivi riguardano anche moto, motorini, pulmini di piccole dimensioni. “Auspichiamo un avvio nei tempi prestabiliti, perché ritardi e incertezze rischiano di bloccare il mercato e di rendere meno efficace una misura che si annuncia positiva“, commenta Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori.